Alla Nigeria la finale per il bronzo, 3-2 all’Honduras e Africa a medaglia

Una medaglia testa per Europa, Africa e America Latina nel calcio maschile. Questo è il verdetto decretato dalla finale per il terzo e quarto posto dei Giochi Olimpici di Rio 2016.
Mineirao_stadiumNella sfida valevole per il bronzo ha, infatti, avuto la meglio la Nigeria, che ha sconfitto per 3-2 l’altra grande rivelazione del torneo, l’Honduras.
Decisivo il contributo del baby attaccante della Roma Umar Sadiq, autore di una decisiva doppietta.
Il giovane ex Spezia chiude così il torneo con 6 realizzazioni in altrettante gare, dimostrando di essere un giovane progetto di campione. I giallorossi, tuttavia, sembrano non voler assolutamente puntare su di lui nel corso della prossima stagione. Il suo futuro sarà, quindi, altrove (Bologna e Crotone sembrano essere parecchio interessate al suo profilo).

– La gara In un Mineirao con pochi spettatori è la Nigeria a passare in vantaggio al minuto 34 della prima frazione: Ezekiel imbecca capitan Obi Mikel sul lato corto di destra dell’area, il cui cross trova Sadiq pronto all’appntamento con il gol, a due passi dalla linea.
Il raddoppio arriva dopo 4’ del secondo tempo, con protagonista ancora Obi Mikel. Il fuoriquota delle Super Eagles calcia da fuori, costringendo Lopez Fernandez alla respinta. Sulla palla si avventa Umar, che realizza in tap-in per la rete del raddoppio. Ottime anche le relazioni su questo esterno d’attacco classe 95’, già autore di quattro stagioni di ottimo livello nel campionato turco tra Samsunspor e Osmanlispor.
I campioni d’Africa a livello Under 23 arrivano addirittura a triplicare al 59’, quando Sadiq ubriaca il diretto avversario con una bella finta a rientrare e batte l’interessante estremo difensore avversario per il momentaneo 0-3.
L’Honduras si dimostra però un osso duro fino alla fine, facendo capire di avere ancora qualcosa di importante da mostrare in un torneo in cui ha già superato ogni aspettativa.
Al 71’ il subentrato Lozano accorcia le distanze, sfruttando un bell’invito di Quioto da sinistra.
Un’azione in fotocopia porta al gol del 3-2 all’86’, anche se stavolta è Salas a crossare per la testa del centrale difensivo del Motagua Pereira.

Finisce così 3-2, per la grande gioia dei ragazzi di Samson Siasia, che possono essere definiti come la rivelazione del torneo. Ancora una volta va sottolineato il grande lavoro che la federazione nigeriana riesce a fare, da ormai molti anni, in fatto di nazionali giovanili.
I tifosi dei Verdi sperano di poter vedere presto la Nazionale A rinforzata dall’apporto di questi giovani.
Da Sadiq a Umar, passando per il mediano classe ’97 Okechukwu (gioca in Turchia, nel Malatyiaspor), sono tanti i ragazzi che hanno destato di avere grandi valori nel corso del torneo.
I primi due sono senza dubbio un passo avanti agli altri, visto che vantano anche esperienze di un certo tipo in palcoscenici non da poco (per informazioni riguardare gli highlights di Roma-Milan dello scorso 22 dicembre, con Sadiq scatenato e imprendibile per Romaagnoli).
Benissimo anche l’Honduras, che può fregarsi le mani per aver fatto un grande exploit, dopo che questo gruppo aveva già fatto una grande impresa, chiudendo primo nella CONCACAF Cup U23 dello scorso ottobre.
Tra le fila dei biancoazzurri hanno impressionato il sovracitato Pereira e la giovane speranza del calcio honduregno Alberth Elis, classe ’96 già da tempo nel giro della selezione maggiore.
Da tenere d’occhio il portiere Lopez e il fuoriquota Quioto, prolifico attaccante dell’Olimpia Tegucigalpa.

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