Si viene e si va, comunque segnando. La rivincita di Hamsik, Higuain, Klose e Llorente

Il weekend appena trascorso ha portato con sé grandi cambiamenti. C’è stato il ritorno all’ora solare, abbiamo dormito un’ora in più ma fino a marzo avremo giornate molto più corte, con le tenebre che caleranno decisamente prima sulle nostre città.

Gonzalo Higuain. Fonte: sscnapoli.it
Gonzalo Higuain. Fonte: sscnapoli.it

Qualche sconvolgimento c’è stato anche nel nostro campionato, anche se il termine più adatto è ‘ritorni’, o ‘rivincite’. In questa giornata abbiamo assistito al ritorno al gol di ben quattro calciatori che negli anni passati sono spesso risultato decisivi, ma che nel campionato da poco iniziato avevano piuttosto stentato. Stiamo parlando di Hamsik, Higuain, Klose e Llorente. Iniziamo dallo juventino. Nella non facile sfida contro il Palermo, la sua squadra è passata in vantaggio poco prima del rientro negli spogliatoi grazie a Vidal, un altro che quest’anno ha fatto parlare di sé più per le vicende fuori dal campo che per le prestazioni convincenti. Ma che comunque col centro di ieri arriva a 3 realizzazioni in 6 partite di Serie A, insomma un giocatore tutt’altro che in crisi. Colui che sembrava realmente in crisi era invece il compagno di squadra Fernando Llorente, ancora a secco prima di ieri. Il gol che porta la sua firma e ha messo la ceralacca sul successo bianconero contro il Palermo ha il sapore della liberazione. E per andare avanti in Italia ed in Europa la sua vena realizzativa servirà come l’ossigeno a mister Allegri.

Nel larghissimo successo napoletano contro l’odiato Verona sul podio dei migliori salgono senza dubbio Higuain, Hamsik e Callejon. Se lo spagnolo quest’anno sembra essere nettamente il più in forma dei suoi, lo stesso non si può dire per gli altri due. Ma la prestazione di ieri fa sperare bene i tifosi napoletani, come testimoniano gli applausi scroscianti del San Paolo dopo il triplice fischi. Battimani che si contrappongono nettamente ai cori di contestazione (e basta, niente calci o vetri rotti come voleva far credere qualche organo d’informazione) registrati nel dopo partita a Zurigo contro gli Young Boys. Hamsik ha trascinato, da vero capitano, i suoi verso una vittoria importante sotto tutti gli aspetti: per la classifica, per il morale e soprattutto per i tifosi napoletani, che contro il Verona in casa non avrebbero ammesso un risultato che non fosse l’1. ‘Marechiaro’ che, almeno per 90 minuti, sembrava essere il calciatore devastante degli anni passati che si era smarrito da alcuni mesi a questa parte. La doppietta di ieri sera scaccia via (quasi) tutti i dubbi sul suo conto. Ma se per lo slovacco segnare è importante ma non fondamentale, lo stesso non si può dire dell’unica vera punta di peso del Napoli formato 2014-15, Gonzalo Higuain. 0 gol in 7 partite di Serie A era un evento inspiegabile, allora ecco che l’ex Real Madrid decide fare le cose in grande, mettendo a segno una tripletta che parla da sola: il ‘Pipita’ ha ritrovato se stesso ed è pronto alla battaglia, in questa stagione napoletana che appare più difficile che mai.

Per finire, impossibile non citare un altro veterano del gol che è tornato finalmente ad esultare: Miroslav Klose. Sua la zampata decisiva che regala altri tre punti alla Lazio contro un buon Torino e biancocelesti che tornano a respirare (anche se è molto prematuro dirlo all’ottava giornata) aria d’Europa. Insomma, la sfortuna ha abbandonato i corpi di quattro big della Serie A in un’unica giornata. Sperando che non sia un fuoco di paglia, ci si aspetta tanti altri centri da questi fenomeni. Soprattutto per chi ha puntato su di loro al fantacalcio.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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