Serie A, il bilancio degli ultimi 5 anni: profondo rosso per Juve e Napoli, bene il Milan

Nella Serie A non si investe? Guardando il dato dei bilanci, tra acquisti e cessioni, degli ultimi 5 anni pubblicato da Transfermarket non si direbbe: la differenza tra giocatori acquistati e giocatori venduti è infatti di 214.712.797 €.

Fonte immagine: Wikipedia
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Il dato è ovviamente relativo alle sole compra-vendite dei calciatori e non conta infatti gli introiti dei vari sponsor, dei diritti televisivi e delle varie Champions League ed altre competizioni.

C’è un pesante dislivello tra Juventus e Napoli e tutte le altre società: bianconeri e azzurri hanno perdite per circa 321 milioni di euro di molto superiore agli investimenti delle altre squadre attualmente presenti nel nostro massimo campionato.
Le varie Milan, Inter, Roma, Lazio e Fiorentina hanno infatti complessivamente una differenza di soli 43 milioni di euro: la migliore è senza ombra di dubbio il Milan, che si trova in attivo di 26.481.000 €, mentre l’Inter ha un passivo di quasi 9 milioni di euro, 15 la Fiorentina, 18 la Lazio ed infine 27 la Roma.

Un discorso a parte merita l’Udinese, la migliore in assoluto, che è andata sempre in attivo nella ultime 5 stagioni, raggiungendo picchi di quasi 50 milioni di euro (stagione 2011/2012), e che chiude a +122.246.000 €.
Sorprende, ma non troppo, invece il Sassuolo, che in questa stagione, dopo aver avuto bilanci improntati sul pareggio, si ritrova ad aver investito 23 milioni di euro, chiudendo in rosso di 27.370.000 €.

Un dato degli ultimi anni appare però evidente e merita di essere sottolineato: c’è una pesante inversione di tendenza nelle scelte di mercato delle squadre del massimo campionato italiano, tanto che nella stagione in corso il bilancio tra acquisti e cessioni è in negativo di un solo milione di euro, calcolando tutte e 20 le società della nostra Serie A. Si è passati, così, dai -119 ai -1.4 milioni e ci si aspetta che nelle prossime stagioni il dato possa avvicinarsi alla quota verde: puntare sugli scambi, valorizzare i giovani dei vivai e, soprattutto, comprare solo dopo aver venduto sono ormai la realtà del nostro campionato, abituato invece, in passato, ad accogliere i grandi campioni con fior fiori di milioni.

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