Serie A, Roma-Carpi 5-1: i giallorossi sorridono in vista della Champions

La Roma da il via alla sesta giornata di Serie A. La formazione giallorossa scende in campo con il classico 4-3-3: De Sanctis tra i pali. Difesa con Maicon, Manolas, De Rossi e Digne. Centrocampo Nainggolan, Keita e Pjanic. In attacco tridente con Gervinho, Dzeko e Salah. All. Garcia. Risponde il Carpi con un 3-5-2: in porta Brkic. Difesa con Zaccardo, Gagliolo e Romagnolo. Centrocampo folto con Silva, Cofie, Fedele, Bianco e Letizia. Tandem d’attacco con Borriello-Matos. All. Castori. Arbitra Irrati di Pistoia.

De Sanctis Fonte: inter.it
De Sanctis Fonte: inter.it

I padroni di casa partono forti conquistando un buon calcio d’angolo. Dalla battuta nasce un’occasione per Keita che colpisce di testa mandando il pallone, di poco, alto sulla traversa. La Roma prende subito in mano la partita e sfiora la rete con Dzeko che tira debolmente. Brkic non ha problemi nella parata.

Al quarto d’ora risponde il Carpi, Borriello trova un varco in area. De Rossi sbaglia la marcatura e la punta conclude di forza. De Sanctis concede solo l’angolo. Al 20’ Keita abbandona il campo per infortunio al suo posto il neo acquisto Vainqueur. Poco dopo De Rossi trova Pjanic al limite dell’area, tocco sotto e palla subito per Dzeko che, da posizione defilata, colpisce il portiere in uscita. Sullo svolgersi del corner arriva il vantaggio giallorosso. La sfera viene respinta fuori, Digne stoppa e prova il tiro. La conclusione viene bloccata da Manolas che, all’altezza del rigore, piazza senza problemi. 1-0 e rete che era nell’area.

Passano 3 minuti e al 27’ è già 2-0. Pjanic non perdona da calcio di punizione. Il bosniaco dai 20 metri piazza la palla sul palo di Brkic, beffato dal centrocampista giallorosso. Raddoppio e gara in discesa per gli uomini di Garcia. Non c’è respiro ed è 3-0. Alla mezz’ora tiro potente di Maicon respinto da Brkic, Gervinho si fa trovare pronto per il tap-in vincente. Roma travolgente con 3 reti in 6 minuti e Carpi in netta difficoltà.

Il match non ha respiro. Borriello prova a riaprire la gara superando De Sanctis di testa. De Rossi copre l’attaccante che, in tuffo, beffa l’estremo difensore abruzzese, non è esente da colpe. Szczesny manca veramente tantissimo ai padroni di casa. La Roma continua ad attaccare con qualche imprecisione di troppo, ma governa il match con autorità. Al 44’ Vainqueur dal limite tenta il rasoterra piazzato, deviato dal portiere avversario in angolo. Il duplice fischio mette fine ad un primo tempo bellissimo e ricco d’emozioni.

Al rientro in campo, la Roma toglie Dzeko per Totti. Il Carpi risponde inserendo Di Gaudio al posto di Romagnoli. La musica non cambia, 5 minuti e 4-1. Ingenuità difensiva del Carpi che lascia partire il, neoentrato, Totti verso la porta. Il tocco di punta viene deviato da Brkic, ma Salah è pronto per il tap-in. Incontro praticamente archiviato per Garcia. Il capitano giallorosso si infortuna proprio durante l’azione del poker ed è costretto ad uscire. Iturbe prende il suo posto.

Il Carpi sfrutta male, al quarto d’ora, un erroraccio difensivo di Nainggolan. Il tiro della punta è schiacciato a pochi metri dalla porta. Occasione buttata al vento. Al 67’ la Roma cala il pokerissimo. Salah lancia Maicon sulla fascia. Il terzino, dal fondo, crossa sul secondo palo dove trova l’accorrente Digne che appoggia di testa. Gli ospiti sperano che il triplice fischio arrivi il prima possibile. I giallorossi continuano ad attaccare con Pjanic che pesca Salah in area. L’egiziano supera Brkic, ma da posizione troppo defilata calcia fuori.

Un minuto dopo Gervinho entra in area saltando due difensori, tenta lo “scavino” al portiere e colpisce il palo. Alla mezz’ora Maicon commette un fallo in area di rigore, il direttore di gara assegna la massima punizione per gli ospiti. De Sanctis si esalta e, prima, para il penalty e, poi, si ripete chiudendo sul tap-in dello stesso Matos. L’estremo difensore riscatta le sue colpe sul primo goal.

Il portiere giallorosso poco dopo respinge una bella conclusione di Di Gaudio. I ritmi si abbassano clamorosamente fino al 90’. L’arbitro concede 2 minuti di recupero prendendo in considerazione anche il risultato. Al triplice fischio la Roma può esultare presentandosi, nel migliore dei modi per la trasferta di Champions.

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