Lazio-Roma 0-0, le pagelle giallorosse: Dzeko pericoloso, Manolas muro

Lazio e Roma si affrontano dopo le sfide europee e il risultato non va oltre lo 0-0. Entrambe le compagini sviluppano un calcio accorto e coperto, confusionario a tratti con sprazzi da ambo le parti. I giallorossi centrano due legni, mentre Marusic fa tremare gli ospiti proprio quando i biancocelesti si ritrovano in 10. Un pareggio che non danneggia nessuno e che lascia aperta la corsa per la Champions.

ROMA, LE PAGELLE DEI GIALLOROSSI: DZEKO SFIORA I 3 PUNTI

Alisson 6: un match tranquillo dove viene chiamato in causa raramente. Nessun intervento importante e solo ordinaria amministazione nello smistare palloni. Sbaglia poco e si fa trovare sempre alto, per impedire ad Immobile di approfittare dei lanci lunghi. Derby tranquillo per il brasiliano.

J. Jesus 6.5: grande prestazione del difensore brasiliano che non sbaglia nulla sia con la difesa a 3 che a 4. Il ragazzo è sempre in posizione, pronto all’anticipo e all’intervento. Tempi perfetti e spinta sulla fascia che permette di creare superiorità. Di Francesco lo sta trasformando e del suo apporto beneficia tutta la Roma.

Manolas 6.5: altra grande partita per il greco che deve abbandonare il campo tra i crampi e qualche botta di troppo. Il colpo che lo mette ko è quello di Milinkovic-Savic che lo compisce involontariamente durante un contrasto. Per il resto un match autoritario e di spessore. La sua velocità è un arma essenziale per i giallorossi che si sentono protetti e al sicuro. Immobile e Filipe Anderson non si accendono mai e non hanno guizzi con il greco sempre in pressione. (dal 74′ Florenzi Sv.)

Fazio 6: anche l’argentino passa un derby tranquillo e senza grandi patemi d’animo. In fase difensiva è un vero muro, che blocca ogni pallone alta e ogni incursione avversaria. Sbaglia tanto in fase d’impostazione con tanti palloni regalati agli attaccanti avversari che non approfittano mai delle sviste. Elemento fondamentale per il reparto, ma un po’ più opaco rispetto alle ultime giornate.

Kolarov 6: altro incontro senza gloria e senza infamia per il serbo che svolge perfettamente il compitino. Scatta e vola sulla fascia, ma dopo due-tre incursioni viene raddoppiato e limitato. Nella ripresa tende a rimanere un po’ più basso, dando meno appoggio alla manovra. Torna in auge quando la Lazio resta in 10, trovando più spazio e potendo rischiare qualcosa in più.

Peres 6.5: continua la crescita del brasiliano che rischia di portare in vantaggio i suoi compagni. Il palo gli nega la gioia del gol e una notte di gloria. L’ex Torino sta finalmente regalando grandi prestazioni, motivo per il quale Sabatini lo fece approdare nella capitale. Tanta corsa, dribblig e leziosismi che sottolineano quanto Peres stia tornando su quei livelli che ammaliarono l’intera Italia. (dall’82’ El Shaarawy 6: sufficienza solo per l’intervento che permette di congelare il risultato sullo 0-0. L’anticipo su Marusic vale quasi un gol).

De Rossi 6: il centrocampista della Roma è stanco e si vede. La sua velocità è bassa e, rispetto ai compagni, viaggia a passo dimezzano. Tanti errori in impostazione e cross eccessivamente lunghi, vecchi parenti di quelli visti con il Barcellona. La posizione riesce a tenerla perfettamente e questa è la sua vera forza, in un incontro dove a mancare è stato proprio il fisico.

Strootman 6: l’olandese regala un primo tempo su grandi ritmi, corsa, cuore ed interventi. Con il passare dei minuti l’ossigeno inizia a mancare e la Lazio adotta un metodo di gioco che lo porta a correre a vuoto. Cerca la palla come un forsennato, pressando ogni avversario che si trova davanti. La quantità prende il sopravvento sulla qualità e questo limita di molto il centrocampista.

Nainggolan 6: una prestazione opaca, nonostante il grande assist che mette Peres a tu per tu con Strakosha. Il palo nega la gioia del gol. Dopo quella magia, il belga inizia a scomparire fino a diventare impalpabile. Tiri da fuori area completamente sbagliati e iniziative poco brillanti, macchiano un derby non esaltante.

Schick 5.5: ancora fuori dalla manovra, ancora poco presente. L’attaccante disputa una partita con poca intensità e presenza e alla fine dei giochi non ti ricordi neanche di lui tra gli undici titolari. La punta viene coperta bene e sfiora solo alcuni palloni: non ha il tempo di imporsi, ma da lui Roma si aspetta molto di più. (dal 55′ Under 6: il turco viene inserito per dare brio e vivacità alla manovra e il ragazzo ci mette pochissimo per soddisfare Di Francesco. Scatti, velocità ed iniziative che creano più di un problema alla Lazio. Da un suo inserimento giungo l’espulsione per Radu, costretto ad atterrarlo. Un tiro dalla distanza che è potente ma poco preciso: sicuramente ci sarebbe piaciuto vederlo prima in campo).

Dzeko 6.5: il bosniaco si batte e lotta come suo solito, ma viene lasciato sempre isolato in avanti. Nella ripresa tenta di pulire ogni palla lunga gli venisse data, ma i difensori avversari non gli lasciano spazio. Con l’espulsione di Radu si produce nel massimo sforzo colpendo una traversa di testa, facendo volare Strakosha e sfiorando il palo con un destro potente e teso. Peccato che il suo miglior momento sia stato a 5 minuti dalla fine della gara.

Di Francesco 6: il mister ripropone lo stesso schema utilizzato contro il Barcellona, ma manca la tenuta mentale e fisica della partita svolta martedì. La Roma prova ad impostare il suo gioco, ma è lenta e verticalizza poco. Nella ripresa, la Lazio esce fuori, ma la difesa non si scompone e regge colpo su colpo. Con gli avversari in 10, toglie un difensore e mette un attaccante, provando a strappare il miracolo: la mossa è giusta e per poco non porta i suoi frutti.

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