Gattuso: “Non sono fissato con il 4-3-3, abbiamo margini di miglioramento”

Gennaro Gattuso ha parlato nella consueta conferenza stampa di vigilia della sfida contro il Chievo. 

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Wikipedia

Di seguito le sue dichiarazioni, raccolte dalla diretta live sull’account ufficiale del Milan su Facebook.

Su Calhanoglu: “Deve stare tranquillo. Purtroppo ha vissuto momenti difficili in famiglia, ma noi gli siamo stati vicino”. 

Su Cutrone: “Già dall’anno scorso mi ha messo in difficoltà. Io non mi diverto a lasciarlo in panchina. Ad averlo o non averlo cambia,. lui ha un entusiasmo e un dinamismo che cambiano le partite, al di là del gol. Io non sono fissato con il 4-3-3. Certe volte sbaglio, ma quando leggo le partite capisco quando servono due attaccanti come la sera scorsa. Però dobbiamo farlo bene”. 

Sui nuovi acquisti: “Io sono contento. Se vedete l’ultima prestazione di Castillejo magari non lì’ha fatta al massimo, ma contro il Sassuolo ha giocato bene, come Laxalt. Anche Bakayoko, si sta inserendo”. 

Sull’effetto San Siro di ottobre: “Posso dire poco su questo aspetto. La partita di coppa, causa orario, non ha fatto venire le persone allo stadio. Però siamo sulle 40-45 mila di media spettatori presenti. Domani dobbiamo essere in grado di fare bene, il problema non sono i tifosi che sono sempre stati presenti con la loro voce”. 

Su ottobre, come mese della verità: “In questo momento, e non scherzo, non so nemmeno con chi giochiamo. Derby a parte, siamo concentrati sul Chievo. Oggi dobbiamo pensare a questa sfida che va preparata bene”. 

Su Cutrone in Nazionale: “Cutrone deve essere orgoglioso della chiamata, una gioia incredibile. La caviglia gli fa male, ma sono orgoglioso che lui sia stato chiamato”. 

Al punto del suo Milan: “La prestazione contro l’Olympiacos non è stata una grande prestazione. Quando giochiamo bene facciamo fatica, per questo penso sia meglio essere meno belli e vincere 4-5 partite di fila. Questa è una squadra che gioca bene, sa palleggiare e si muove bene in campo. Quando dobbiamo fare qualcosa di diverso non ci sentiamo a nostro agio, dobbiamo migliorare questo aspetto. Dobbiamo giocare anche sugli avversari”. 

Su Bakayoko: “La responsabilità più grande è la mia. Deve inserirsi, lo staff gli parla e sappiamo la lingua. La colpa è mia che non sono ancora riuscito ad entrargli in testa”. 

Su Reina e Higuain come figure importanti: “Sono un valore aggiunto. Quando vedi persone così, bisogna fare copia-incolla e mettere in pratica. Questo è quello che è successo sempre nel Milan del passato”. 

Sul salto di qualità: “Contro l’Olympiacos sembrava facessimo fatica, sull’1 a 0. Poi Rodriguez ha messo una grande palla e Patrick l’ha pareggiata. In questo momento voglio vedere questo che ci è mancato. Palleggiavamo e facevamo le cose che sapevamo fare, ma queste due ultime partite ci hanno sicuramente sbloccato”. 

Sui giocatori funzionali per la rosa e su Rodriguez: “Rodriguez fa diventare semplici palle che sono difficili. Non va mai in ansia, quando spinge può farlo ancora di più. Sono contento, è un giocatore internazionale e sa fare entrambe le fasi. Quest’anno vedo un giocatore anche libero mentalmente. Rosa da 14-15 giocatori disponibili? Io sono contento di tutti, poi devo fare delle scelte per giocare come vogliamo. I ragazzi ce la mettono sempre tutta”. 

Su Ibra: “Siete fissati con Ibra, io non posso parlare dei giocatori  che non fanno parte della mia rosa. Se poi devo parlare di lui come giocatore, è stato un mio compagno ed è un leader. Se non sei forte mentalmente con lui, ti distrugge. Ha una grande personalità. In una squadra questo potrebbe essere sia un fattore aggiunto che un problema, rischiando di perdere qualcuno indietro”. 

Sulle tattiche: “Cambiamo spesso, non facciamo gol su calci piazzati da tanto, ma ci schieriamo in base alle squadre avversarie”. 

Su Cutrone da subentrante: “Per le caratteristiche e la veemenza che mette quando entra, sicuramente negli ultimi 20′ ha una grande dote di spaccare le partite in due. Ce l’ha dentro questa caratteristica, ma non so dire se è meglio farlo giocare da titolare o da subentrante. Anche da titolare riesce a dimostrare le sue caratteristiche”. 

Su un nuovo attaccante a gennaio: “Io nella mia vita vorrei tante cose, ma non posso pensare cosa vorrò a gennaio. Se ne parlerà con la società, non voglio scappare dalla domanda, ma ad oggi non si sta parlando di questo”. 

Su cos’è il Milan dopo due mesi e gli obiettivi: “In questo momento abbiamo dimostrato di avere difetti, però anche cose positive. Ci vuole del tempo, dobbiamo pensare di partita dopo partita. Non siamo lontano dalle altre squadre, abbiamo margini di miglioramento, abbiamo perso punti per strada e dobbiamo dimostrarlo”. 

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