Salernitana-Roma 1-2, pagelle giallorosse: De Rossi cala il bis

La Roma torna ad assaporare il successo lontano dall’Olimpico e a guadagnare 3 punti importantissimi per la rincorsa alla Champions, soprattutto dopo le frenate di Bologna, Fiorentina e Lazio. De Rossi sta trovando fiducia e coraggio con il secondo successo che arriva su un campo ostico di una Salernitana che non merita la posizione che ha in classifica.

ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: DYBALA SU RIGORE, PELLEGRINI SU ASSIST DI KARSDORP

Rui Patricio 6: tante sbavature, mai una palla bloccata, ma quando c’è da mettere i guanti non si tira indietro e si fa trovare pronto. Ogni tanto la difesa lo deve aiutare su qualche respinta corta, ma sembra avere sempre la situazione sotto controllo.

Kristensen 5: unica insufficienza in una squadra che è in netta ripresa. Il terzino nordico è molle nel primo tempo e si fa trovare fuori posizione, nella ripresa, sul 2-1 granata che riporta la Salernitana in partita. C’è ancora qualcosa da assimilare nei meccanismi di De Rossi ma, al momento, il ragazzo è un po’ indietro.

Mancini 6: qualche sbavatura contro Simy che è molto più alto di lui e gli da filo da torcere. Il difensore di Pontedera deve utilizzare tutta la sua esperianza per arginare il colossale attaccante avversario. Lotta come ha abituato i tifosi della Roma e alla fine, la sufficienza è meritata.

Llorente 7: una partita da vero leader difensivo. Scompare Smalling e appare lo spagnolo che, gara dopo gara, è riuscito a farsi apprezzare per le sue doti tecniche e tattiche. Lotta con Simy e Candreva e, ogni pallone alto nell’area è di sua competenza. Sbaglia poco e concede ancora meno: un punto di riferimento per la retroguardia.

Karsdorp 6: un primo tempo con il freno a mano tirato e con un De Rossi che lo supplica di essere più intraprendente sulla fascia. Nella ripresa inizia a far scaldare i motori e da una sua sovrapposizione nasce l’assist perfetto per Pellegrini che vale il 2-0 della Roma. L’olandese ha bisogno di fiducia e si sta rivedendo il terzino che aveva contribuito ad alzare la Conference League.

Cristante 6: una partita senza lode e senza infamia, dove si limita a fare il compitino nel primo tempo. Nella ripresa strappa qualche pallone in più e prova a verticalizzare velocemente, senza mai incidere veramente.

Bove 6: un’altra gara di sostanza e di lotta anche se meno brillante delle altre volte. Il ragazzo si perde ed è meno preciso ma strappa nettamente la sufficienza.

Pellegrini 7: con il cambio di tecnico si è rivisto anche il vecchio Pellegrini. Il centrocampista della nazionale corre e si propone, inserendosi nelle azioni offensive. Difende in fase di sofferenza e cerca di fare da collante tra i due reparti. Segue perfettamente l’azione che lo porta a firmare il 2-0 per i capitolini. (dall’87’ Huijsen Sv.)

El Shaarawy 5.5: con De Rossi torna un titolare inamovibile e viene schierato dietro la punta Lukaku. Il faraone si muove, si propone ma tocca pochi palloni e tante volte si nasconde. Nella ripresa ha uno sprint in più, ma non è la migliore della gare disputate con i giallorossi. (dal 78′ Zalewski 5.5: serve freschezza e intelligenza nel tener palla. Il polacco ha troppa smania e perde palloni che avrebbe dovuto tenere con le unghie e con i denti.)

Dybala Roma
Fonte immagine: sassuolocalcio.it

Dybala 6.5: primo tempo un po’ in ombra dove viene ben arginato dalla difesa della Salernitana. Nella ripresa ci mette più brio e, dopo 5 minuti, realizza il rigore che regala l’1-0 alla Roma. Da quel momento si accende, ma sono solo sprazzi in una partita dura. (dal 71′ Aouar Sv.)

Lukaku 6: una partita di lotta e sofferenza dove, per la prima frazione di gioco, ha pochissimi palloni puliti. Si trova spesso spalle alla porta e questo gli impedisce di dare sfogo al suo vero potenziale. Nella ripresa, dopo il vantaggio, la marcatura su di lui crolla e il belga prova a dare fastidio con i suoi movimenti che gli consentono di liberare i compagni in area. Esce stravolto e in carenza d’ossigeno.

De Rossi 7: la sua Roma riesce a prendere 6 punti in 2 partite, tornare quinta in classifica e ad assaporare nuovamente la possibilità di tornare in Champions. I giallorossi non sono guariti, hanno ancora tante pecche, ma stanno iniziando ad impostare un gioco e a trovare una loro identità. La difesa a 4 garantisce più copertura, mentre a centrocampo si intravedono delle trame che mettono a proprio agio gli attaccanti. Piccole e buone cose che stanno dando fiducia all’allenatore e all’ambiente.

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