Sampdoria: Mihajlovic-Zeman una sfida tra amici

Lo ammette lui stesso, diventa quasi doveroso, per cabala, che la conferenza stampa inizi sempre con il suo monologo, soprattutto oggi che di cose da dire ce ne sono tante.

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

 

“Visto che ci sta portando bene, meglio se inizio io a parlare.
Prima però ci tengo ad affrontare un argomento molto più importante del calcio: in questi giorni Genova ha vissuto momenti drammatici che rendono futile tutto il resto. Una partita al confronto non può essere nulla di difficile.
Anche io ormai mi sento un po’ genovese, e vedendo quante persone stavano soffrendo, avevo pensato di portare la squadra a spalare il fango per aiutarle ma poi ho capito che le facce da inquadrare non erano le nostre, ma le loro, quelle della povera gente dell’alluvione. Essendo famosi avremmo concentrato l’attenzione su di noi e si sarebbe creato solo caos.
Noi, nel nostro piccolo, porteremo avanti l’iniziativa delle maglie con cui scenderemo in campo domani. Abbiamo anche un altro mezzo per renderci utili ed è quello di continuare a lavorare come abbiamo fatto sino ad oggi e possibilmente vincere a Cagliari per far dimenticare gli altri problemi, almeno per qualche ora, e regalare qualche sorriso ai nostri tifosi. Può sembrare poco ma penso che ognuno di noi, politici compresi, facendo il proprio lavoro per bene e con onestà, potrebbe evitare tragedie di questo tipo.
Con Cagliari finisce il primo ciclo di partite alla nostra portata e credo che il bilancio sia positivo sia come risultati che come prestazioni. Nessuno avrebbe immaginato di vedere la Samp ad un punto dalla Roma con una delle migliori difese.
Domani giocheremo su un campo difficile, in cui pareggiare è molto difficile; loro giocano bene ma lasciano anche giocare l’avversario e conoscendo Zeman direi che sarà più facile che ne esca una vittoria o una sconfitta, e visto che noi di perdere non abbiamo alcuna intenzione, andremo giù per portare a casa i tre punti.
Sono contento di incontrare un maestro come Zeman che io ammiro molto; è per questo che voglio ricordare una sua citazione: “Non è importante quanto corri, ma dove corri e come corri”.
Al mio amico lancio anche una sfida: chi perde offe una cena a Roma.
Infine ringrazio Conte per avermi lasciato lavorare al meglio questa settimana, non chiamando neanche uno dei miei ragazzi in Nazionale, ma a lui voglio anche dare un consiglio, che è quello di venire anche qui a Genova. Sono convinto che qualcuno di loro potrebbe tornargli molto utile in futuro”.

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