Talent Scout, la scommessa di SoccerMagazine: Richairo Zivkovic

Un talento tutto da scoprire, un giovane ancora inesploso sta calcando i primi campi della sua carriera, quelli olandesi dell’Eredivisie. Parliamo del classe ’96 Richairo Zivkovic, attaccante del Groningen.

"L'inferno verde", lo stadio del Groningen. Fonte: kevster (nl.wikipedia)
“L’inferno verde”, lo stadio del Groningen. Fonte: kevster (nl.wikipedia)

 

 

STORIA:

Richairo nasce il 5 settembre 1996 a Willemstad, nell’isola di Curaçao in America, paese del padre. Ha ereditato il cognome, Zivkovic, dalla mamma, originaria serba. Cresce calcisticamente a Foxhol, nella squadra dilettantistica locale FVV, militante in “quinta serie” olandese. Nel 2007, a soli 9 anni, viene prelevato dal Groningen, squadra di Eredivisie, che lo coccola e lo porta fino in prima squadra, nel 2012. Il 2 dicembre 2012 ha compiuto il suo esordio risultando il più giovane esordiente nella storia del Groningen ed il quarto nella storia dell’Eredivisie, a poco più di 16 anni. Il 3 agosto 2013 ha segnato il suo primo goal con la maglia del Groningen contro il Nec in campionato. Adesso è già a quota 4 reti. Ha giocato anche in nazionale Under-18 olandese. Attualmente gioca in quella Under-19.

 

MERCATO:

Il talento di Zivkovic non è passato inosservato agli occhi dei talent scout più scaltri d’Europa. I top club spagnoli ed inglesi sono già sulle tracce del giocatore in attesa di vederlo crescere maggiormente. La sua valutazione è ancora acerba ma nella prossima finestra di trasferimenti estiva potrebbero iniziare a circolare più insistentemente voci su di lui, e questa potrebbe lievitare.

 

CARATTERISTICHE:

Richairo è un attaccante dotato di buona corsa e dribbling. Il suo piede preferito è il destro e predilige anche la posizione di esterno d’attacco oltre quella di centravanti di movimento. Ottimo istinto del goal, è bravo a superare avversari in velocità piuttosto che con giocate di tecnica sopraffina. Non si perde tempo in Olanda a paragonarlo subito ai grandi campioni del momento, come ad esempio Arjen Robben, suo connazionale. L’inferno verde, come è chiamato lo stadio Euroborg del Groningen, già esulta alle sue giocate. Presto ne sentirete parlare.

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