Eterno Miura: a quasi 52 anni rinnova con lo Yokohama FC

La passione per il calcio non ha età. Migliaia sono quelli che, grandi o piccoli, seguono questo sport con tutto il cuore. In certi casi, poi, questa porta anche a continuare la propria carriera da giocatore anche se la carta d’identità ti consiglia di smettere e cercare qualcosa che, visti i forti ritmi di gioco a cui siamo abituati ora, richieda minor impegno fisico. È il caso del quasi 52enne Kazuyoshi Miura, giocatore dello Yokohama FC, squadra giapponese che milita nella J2 League, il quale nonostante il mezzo secolo già vissuto ha deciso di rinnovare con il club posticipando di un’altra stagione la tragica data in cui sarà costretto ad appendere le scarpe al chiodo.

Kazuyoshi Miura - Foto presa da Wikipedia
Kazuyoshi Miura – Foto presa da Wikipedia

Miura è nato  26 febbraio 1967 a Shizuoka, una cittadina del Giappone che sorge a 150 chilometri a sud-ovest della capitale Tokyo, a breve distanza dalla costa occidentale della baia di Suruga, nella parte meridionale dell’isola di Honshū. Grazie al calcio, riesce a tenere le distanze dal padre Nobu Naiya, implicato con la yakuza (una tradizionale organizzazione criminale suddivisa in numerose bande dette kumi o bōryokudan) e parte da solo per il Brasile all’età di 15 anni, dove viene ingaggiato dal  Clube Atlético Juventus, con il quale partecipa al campionato Under-21 dello Stato di San Paolo in Brasile, divenendo così il primo giapponese di quel torneo. L’anno seguente passa al Santos. Dopo un periodo con le valigie sempre in mano durante il quale veste la maglia di diverse squadre come il Palmeiras, il Matsubara, il XV de Jaú e il Coritiba (con il quale vince il campionato dello Stato di Paraná) per tornare in fine a militare tra le fila del Peixe.

I quattro anni che vanno dal 1990 al 1994 sono quelli del suo ritorno in Giappone con la camicetta dello Yomiuri. Durante questa nuova esperienza in patria, vince campionati, coppe e premi vari, che gli garantiscono la convocazione nella squadra olimpica e poi nazionale, con cui vince numerosi tornei continentali asiatici ed intercontinentali. Miura ha anche modo di farsi conoscere in Italia, vestendo i colori rossoblù del Genoa allenato da Franco Scoglio nella stagione 1994-1995. Al servizio del Grifone, non solo diventa il primo giocatore giapponese ad essere tesserato da un club italiano, ma anche l’attaccante nipponico più forte dell’epoca. Con le sue 21 presenze collezionate, Miura ha realizzato solamente un gol, che rimane nella storia per essere valso come la rete del momentaneo vantaggio nella stracittadina vinta poi dai blucerchiati per 3-2. Il suo addio a Genova è dovuto alla lunga assenza dopo l’infortunio rimediato dopo un intervento con Baresi e alla partecipazione con la sua Nazionale alla Kirin Cup, che gli fanno perdere la titolarità.

 

Ha così inizio il suo nuovo ritorno in Giappone, dove viene ingaggiato dal Tokyo Verdy: squadra per il quale giocherà dal ’95 al ’98 segnando 55 gol in 95 partite, vincendo conquistando numerosi campionati, Coppe dell’Imperatore, Kirin Cup e una decina di premi, titoli di capocannoniere, onorificenze sportive, attestati di miglior giocatore asiatico e miglior giocatore giapponese. Nel 2014, all’età di 47 anni inizia la sua avventura con lo Yokohama FC firmando un contratto della durata di una stagione. Da allora non ha più smesso, e nel 2017 entra nel mondo dei record realizzando, alla straordinaria età di 50 anni, il gol vittoria contro contro il Thespa Kusatsu. Ad oggi sembra ancora intenzionato a continuare a calcare i campi da gioco, rimanendo un vero esempio per qualsiasi giocatore.

 

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