Soccermagazine, Emanuele Celeste a Radio Luiss: “Cassano è sempre caduto in piedi. Come lo accoglierà Bonucci?”

Emanuele Celeste, uno dei fondatori e responsabili editoriali di Soccermagazine.it, è stato invitato ad intervenire nel corso del programma“Sportclub” dell’emittente Radio Luiss. Ecco le sue dichiarazioni:

Sportclub - Radio Luiss
Sportclub – Radio Luiss
IL MOMENTO DI CASSANO“Io credo che quella di Cassano sia sicuramente una bella storia, perché spesso negli ultimi anni è stato indicato come un giocatore finito od incapace di tornare a grandi livelli ed invece più di una volta è riuscito a smentire i suoi detrattori, pur non evitando qualche “cassanata” qua e là. A Parma però l’idillio sembra ancora più prezioso di quello che si creò alla Sampdoria, perché vi ha trovato un presidente con cui è facile andare d’accordo e che è molto vicino ai suoi giocatori; inoltre, date le tante esperienze accumulate soprattutto negli ultimi anni, non ha trovato difficoltà ad inserirsi in un gruppo nuovo, anche se sulla carta meno quotato di quelli che aveva frequentato prima di arrivare dai ducali. Se ci pensate nella sua carriera Cassano è sempre caduto in piedi, perché ogni volta che ha cambiato squadra ha comunque continuato a giocare ad alti livelli con quella successiva, ed anche in Nazionale, nell’ambito della quale è uscito dal giro 4 volte, una nella prima era di Lippi, una con Donadoni, una nel Lippi-bis ed una con Prandelli, è sempre riuscito a produrre la possibilità del proprio ritorno. Oggi, addirittura, non solo sarebbe da Nazionale, ma tralasciando l’infortunio di Rossi è l’elemento che la merita più di tutti, anche più di Balotelli che comunque in Brasile servirà”.
 
CASSANO ADATTO ALLA NAZIONALE?“Già agli Europei, in condizioni fisiche sicuramente più precarie rispetto a quelle attuali, riuscì comunque a comportarsi egregiamente. Sarebbe curioso però vedere come lo accoglierà eventualmente Bonucci, dato che quando Cassano definì “soldatini” gli juventini, più di un anno fa, il difensore replicò su Twitter dicendo che gli juventini non fossero tali, bensì professionisti, quasi ad indicare che Cassano invece non lo fosse e quasi come se Bonucci fosse sicuro che non sarebbero più stati insieme in azzurro”.
 
CASSANO PUO’ ESALTARE BALOTELLI?“Si è detto che Cassano e Balotelli vadano molto d’accordo. Sembra quasi che siano costretti ad andare d’accordo perché spinti dai media. Non oserei immaginare cosa accadrebbe se non andassero nemmeno d’accordo… Comunque penso che a Balotelli faccia bene avere un compagno con cui trovarsi bene anche al di fuori del contesto calcistico; ad esempio con El Shaarawy nel Milan successe la stessa cosa”.
 
GLI ATTACCANTI PER IL MONDIALE“Potrebbero cambiare di mese in mese. Ad oggi sicuramente porterei comunque Balotelli, perché, come ho detto prima, anche per le sue caratteristiche è un giocatore che serve e non è che tra le prime punte centrali abbiamo grandissimi nomi come in passato. Poi bisogna vedere anche se consideriamo Candreva e Cerci attaccanti e dove li farà giocare Prandelli. Insigne, secondo me, sarebbe ancora in dubbio; bisogna vedere anche tra Immobile e Destro quanti ne andranno, per il momento forse è più avvantaggiato Immobile. Gilardino è un giocatore che comunque si comporta sempre in maniera sufficiente o più che sufficiente: certo, il fatto che l’Italia si affidi ancora a lui dopo 10 anni dal suo esordio in azzurro non è che faccia pensare bene sulle aspettative del calcio nostrano. Cassano sicuramente è un giocatore che porterei. Dissi già in passato che bisognerebbe valutare anche Di Natale, perché se facesse un buon finale di stagione sarebbe da tenere sott’occhio, anche si è creato forse un luogo comune un po’ eccessivo su Di Natale perché ai Mondiali del 2010, per esempio, arrivò in Sudafrica con la maglia numero 10, dopo essere stato capocannoniere del campionato e all’ultimo Lippi non lo fece partire titolare. Comunque si comportò discretamente soprattutto contro la Slovacchia, quando andò a segno riaprendo le speranze della rimonta azzurra; all’Europeo è stato l’unico a segnare alla Spagna, ricordiamo che con la Germania divorò il goal del 3-0, è ovvio che il Di Natale che abbiamo visto quest’anno non è sicuramente all’altezza di quelli passati, però data anche la situazione generale degli attaccanti non escluderei mai nessuno. Addirittura Amauri del Parma, se ci pensiamo, può essere ancora in corsa perché fu convocato da Prandelli nella prima partita del suo mandato, contro la Costa d’Avorio nell’agosto del 2010, quindi sicuramente l’italo-brasiliano ha la stima e la considerazione del ct”.
 
TOTTI DA PORTARE IN BRASILE?“Se non si tenesse conto della sua situazione personale nell’ambito del rapporto con la Nazionale, sicuramente sarebbe un giocatore convocabile, che fornirebbe un tocco di classe in più in avanti dove appunto manca qualità a questa squadra. Bisogna considerare però tanti fattori: innanzitutto lui stesso di recente ha fatto intendere che non andrà sia per scelta sua, sia perché pensa di non rientrare tra i piani tattici di Prandelli, che comunque gli mette davanti gli uomini che ha utilizzato in questi 4 anni. Io penso che l’opzione “Totti” sia veramente concretizzabile nel momento in cui venissero a mancare diversi elementi, per esempio se ci fossero infortuni importanti a ridosso del ritiro pre-Mondiale. Quando però parlo del riaccostamento di Totti alla Nazionale in vista di questo Mondiale, io penso sempre che nel 2010 ci fu la medesima e analoga situazione, e lui non andò nonostante Lippi lo volesse fortemente, quindi è giusto pensare che fosse stato lui a rifiutare. Tra l’altro fu anche una situazione controversa perché disse che non aveva nemmeno visto una partita dell’Italia a quel Mondiale. Comunque se Totti si presentasse in Brasile si moltiplicherebbero le aspettative nei suoi confronti, sarebbero addirittura sarebbero maggiori rispetto a quelle del 2006 ed infine bisogna considerare un altro aspetto, legato al club, perché se la Roma arrivasse terza in classifica, dovrebbe disputare i preliminari di Champions e dunque iniziare prima la prossima stagione”.
 
IL PARMA DI OGGI“Il Parma è una piacevole sorpresa soprattutto se si considera che fino a qualche settimana fa il ruolo di outsider dalle ambizioni europee spettava all’Hellas Verona. Donadoni ha svolto sicuramente un lavoro egregio con il pregio di non essersi fissato su dei pallini, come ha dimostrato ad esempio cambiando modulo o rinunciando senza troppi scrupoli allo stesso Cassano per un periodo. Il dato curioso è che tra media e addetti ai lavori vari sembra si siano dimenticati che il Parma ha una partita da recuperare, dato che quando si parla delle inseguitrici del Napoli si citano la Fiorentina e l’Inter e non viene menzionata la squadra crociata. Tra l’altro in questo momento il Parma forse è anche messo meglio della Roma: se si giocasse domani il Parma avrebbe buone possibilità di vincere”.
 
Il video con l’intervento completo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy