Zeman in scena al S.Paolo: Napoli Cagliari 3-3

Un pomeriggio di spettacolo assicurato sotto il Vesuvio.

Zeman Fonte immagine: pescaracalcio.com
Zeman Fonte immagine: pescaracalcio.com

Al San Paolo arriva il maestro Zeman con il suo Cagliari pronto a sfidare a viso aperto il Napoli di Benitez. Il boemo, scontato dirlo, si affida al solito 4-3-3 con una prima punta insolita come Cossu. Benitez fa rifiatare Albiol preferendogli Henrique, idem per David Lopez sostituito dal ritorno di Gargano al fianco di Inler. Esterno largo a sinistra, per sopperire l’assenza di Insigne e Mertens, viene impiegato De Guzman. I sardi scendono in campo timorosi e il Napoli fa, da subito, il bello ed il cattivo tempo. Dopo 10 minuti di possesso palla continuato, gli azzurri passano in vantaggio grazie ad un grosso svarione difensivo del Cagliari. Ghoulam batte un fallo laterale dalla sua metà campo che supera due difensori ospiti e lascia spazio allo scatto di Gonzalo Higuain che passa in mezzo ai due marcatori e si presenta solo davanti a Cragno infilandolo inesorabilmente. Il Napoli è già in vantaggio e Zeman, nel suo ordinario mutismo, appare vistosamente nervoso. Il Napoli continua ad attaccare ed al 26°, su assist di Callejon, Hamsik lascia partire un tiro troppo debole verso la porta ospite facilmente preda del portiere rossoblù. Un minuto più tardi arriva la prima disattenzione anche dei partenopei con un errore di Henrique in zona calda che permette a Cossu di accentrarsi e di provare il tiro che viene, però, facilmente bloccato da Rafael. Al 29° il Napoli mette in scena una splendida azione offensiva con Maggio che si invola sulla fascia  e serve al centro un pallone sul quale si avventa De Guzman; il tiro dell’olandese a botta sicura trova una splendida parata di Cragno ma la respinta del portiere sardo finisce sul sinistro di Inler che, dalla grande distanza, libera un chirurgico esterno che finisce nell’angolino basso e trafigge ancora il portiere. Doppio vantaggio e sveglia per il Cagliari. A questo punto, gli ospiti cominciano a giocare a pallone scrollandosi da dosso la paura del San Paolo e andando vicino al gol con Ceppitelli al 33°, il cui colpo di testa sotto misura viene respinto da Rafael. Il Napoli subisce il colpo ed al 37° la squadra del boemo accorcia le distanze grazie a Ibarbo che, servito da Balzano dalla sinistra, si accentra eludendo l’intervento di due uomini ed infila Rafael fissando il punteggio sul 2-1. La partita, dopo il gol degli ospiti, si trascina fino alla fine del primo tempo a risultato invariato. Il secondo tempo inizia com’era finito: nel segno del Cagliari. I sardi battono un calcio da fermo de tre quarti campo e con un perfetto schema a torre servono Farias solo davanti alla porta tra l’incredibile immobilità della difesa di casa; Rafael è seduto in poltrona e subisce il gol del pareggio clamoroso che riporta il risultato in parità. Il Napoli, a questo punto, sfodera l’orgoglio vanificato però da un tiro alto di Hamsik dopo un gran triangolo con Higuain e De Guzman. Ma i rossoblù non demordono ed al 12° tornano vicinissimi al gol quando Cossu serve alla perfezione Farias solo davanti alla porta del Napoli. Tra lo stupore generale, Rafael si esibisce in quella che, forse, è la prima parata decisiva della stagione sfiorando il diagonale dell’attaccante ospite e mandando in corner. Dopo cinque minuti il Napoli torna in vantaggio. E’ De Guzman il mattatore realizzando con un colpo di testa su splendido cross di Callejon dalla destra. Ora il risultato è sul 3-2 ma le emozioni sembrano non voler finire in questa domenica napoletana di novembre. Al 22° infatti Henrique sbaglia l’ennesimo disimpegno innescando uno scambio letale tra Rafael e Koulibaly che lasciano il pallone agli attaccanti cagliaritani; Ibarbo serve Farias appostato sotto porta ed è di nuovo pareggio: 3-3. Quella che è sicuramente la partita più bella della giornata di campionato non sembra voler finire con i rispettivi allenatori pronti a schierare le loro carte dalla panchina. Benitez richiama proprio De Guzman per lasciar spazio a Britos e spostare Ghoulam in fase offensiva.; entra anche David Lopez dando il cambio a Inler. Il risultato non cambierà fino alla fine con un pareggio finale, risultato più giusto per quanto visto in campo. Questo è Zeman, questo è il calcio del boemo che da anni fa scuola in Italia e nel mondo e che, ogni tanto, ci mette davanti partite del genere che ci fanno ancora innamorare del calcio e delle sue virtù. L’ultima nota di colora sta nelle urla insolite del boemo nei minuti finali quando la squadra difendeva il pareggio e il mister pretendeva di proiettarsi tutti in avanti. Il solito Zeman. Dall’altro canto, oltre i meriti della squadra ospite, il Napoli dimostra di non aver superato i soliti problemini difensivi. Henrique, nonostante l’esperienza, ha messo in difficoltà troppe volte i compagni di reparto e su due dei tre gol del Cagliari c’è una sua parte di responsabilità. Non si può non annotare tra le attenuanti, inoltre, l’assenza totale di ricambi di fantasia in panchina che dopo l’ennesimo pareggio avrebbero smosso l’entusiasmo affievolito. Resta la consapevolezza di aver offerto, insieme al Cagliari, un grande spettacolo al mondo del calcio pubblicizzando la sua essenza più vera ed autentica.

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