Roma, Fonseca verso il Gent: “L’Europa League quasi come la Champions”

Paulo Fonseca e Chris Smalling hanno parlato a Trigoria in vista dell’andata dei sedicesimi di Europa League della Roma contro il Gent. Ecco il resoconto della conferenza stampa:

Roma, Fonseca e Smalling in conferenza a Trigoria
Roma, Fonseca e Smalling in conferenza a Trigoria

Inizia Fonseca:
La preoccupa più il Gent o il momento della Roma?
“Penso solo a cosa dobbiamo fare per vincere la partita. Abbiamo lavorato bene in settimana, affrontiamo una squadra molto forte, ma abbiamo ricevuto dei segnali che la squadra sta meglio ed è pronta”.

Si parla di confronti tra lei è la squadra.
“Non è vero. Il nostro rapporto? Abbiamo una buona relazione, come sempre. Adesso è più facile inventare problemi di spogliatoio, tra giocatori ed allenatore, con la società. Non è giusto. Stiamo lavorando in modo onesto, senza nessuna intenzione di nascondere qualcosa. Stiamo lavorando, parliamo sempre di tutti i problemi. Non è giusto inventare cose come queste, è troppo facile in questo momento dire certe cose della Roma”.

Sul momento di Pellegrini. Come sta dal punto di vista fisico?
“Non usiamo delle scuse, è vero che Pellegrini ha subito un infortunio e qualche volta sente dolore. Ho parlato con lui e non ha problemi fisici. Il problema è della squadra in generale, Lorenzo ha accusato la responsabilità, deve restare equilibrato e senza la voglia di dimostrare nulla. Dobbiamo essere tutti equilibrati. Ha dimostrato di essere un grande giocatore ed un grande uomo. Con questo equilibrio tornerebbe ad essere lo stesso giocatore”.

Sulle condizioni di Diawara? Si potrebbe operare a fine stagione?
“Siamo ottimismi su di lui, ha iniziato da due giorni ad allenarsi con noi. I segnali sono positivi, speriamo che possa continuare così. Ho parlato con lui dopo l’allenamento, mi ha detto che sta molto bene e che non sente dolore. Vediamo i prossimi giorni, ma siamo molto ottimisti”.

La squadra si rende conto che l’Europa League può aiutare ad arrivare in Champions League?
“Noi continuiamo a credere di arrivare tra le prime quattro in campionato. Ora è molto importante recuperare la squadra e quello che ha fatto fino a qualche tempo fa. Non possiamo pensare di vincere qualcosa se non torniamo ai livelli di qualche tempo fa. Questo è importante per il momento, dobbiamo pensare a vincere domani”.

Come sta gestendo questo momento di difficoltà?
“Potrei parlare molto di questo, ma cercherò di essere veloce. A Roma si crea una negatività che io non capisco. La prima cosa che ho capito una volta arrivato è che a Roma è difficile vincere, c’è molta pressione. Ma se un allenatore vuole vincere non può non reggere questa pressione, succede ovunque, è normale. Anche in Ucraina succedono queste cose, se i giocatori non vincono le partite, i tifosi ti aspettano fuori. Se io non voglio avere pressioni, non posso essere qui, non posso allenare squadre che vogliono vincere. Non può essere una scusa. Sono qui e sono pronto a questo tipo di pressione. Quando vinco la critica è meno forte, quando non vinco invece la critica è forte. Qui, come in qualunque altra squadra”.

Giocherà Santon a destra visto che Bruno Peres non è nella lista UEFA?
“Conosco la situazione di Bruno Peres, non so se giocherà Santon domani. Su Carles Perez: domani sarà titolare”.

Domani potete giocare a tre dietro?
“Penso che possiamo giocare con tre difensori, ma dipende dalla partita. Non è un problema per me se qualche partita la giochiamo con tre centrali, ma non lo so per domani. Vediamo. valuterò se è più sicuro per la squadra. La cosa più importante in questo momento non è il sistema di gioco, ma il modo in cui si difende, dobbiamo migliorare su quello”.

La Roma fatica sui calci piazzati, perché?
“Non è normale. È successo in due o tre partite ma non è normale. Credo sia un problema di concentrazione e in questo momento la squadra è meno in fiducia e tranquilla, sentono che ogni dettaglio può portare ad un gol subito. Oggi abbiamo lavorato su queste situazioni, come sempre prima di ogni partita”.

Dal 2021 la UEFA introdurrà l’Europa Conference League, la terza competizione per club. Dato che in molti snobbano già l’Europa League e prima di Borussia-Roma Lei si lamentò del calendario molto fitto, è spaventato da questa novità per il futuro?
“Non posso dire di questo perché non conosco le alterazioni che ci saranno. Per me l’Europa League è quasi come una Champions, è una competizione molto importante in questo momento. Se l’UEFA vuole cambiare questo modo di giocare vedremo dopo i risultati”.

Le ultime partite rispecchiano il suo credo?
“Tutti noi sappiamo non sia facile giocare contro Atalanta. La squadra non ha sbagliato tatticamente, ma sulle palle ferme e su dettagli, ma la strategia è stata applicata bene. Non ricordo di nessuna squadra che ha giocato contro l’Atalanta senza concedere molte occasioni da gol, loro sono fortissimi al livello offensivo. Difensivamente non abbiamo fatto male. L’allenatore che pensa di poter giocare un calcio corto contro l’Atalanta penso che si sbaglia. Offensivamente è una partita diversa. A Bologna non c’era tranquillità tattica”.

Prosegue Smalling:

Conosci molto bene l’Europa League, è la partita giusta per ripartire?
“Sì, penso che sia il match perfetto per mettersi alle spalle un risultato negativo. Avremo due partite in casa per ripartire ed avere più successo nei prossimi mesi rispetto a quello che abbiamo raccolto fino ad ora”.

Puoi spiegarci il motivo per il quale la Roma fatica in questo momento della stagione?
“È difficile spiegarlo anche per noi giocatori. Fino a Natale avevamo fatto molto bene, poi siamo calati. Anche noi giocatori ci prendiamo le nostre responsabilità. Dobbiamo lavorare per far sì che sia solo un passaggio a vuoto”.

Come mai in zona gol voi difensori siete meno pericolosi?
“È vero i calci piazzati possono decidere le partite, per noi difensori sono un’occasioni per incidere sulla gara. Vogliamo essere determinanti nella nostra area e in quella avversaria. Ci stiamo lavorando”.

Avete paura come dice Fonseca in questo momento? Come mai la Roma prende così tanti gol?
“Da difensore fa sempre male prendere molti gol. La nostra era una squadra solida che concedeva poco, è evidente che stiamo affrontando un periodo difficile. Siamo consapevoli che dipende da noi e dobbiamo tirarci fuori da questa situazione. Stiamo lavorando sodo in allenamento e vediamo immagini per migliorare collettivamente e individualmente. Continueremo a lavorare per prendere meno gol ed essere più efficaci in zona offensiva”.

Sul tuo futuro.
“A essere onesti la mia concentrazione è solo sui risultati e sulle prossime gare. A Roma mi trovo a mio agio. La città è fantastica e il club e la tifoseria mi ha accolto benissimo. Non voglio distrazioni ora e distogliere l’attenzione dai risultati e dalle prossime gare. L’obiettivo è vincere domani e le prossime partite”.

La trattativa societaria vi sta distraendo?
“Personalmente ne sapevo molto poco, nello spogliatoio non se ne parla. La nostra concentrazione è solo sul campo”.

È uno dei calciatori più esperti, come sta aiutando i giovani in difficoltà?
“La nostra è una rosa composta da diversi giocatori esperti ed altri giovani. Quando un calciatore vuole giocare in uno dei migliori club del mondo, devi fare i conti con la pressione. Dobbiamo migliorarci ogni giorno, lo facciamo dando il massimo negli allenamenti e analizzando gli errori. Domani giochiamo una gara importante, in rosa ci sono oltre 20 giocatori che vogliono fare bene e lottano per una maglia da titolare”.

Vi siete sentiti appagati dopo il derby?
“Sinceramente non credo. È stata un’ottima prestazione, ma abbiamo pareggiato e perso due punti. Dobbiamo lavorare per dare continuità al rendimento ed inculcare una mentalità vincente nel club. È una squadra importante che non vince un trofeo da troppo tempo, siamo consapevoli dell’occasione che abbiamo e di cosa vorrebbe dire vincere un trofeo in una piazza come questa”.

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