Padova, senti Serena: “Sarò pazzo, ma possiamo ancora salvarci”
Il Padova resta terz’ultimo ad un passo dal baratro. La matematica ancora non condanna i veneti, ma manca veramente pochissimo. Solo 3 punti nelle ultime 5 gare. 4 le sconfitte consecutive che hanno aggravato la posizione del club.
Sono 8 i punti di distanza dalla quart’ultima posizione che varrebbe i play out salvezza. I biancorossi dovranno affrontare, in casa, il Pescara. Sfida difficile poichè anche Cosmi è in cerca di punti importanti. Non si può sbagliare. Oltre la vittoria servirebbe la contemporanea sconfitta del Novara sul campo dell’Empoli.
Il tecnico Serena ci crede ancora. La speranza è l’ultima a morire e finchè la matematica lascia viva la squadra, bisognerà tentare a realizzare il miracolo. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal mister sul sito ufficiale del club: “Cuffa? Su un corner c’è stata una testata tra lui e credo Diakite. Le notizie che abbiamo dall’ospedale sono confortanti, parla e ha ripreso conoscenza. Vorrei tranquillizzare tutti perché ci stanno arrivando notizie confortanti. Non prendetemi per pazzo, ma vedo che c’è ancora una speranza seppur piccola e ho intenzione di tenerla viva. Noi abbiamo un obbligo, ovvero vincere e poi dobbiamo vedere i risultati delle altre. Non penso di essere nella condizione di suggerire o chiedere qualcosa ai tifosi, accetteremo qualsiasi clima troveremo. Nessuno può avanzare richieste a riguardo. Hanno chiesto di schierare la Primavera? Non lo sapevo, ma mi sembra prematuro perché io ho ancora questa piccola speranza di salvezza. Il crocevia? La gara casalinga col Bari, perché potevamo avvicinarci alle altre visti i risultati ma non è andata bene. Giocheranno i migliori, ovvero quelli che dopo ripetute analisi mi possono permettere di alimentare questa speranza. Gli assenti di oggi? Ho voluto far allenare solo quelli che verranno in ritiro, per prepararci meglio“.
Le buone intenzioni ci sono tutte. I tifosi saranno vicini al Padova. Ora serve una risposta forte dal campo. Sperare non costa nulla.