Esclusiva-Radio Rossonera, Balzano Prota: “Un progetto vero e onesto per il tifoso”

Entusiasmo, passione e tanta voglia di mettersi in gioco. Un progetto editoriale libero e serio che fa della libertà e della serietà dei dogmi da seguire. Un occhio al tifoso, il protagonista di quello che vuole essere Radio Rossonera. Una web radio che in soli 15 giorni ha viaggiato come un treno. Senza fermarsi, un non-stop della comunicazione che inizia da un lato e continua dall’altro. Si parte da un sito, www.radiorossonera.it da cui poter seguire, interagendo, le prime 4 ore di programmi pensati appositamente per l’interlocutore, qualcosa anche di inedito e sorprendente. Finito lì, si continua sui social. Ovunque. Twitter e Facebook. In modo assiduo, sempre sul pezzo. Poco? Siamo solo all’inizio, tante idee e nuovi format sono in dirittura d’arrivo. Saliranno su questo treno che non ha voglia di fermarsi. Spinto dall’entusiamo di quello che è oggi il Milan, carico di qualcosa che mancava da ormai troppo tempo: la velocità è elevata e sostenuta.

Ai nostri microfoni ha parlato Pietro Balzano Prota, il Direttore editoriale del treno Radio Rossonera. L’intervista è stata fatta a lui e lo ringraziamo. Però, attraverso le sue parole e i suoi pensieri, ha portato con sè tutto il gruppo. Non si è dimenticato di nessun particolare, di tutto quello che è stato. Facile esaltarsi o prendersi meriti in un momento in cui tutto va bene, ma non è stato sempre così. Il progetto è stato creato da chi aveva in testa lo stesso obiettivo: il tifoso. Il milanista, o l’appassionato di calcio, che ha voglia di essere informato in modo onesto e veritiero. Dev’essere raggiunto. Il vero giornalismo, quello che spesso si rimpiange. In che modo? Attraverso un mezzo di comunicazione oggi snobbato, ma rivalutato in ottica differente. Una web radio controcorrente che sta stupendo anche gli scettici. Pietro è il Direttore, con lui tanti nomi, come si potrà leggere attraverso le sue dichiarazioni. Però il protagonista è solo uno: il tifoso. Tu, che stai leggendo ora questo articolo, potresti essere il proprietario di una radio che è stata pensata anche per te. Che sei milanista e amante della verità. Un’associazione, una famiglia di cui potresti far parte. (CLICCA QUI PER TUTTE LE INFORMAZIONI). Siamo solo all’inizio. Però se il buongiorno si vede dal mattino…

Di seguito l’intervista a Pietro, tra esperienza personale e il racconto di cos’è Radio Rossonera. Dove e quando si possono seguire i programmi, tutto quello che c’è da sapere su un progetto appena nato e che sorride, finalmente, al giornalismo.

Prima di tutto, iniziamo con le presentazioni: chi sei?

La domanda più difficile all’inizio. Mi chiamo Pietro Balzano Prota, ho 33 anni, sono un giornalista e sono milanista. Ho lavorato per tanti anni a Calcio 2000 che è stato il mensile che mi ha formato nel mondo del giornalismo. Poi ho lavorato per un periodo a Mtv, ma subito dopo sono uscito dal queto mondo, rientrandoci poco fa un po’ lavorando sui social e un po’ lavorando con Pasquale Campopiano. Lui è stato per me una fonte di ispirazione nel percorso giornalistico perchè mi ha dato dei grandi insegnamenti di come bisogna fare giornalismo nel 2017.  Lui, intanto, ha parlato sempre con i tifosi e questa cosa per me è stata un’ispirazione pazzesca. Poi, il voler andare a prendere la notizia che secondo me ha un grandissimo fascino. Ad oggi sono il direttore ed una delle persone che lavora a Radio Rossonera insieme a Pierangelo Rigattieri che è l’amministratore delegato e una delle menti che ha fatto nascere il progetto con l’avvocato Giuseppe La Scala. Rigattieri rappresenta Milan Night Blog e insieme all’avvocato ha lanciato l’idea. Poi sono stato coinvolto anche io e Alessandro Jacobone dei Milanisti Non Evoluti. Loro hanno fatto un lavoro incredibile attorno al Milan, da giornalisti pur non essendolo. Sono stati avanti, hanno combattuto quando c’era da farlo e hanno portato a termine una missione che si è cocnretizzata in quello che oggi è Radio Rossonera.

I social sono stati uno dei tuoi trampolini di lancio. Il grande lavoro di informazione svolto durante il periodo caldo e difficile del closing ti ha garantito credibilità e professionalità agli occhi delle migliaia di persone che ti seguono tutti i giorni. Come la vivi questa responsabilità?

I social sono un’arma molto importante che possono essere un trampolino di lancio, ma allo stesso tempo possono anche essere controproducenti. Bisogna saperli utilizzare. Io avevo continuato, quando avevo lasciato il giornalismo, a dare notizie e informazioni grazie ai vecchi contatti che avevo. In questo modo potevo confrontarmi con le persone che mi seguivano. I social ti portano ad essere “seguito”, ma se si sbaglia un’informazione si rischia di essere messi al patibolo. Io credo che il mio punto di forza è stato quello di non raccontare bugie, come quello dei Non Evoluti, di Milan Night e di Pasquale Campopiano. Abbiamo sempre voluto cercare la verità che conoscevamo. Piuttosto che inventarmi la risposta, preferisco dire di non sapere, che sto cercando di informarmi, in modo onesto. Questo è quello che va fatto nel mondo del giornalismo: cercare informazioni e poi darle.

Radio Rossonera è un progetto editoriale nato in contemporanea con il nuovo Milan dell’era cinese. Una web radio di tutti, in cui ognuno può essere il protagonista. Com’è nata l’idea e in cosa consiste questa realtà della quale tu sei Direttore editoriale?

Radio Rossonera nasce dalla necessità di Milan Night Blog, all’inizio, di uscire dalla realtà di un solo blog e di arrivare a più persone possibili. C’è stato l’aiuto dell’avvocato La Scala, di Jacobone e poi anche il mio. Noi riteniamo importante che la comunicazione vada in direzione dei tifosi. Radio Rossonera, prima di tutto, è una web radio e può arrivare ovunque nel mondo. Tramite un’associazione che si chiama Milanisti 1899 stiamo cercando di raccogliere almeno 1899 soci che, associandosi al costo di 50 euro, possano diventare i proprietari della radio, come si faceva sul modello di Radio Popolare. Ad ogni associato regaliamo, poi, un Welcome Kit con la copia anastatica dello Statuto della fondazione del Milan che ha vinto l’avvocato La Scala all’asta di qualche mese fa. Infine diamo un libricino scritto da Davide Grassi e Mauro Raimondi sulla storia della nascita del Milan.  Ci si associa e si diventa proprietari della radio: una sorta di azionariato popolare dove tu diventi parte della tua stessa comunicazione. I tifosi intervengono, scrivono. In più ci stiamo organizzando per dare i contributi esclusivi a loro, dei vantaggi per gli associati. Una rivoluzione secondo me. Il tifoso dev’essere il primo azionista ed è giusto che ci valuti e ci dica cosa gli piaccia e cosa meno. Alla presentazione del nostro progetto, lo stesso Fabio Guadagnini ha ribadito come la nuova società del Milan abbia messo al centro del progetto la squadra e i tifosi. Si capisce dalla nuova comunicazione: il Milan parla direttamente ai tifosi ed è quello che stiamo facendo anche noi. Infatti il nostro compito finale è quello di essere un tramite tra le esigenze e le necessità del tifoso e la società, che sta dando la massima disponibilità.

Perchè informare attraverso una web radio? Il giornalismo 2.0 ha spesso snobbato questo mezzo di comunicazione, considerato ormai obsoleto: avresti mai immaginato un successo del genere?

Parto dall’ultima domanda: no, non lo avrei mai immaginato. Siamo quasi a 150 mila ascolti in 15 giorni. I tifosi hanno capito il tipo di progetto che vogliamo fare. L’avvocato La Scala aveva già pensato ad una web radio come mezzo ideale, io avevo in mente il video come discorso di immagine. Poi ho rivalutato il tutto, proprio perchè il fascino che ha la radio è altissimo. Si unisce un mezzo che molti considerano obsoleto al web, quindi c’è una piccola rivoluzione. Noi facciamo una trasmissione che si chiama Milanismo nel Mondo. Ogni volta interviene un tifoso o un Milan Club da tutto il mondo: abbiamo avuto la possibilità di parlare con persone da Atlanta, Montreal e Gerusalemme per esempio. Stiamo cercando di unire i tifosi milanisti di tutto il mondo, per noi è un’emozione.

Il progetto è solo agli albori. Una radio libera e vera, corretta e seria che vuole informare in modo obiettivo. Sui social tutti fanno (e possono fare) i giornalisti, un abuso di professione ormai presente da diversi anni che comporta degli effetti gravissimi come la disinformazione. Radio Rossonera vuole contrastare solo questo, o “l’informazione libera da ogni vincolo” è tale anche per opporsi a chi giornalista lo è, ma fa gli interessi di chi gli sta dietro?

Nel bene e nel male, ma non entro nel merito, c’è stato per tanto tempo un certo modo di fare il giornalismo. Non sta a me a giudicarlo perchè non sono nessuno, ma non piaceva ai tifosi. Loro erano stufi, cercavano la verità e non volevano essere presi in giro. Noi abbiamo cercato di fare questo: metterci in gioco per raccontare come stanno le cose. Ovviamente anche noi possiamo sbagliare, ma l’importante è parlare liberi da qualsiasi vincolo. Quando abbiamo presentato al Milan il progetto, anche il Milan stesso ci ha ribadito come dobbiamo continuare a stare indipendenti con la libertà di critica, utile anche a loro. Non siamo qui a dire che va tutto bene ed è tutto bello. Al momento la società si sta comportando bene, ma nel caso qualcosa non vada non ci faremo problemi a dirlo. Non siamo vincolati, siamo liberi. Al momento c’è reciproco rispetto con il Milan. Loro hanno voglia di parlare e sentire i tifosi, non succedeva da anni. Mi ricordo di frasi passate come i tifosi non fanno mercato, i tifosi devono essere evoluti. Polemiche del vecchio corso. Quello che abbiamo visto, ad oggi, è la disponibilità di ascoltare i tifosi e di volerci parlare. Noi facciamo la stessa cosa, da tramite ai tifosi che hanno delle esigenze verso una società che ha voglia di sentire.

Vi siete già fissati degli obiettivi? Ci sono in programma delle novità?

Noi adesso stiamo garantendo circa 4 ore di trasmissione al giorno, dal lunedì al venerdì. Partiamo alle 16. Abbiamo la Non Rassegna Stampa, Milanismo nel Mondo, Obbligo di Riscatto. Ci sono in programma nuove trasmissioni con l’obiettivo di allargare il palinsesto. Seguiremo le partite e il Milan. Il 5, ad esempio, avremo  uno speciale per il raduno della squadra. Molti ce lo hanno chiesto, al momento non trasmettiamo durante il week end. Dall’inizio del campionato sì e non vi lasceremo soli, tranquilli.

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