Palermo, Iachini in conferenza stampa: “Tutti devono ripagare la fiducia con prestazioni importanti”

Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico rosanero Beppe Iachini ha parlato del match che domani vedrà impegnata la sua squadra contro il Brescia parlando del presente e del passato che lo ricollega alle rondinelle.

credit foto ac Siena
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Sicuramente è una partita difficile, in un ambiente importante contro una squadra con ottime qualità. Servirà una gara importante sotto tutti gli aspetti, ma abbiamo ancora tanto da lavorare. Bisogna avere la capacità di variare qualcosa per essere imprevedibile. In 6-7 allenamenti non posso pretendere la luna, non posso tirare fuori un pre-campionato in due settimane. Sono abituato a questo”. Il mister di Ascoli Piceno ha fatto un passo indietro parlando della due stagioni passate in Lombardia con le rondinelle: “Ho vissuto due belle stagioni a Brescia, forse le migliori degli ultimi 10 anni. Sono subentrato, eravamo un po’ dietro e abbiamo vinto il campionato col tempo e col lavoro. Abbiamo raggiunto la Serie A dopo 5 anni, e si capisce bene che per una piazza come Brescia un lustro di cadetteria è importante. Si è cercato di creare una squadra che lotti per i play-off, abbiamo vinto, riportando la gente allo stadio. E questi sono gli obiettivi minimi di un allenatore quando inizia a lavorare. Noi abbiamo anche valorizzato calciatori“. Iachini ha anche parlato dei due presidenti, Corioni e Zamparini: “Zamparini e Corioni vivono quotidianamente i problemi delle loro squadre. Sono molto presenti. Loro vivono la squadra, amano sapere e conoscere. Fanno delle considerazioni che possono essere anche lecite. Poi però, come ho sempre fatto, Brescia compreso, conta quello che vedo sul campo e come vedo i ragazzi durante la settimana. Ho sentito qualcosa qui, e mi succedeva anche a Brescia, che il presidente ama giocare in una maniera piuttosto che nell’altra. Io ho fatto l’allenatore a Brescia e lo farò anche qui, il nostro mestiere è fatto di responsabilità e di scelte da prendere per il bene della squadra. Si può essere d’accordo con una considerazione societaria o meno. Zamparini e Corioni sono due presidenti passionali e non è sbagliato, perché mettono comunque i soldi e devono essere informati“. Infine il tecnico rosanero parla di uno dei protagonisti della sfida contro la Juve Stabia: Valerio Verre, e non solo di lui: “Non vorrei caricare di pressioni Verre, è giovane. Mi aspetto tanto da tutti, oggi è Verre domani è Lores, poi c’è Stevanovic, N’goyi. Tutti dovranno aiutarci, Verre compreso che dovrà continuare ad aiutarci e a crescere“.

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