Esclusiva-Ighli Vannucchi: “La mia vita da bomber a rispetto di tutto e tutti”

Da qualche tempo si sente parlare spesso di lui soprattutto per piccole chicche sul web, ma è qualcuno che in carriera è riuscito comunque a togliersi più di una soddisfazione. Si tratta di Ighli Vannucchi, ex Empoli e Palermo, che si è concesso ad un’intervista in esclusiva a Soccermagazine parlando di calcio ed anche un po’ di sé.

Di Marco Sias
Di Marco Sias
Ormai è da un po’ di tempo che hai appeso le scarpette al chiodo: com’è vedere il calcio fuori dal campo?
Bene!!! Non seguo niente quindi non ho la più pallida idea di cosa sta succedendo. (ride)

Quali differenze riscontri tra la Serie A di oggi e quella in cui hai giocato tu?
I campioni, le bandiere, la passione per idoli come Baggio e tanti altri.

La squadra alla quale sei più legato, l’Empoli, è attualmente quella che segna di meno in tutta Europa: come ti spieghi questo fenomeno nonostante il parco attaccanti a disposizione?
Il calcio è difficile e se tutti gli ingranaggi non funzionano arrivano i problemi.

Un’altra tua ex, il Palermo, sembra vivere il momento peggiore della sua storia: basterà cambiare presidente per voltare pagina?
La passione fa la differenza… e se un presidente non ce l’ha più tutto cambia.

La recente tragedia della Chapecoense ha coinvolto anche un tuo vecchio avversario, Filipe Machado, che nel 2009 era nella tua ex Salernitana. Come hai reagito alla notizia?
Come per altre tragedie… finché non ti toccano forse è meglio viverle da distaccato. Purtroppo ogni giorno viviamo tragedie, ma il mondo va avanti come nulla fosse e molte di queste tragedie sono spesso pilotate… finché accettiamo di essere pilotati da altri (multinazionali, lobby ecc.) la vita sarà sempre piu dura per tutti… tranne per loro.

Il punto più alto della tua carriera è stato indubbiamente l’oro all’Europeo Under 21 del 2000, condiviso con futuri campioni come Pirlo, Perrotta e Gattuso. Sei rimasto in contatto con qualcuno dei ragazzi di Tardelli?
No, non ho contatti con nessuno.

Ormai sono passati tanti anni, dicci la verità: negli anni di Empoli Lippi e Donadoni non ti hanno mai lanciato nemmeno un messaggino?
No… maremma impestata!

Ti abbiamo conosciuto nei panni di calciatore e persino di pescatore, ma non ci siamo dimenticati che per il mondo dei social sei diventato soprattutto un grandissimo “bomber”! Ti lasciamo chiedendoti come l’avvento di Internet ha cambiato secondo te la visione del calcio e qual è il tuo rapporto con i tuoi nuovi fan.
Il mio rapporto è facilissimo… sono me stesso e cerco di rispondere a tutti. Il bomber non è chi ha successo nel calcio, ma nella vita, nei rapporti di tutti giorni. Filosofia di vita la mia da BOMBER? No, è uno stile di vita a rispetto di tutto e tutti. (sorride)

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