Nazionale, tutti i dubbi sui convocati di Mancini a due mesi dai playoff

Infortuni, prestazioni altalenanti e le ultime due uscite, non proprio all’altezza, degli Azzurri sono degli ottimi motivi per non chiudere occhio per Roberto Mancini.

Roberto Mancini. Fonte: Paul Blank
Roberto Mancini. Fonte: Paul Blank

Come già dimostratosi nel doppio confronto con la Svizzera e nella mancata vittoria in campo irlandese, detenere il titolo europeo non è un peso facile da sopportare. Per vedere se l’Italia sarà riuscita ad abituarsi a questo carico di pressione, dovremo aspettare due mesi, il 24  marzo. Quando a Palermo affronterà la Macedonia del Nord. Sfida semplice sulla carta, ma, come il Portogallo insegna, mai sottovalutare una rappresentativa balcanica. La sfida vera, però, sarà l’eventuale gara successiva che si terrà, a seconda dell’esito del campo, a Lisbona o ad Istanbul il 29 marzo, dove l’avversario sarà di un livello superiore.

Oltre alle situazioni di campo, il ct dovrà sperare di non fare i conti con il contagio da Covid-19 e tutte le sue varianti. Andiamo adesso ad analizzare, ruolo per ruolo, quali sono le certezze ed i dubbi di Mancini.

Portieri

Se Donnarumma è la certezza, non da meno è Sirigu. Difficilmente, l’ex tecnico di Inter e Manchester City, rinuncerà allo spirito di gruppo del portiere del Genoa. Cragno dovrebbe essere abbastanza sicuro del posto. Mentre Meret, che non sta trovando spazio a Napoli, potrebbe restare fuori dai convocati, magari a favore di un profilo come Gollini. Anche lui, però, relegato in panchina nel Tottenham di Conte. Il tecnico potrebbe farsi convincere dalle prestazioni buone di uno tra Silvestri e Montipò, spesso decisivi per le sorti di Udinese e Verona.

Difensori

I due perni Chiellini e Bonucci, non mancheranno. Anche Bastoni sicuramente ci sarà e, vista l’età avanzata dei centrali juventini, potrebbe diventare un fattore. Chi rischia grosso sono i due centrali delle romane: Mancini ed Acerbi. Deludenti, fin qui, le prestazioni del romanista e convincenti, ma non troppo, quelle del laziale, che pare stia subendo un’involuzione rispetto agli anni con Inzaghi. L’alternativa ad uno dei due potrebbe essere Toloi, ma attenzione anche ai volti nuovi della Serie A. Uno su tutti: Viti dell’Empoli. A sinistra Biraghi, vista l’assenza di Spinazzola e la stagione altalenante di Emerson Palmieri, addirittura si candida ad essere il titolare.

Centrocampo

I tre titolari nella testa del tecnico jesino sono Verratti, Jorginho e Barella. Difficilmente vedremo cambi, almeno inizialmente. Come alternativa dovremmo vedere sicuramente Locatelli, Pellegrini e Tonali. Il milanista, in crescita esponenziale, potrebbe essere la mossa a sorpresa. Bryan Cristante, invece, è quello che vacilla. La stagione della Roma non rispecchia le aspettative ed anche lui appare sottotono. Sappiamo, però, quanto Mancini lo stimi e dovremmo comunque riapprezzarlo in azzurro per gli spareggi. Pobega sta confermando le prestazioni di inizio stagione, quindi anche per lui una maglia dovrebbe esserci. Così come per Zaniolo, sul quale il ct potrebbe puntare per riempire il vuoto lasciato dall’infortunio di Chiesa. Tra gli esclusi dall’ultimo giro di convocazioni, potremmo rivedere Pessina. Giocatori come Sensi, che potrebbe trovare condizione e continuità nella Sampdoria, e Aramu, grande stagione la sua, potrebbero ambire ad esserci.

Attacco

È il reparto in cui potremmo assistere a dei cambiamenti. Il già citato infortunio di Chiesa porterà Mancini a fare scelte non facili, ma sicuramente non gli mancano le alternative. I tre del Sassuolo saranno sicuramente della contesa. Raspadori, Scamacca e Berardi stanno facendo molto bene, sia come prestazioni che come reti. Inamovibile Immobile, voglioso di esplodere anche con la maglia della Nazionale. Insigne ci sarà, anche se potrebbe non partire titolare. Belotti dovrebbe rimanere a casa. Un altro che rischia il posto è Bernardeschi, nonostante le sue prestazioni con la Juventus siano in crescita. Per il tanto discusso ruolo di centravanti, le alternative più veritiere provengono da Cagliari. Una si chiama Joao Pedro. Il brasiliano ha la cittadinanza italiana e per il gioco di Mancini potrebbe essere una valida alternativa. L’altra è Pavoletti, che ha ritrovato continuità di minutaggio e realizzazioni. Caputo, invece, se non ritrovasse lo smalto, potrebbe non avere alcuna chance di esser convocato.

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