Il calcio italiano riparte il 13 giugno con la Coppa Italia

Il calcio italiano è pronto per ripartire. La Coppa Italia segnerà infatti il ritorno sul rettangolo verde dopo mesi di digiuno da goal. Le parti hanno trovato un accordo: Comitato tecnico scientifico, Governo, Leghe, Assoallenatori, Assocalciatori e arbitri hanno stabilito che il 13 giugno la competizione nazionale potrà avviare il completamento della stagione onorando così le semifinali di ritorno che vedono coinvolti il Napoli, l’Inter, il Milan e la Juventus.

 

Coppa Italia - Fonte immagine: Presidenza della Repubblica, Wikipedia
Coppa Italia – Fonte immagine: Presidenza della Repubblica, Wikipedia

Come prevedibile, il calendario sarà molto compresso. Le semifinali si giocheranno in due giorni di fila, mentre la finalissima si disputerà il 17 giugno e non il 2 agosto come pronosticato fino a qualche tempo fa. Una soluzione sicuramente significativa dal punto di vista logistico: il rischio era di terminare la Coppa Italia in piena estate, a ridosso dei recuperi delle coppe europee, se non quello di cancellare direttamente l’attuale edizione del torneo, senza alcun vincitore. Sarebbe stato un vero peccato proprio quest’anno in cui tutti lasciano intendere che la contesa sarà abbastanza serrata e che non sia semplicissimo individuare una compagine favorita. Il Napoli punta molto su questa competizione sia per salvare la stagione, sia per tornare a rimpolpare la bacheca a distanza di oltre 5 anni. Inoltre, fra le quattro squadre rimaste in gioco quella azzurra è sicuramente la più avvantaggiata dopo le semifinali di andata, avendo battuto l’Inter a San Siro per 0-1. I nerazzurri, dal canto loro, non vogliono rimanere con un pugno di mosche al termine di un’annata durante la quale sembravano poter competere per lo Scudetto. Più incerto il destino di Juventus e Milan, invece. I bianconeri se la stavano vedendo brutta nella gara di andata, ma nei minuti di recupero hanno acciuffato il pareggio con un rigore del solito Cristiano Ronaldo.

A causa dei molteplici impegni che interesseranno le squadre italiane da qui alle prossime settimane, è probabile che alcune regole basilari vadano riviste. Ad esempio, in caso di parità di punteggio dopo le partite di andata e ritorno, le semifinali di Coppa Italia potrebbero concludersi ai rigori saltando i tempi supplementari. In questo modo si alleggerirebbe il carico di lavoro dei giocatori che a prescindere non potranno prepararsi gradualmente a un tour de force. In ogni caso, completare subito la Coppa Italia potrebbe rivelarsi anche un vantaggio: c’è pur sempre in ballo un trofeo nazionale e in questo momento le squadre in gara partono praticamente allo stesso livello, con la possibilità di impiegare la stessa quantità di energie nel rush finale del torneo.

Nonostante tutto, non mancano le polemiche: dovendo giocare le semifinali in due giorni diversi, una delle due finaliste arriverà al 17 giugno con un giorno di riposo in meno. La data originale della finale sarebbe caduta comunque in questo periodo, ma giocare due partite in tre giorni indispettisce anche le grandi società e, come se non bastasse, c’è il timore che qualche club possa finanche decidere di schierare la formazione Primavera in segno di protesta, sentendosi danneggiata dall’improvvisa repentinità delle decisioni ufficiali dopo mesi di buio. Insomma, si deve ancora rimettere piede in campo, ma ciò che è certo è che questa Coppa Italia sta già offrendo diversi temi interessanti. Il calcio è tornato.

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