Il punto/Serie A: le “grandi” a tutto sprint, Milan sempre più in un incubo

L’immagine della sesta giornata di Serie A è quella di san Siro, dove il Milan ha centrato un’altra bruttissima serata perdendo in casa contro la Fiorentina, in quella che è stata la peggior partita della stagione (e siamo soltanto a ottobre).

Pallone campionato Serie A - Fonte: Danilo Rossetti
Pallone campionato Serie A – Fonte: Danilo Rossetti

 

I problemi in casa rossonera sono molteplici. Vanno avanti dall’estate 2012, con le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva a Parigi. Non risolvendoli tra continui cambi societari (tre proprietà in sei anni), vertici dirigenziali e manageriali (non si è ancora ben capito, per esempio, cosa abbia fatto Gazidis in questi 10 mesi e quanto conti effettivamente Massara) e tanti allenatori, sono diventate voragini. Ecco perché Giampaolo ha le sue responsabilità, ma è stato travolto dalla poca chiarezza dell’ambiente circostante. Va bene puntare su una squadra giovane e da far crescere per il futuro, ma se attorno tutto è poco chiaro, anche le promesse diventano incompiute. E da subito. La viola, invece, che non vinceva in trasferta da febbraio, inizia a piacere. Commisso, che voleva comprarsi il Milan (pensate che coincidenza!) ha costruito un bel giocattolino dal centrocampo in su.

Per il resto, l’ultimo weekend di settembre non ha regalato grossi scossoni.

La vittoria più altisonante è quella dell’Inter, sempre più somigliante al proprio allenatore ha vinto nella Genova blucerchiata pur restando in 10 per un tempo. Sei su sei per l’ex allenatore bianconero e +2 sulla Juventus alla vigilia dello scontro diretto casalingo.

I bianconeri, invece, hanno liquidato senza sudare troppo la Spal, crollata sulla distanza senza poter opporre resistenza. Da Vinovo, anche grazie all’inserimento sempre più costante dei colpi (a centrocampo) di platino, sono apparsi più spigliati rispetto a Brescia, e un po’ più brillanti con la palla tra i piedi.

Conte contro Sarri, dunque. Due modi completamente diversi di intendere il magico mondo del pallone. I Campioni d’Italia sono più completi, ma i nerazzurri hanno un trattore in panchina e non è poco.

In questo fine settimana piatto, bene anche le romane, un’Atalanta su cui si dovrebbe continuare a prendere appunti e che in trasferta davvero non sbaglia nulla, il Napoli che vince ma non convince contro un Brescia del bravo papà Balotelli ma del sempre più in bilico Corini.

Così come Andreazzoli, la cui panchina sulla Genova rossoblu è a dir poco traballante.

E poi, in chiusura, il solito mucchio di squadre da centroclassifica che si diverte a farci sorridere a inizio Campionato.

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