Petrachi alla presentazione di Perez, Ibanez e Villar: “Ci sono criticità”

La Roma ha presentato a Trigoria i nuovi giocatori giallorossi Carles Pérez, Roger Ibanez da Silva e Gonzalo Villar, alla presenza del ds Gianluca Petrachi. Ecco il resoconto della conferenza stampa.

Roma, Petrachi a Trigoria
Roma, Petrachi a Trigoria
Introduzione di Petrachi:
Siamo qui per presentare questi tre ragazzi, ma prima mi premeva puntualizzare su alcuni aspetti. Quando si dicono le cazzate e non fermi l’emorragia poi le fanno passare per vere. Avevo detto che era il famoso anno zero e che ero stato chiamato per recuperare dagli errori degli anni precedenti. Sto portando avanti con convinzione il credo che la società ha imposto. La Roma ha fatto una rivoluzione, ha fatto uscire 20 giocatori e ne ha presi 14. La Roma non compra giocatori a 70 Milioni, con quella cifra ne ho presi 7 di giocatori. Serve comprensione. Nelle rivoluzioni qualcosa può venir bene o no, ma non amo le calunnie che escono da vigliacchi. Forse sarò scomodo perché non faccio comunella e la mia schiena è sempre diritta. Fino a qualche tempo fa si decantava l’allenatore, io ero preparato alle falsità e alle calunnie.

Faccio qualche esempio tra Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Il Tempo: “Petrachi bacchettato da Dzeko perché chiede più qualità”. Niente di più falso, non si sarebbe mai permesso. Prima cazzata. Seconda cazzata: si dice che sarei stato convocato dalla nuova società perché in difficoltà verso il futuro. Molti dicevano che sarei stato squalificato e sono stato assolto. Molti sono stati smentiti. So che è un momento difficile, ma serve umiltà. Il gioco di Fonseca è faticoso e se non sono tutti pronti è un problema. Abbiamo sbagliato con Sampdoria, Sassuolo, Torino e Bologna. I frutti della semina dei giovani vengono dopo un po’. 6 undicesimi della Roma sono nuovi acquisti. Ricordo a tutti che la Roma è venuta fuori nei momenti di peggiore difficoltà.

Questo gruppo ha il mio spirito, ma negli ultimi 20 giorni è venuto meno. A qualcuno dei nuovi giocatori di oggi ho già parlato. Perez l’ho chiamato dopo il Sassuolo dicendogli che la piazza ama chi ci mette l’anima. Non mi è piaciuto il suo atteggiamento, deve capire dove è arrivato. Credo in questi tre ragazzi, possono essere il futuro della Roma. Chiedo un filino di pazienza. Il giovane ha degli alti e bassi, ma è stata una strategia, quella di costruire nell’arco di un triennio qualcosa di importante. Troppo facile per un giornalista dire inesattezze.

Non ho problemi a confrontarmi. Qualcuno ha detto che mi era stato proibito di parlare per i miei modi, ma sono qui. Ci tenevo a fare chiarezza su tutto. Non è vero che c’è qualcosa tra me e Fonseca. Se i giocatori sbagliano sul comportamento e sulla cattiveria vado a dire quello che penso senza prevaricare nessuno. I tifosi vogliono vedere una squadra che la rappresenti.

Per Perez: hai notato differenze con la Liga nelle marcature?

Sì, Fonseca mi aveva avvisato e ho notato un’aggressività superiore, ma nella seconda partita ero più a mio agio.

Per Ibanez: quali sono le tue caratteristiche?

Interviene Petrachi: Sabatini ha detto una cosa irrispettosa su Ibanez, non è venuto qui per soldi, era convinto dal progetto e da Fonseca. Non si deve mettere in discussione l’uomo, il ragazzo.

Ho velocità, un buon salto, gioco con la palla tra i piedi. Dimostrerò sul campo ciò che so fare.

Per Villar: come procede l’ambientamento?

Ringrazio tutti per l’accoglienza, intanto. Procede rapidamente, ho molta voglia di lavorare.

Per Ibanez: sabato si giocherà con l’Atalanta che conosci bene. Cosa suggerisci al mister?

Sì, li conosco bene, però adesso sono qui e non ho avuto modo di parlare con il mister, però sono d’accordo su quello che il mister ne pensa.

Per Petrachi: ha citato l’episodio di Raggio Emilia. Ce lo può chiarire?

Semplicemente, dopo un 3-0 in 45 minuti mi è venuto spontaneo dire ai ragazzi che c’era da vergognarsi. Poi il mister è entrato e ha preso la parola, io mi sono messo da parte ad ascoltare la ramanzina del mister alla squadra. Io sono sempre negli spogliatoi, a contatto con i ragazzi. Io sto attento agli sciacalli, questo non è giornalismo, ma gossip. Se qualcosa va storto, essendo responsabile dell’area tecnica, ho il diritto di dire quello che penso. Dobbiamo andare nella stessa direzione.

Per Petrachi: ha parlato del discorso sui giovani. Come si collega questa filosofia all’obiettivo del quarto posto dopo aver perso due grandi come Zaniolo e Diawara?

I giovani sono linfa per l’immediato ed il futuro. Le difficoltà a gennaio sono state importanti. Un cambio di proprietà crea scompensi. Siamo stati sfortunati con Zaniolo e Diawara. Villar e Perez daranno tante soddisfazioni. Se non si possono fare certe operazioni è perché ci sono criticità legate a un passaggio di proprietà che non è nemmeno ancora avvenuto. Non arriverà Paperon de’ Paperoni a darci il mondo e a farci comprare chissà che. Il mercato di gennaio non è stato certamente quello di giugno. Siamo a 3 punti dalla Champions e con l’Atalanta abbiamo una finale. Ne usciremo più forti.

Per Perez: la Roma è un punto di arrivo o vorrai tornare al Barcellona?

Evidentemente se ho scelto la Roma è perché voglio stare qui. Il Barcellona è il passato. Farò di tutto per crescere qui.

Per Perez: prima che idea avevi della Roma? Cosa ti ha convinto del progetto?

Ho sempre visto la Roma un grande club. Sono stato convinto da come mi ha parlato il mister. Sono felice di essere qui, sono uscito da un grande club arrivando in un altro grande club.

Per Villar: qual è il ruolo dove pensi di giocare meglio considerando che le tue caratteristiche sembrano utili per sostituire Diawara?

È chiaro che Diawara è un grande giocatore. Siamo dispiaciuti del suo infortunio. Il mio ruolo preferito è quello del numero 8 con un mediano difensivo al fianco, ma ho giocato anche da mezzala e in altre posizioni.

Per Petrachi: Lei ha parlato di inesattezza dei media. Non sarebbe più opportuna una comunicazione migliore con Lei?

Siete tanti, o rispondo a tutti o a nessuno. Non è semplice per il sottoscritto. Il mio lavoro più è fatto in maniera silenziosa più è redditizio. Preferisco stare zitto, ma non mi sono mai sottratto alle domande. Se ogni tanto mi si chiede una conferenza non mi tiro indietro. Se qualcuno mi chiede di prendere un caffè non lo faccio per rispetto a voi, anche ai pesci piccoli.

Per tutti: Fonseca ha detto che chi non regge la pressione qui può andare a coltivare patate. Vi sentite pronti?

Villar: la pressione insita a Roma è quella dei grandi club, è giusto.

Ibanez: dico che sono d’accordo, siamo pronti tutti e tre.

Per Villar: il tuo ex allenatore ha detto che hai perso due chili. Che è successo?

Sì, dal 20 al 30 gennaio sono giornate frenetiche e molto è dipeso dalla mia volontà di venire qui, l’operazione non si chiudeva.

Per Ibanez: la Roma ha 6 centrali difensivi di livello: sei preoccupato?

So della concorrenza, ma potrò ritagliarmi uno spazio anche dopo giugno. Ne sono sicuro.

Per tutti: negli ultimi anni chi è passato di qui sembrava non conoscere la storia della Roma. Avete pensato a qualche ex giallorosso al quale ispirarvi?

Penso di poter parlare a nome di tutti. La storia la conosciamo, abbiamo fatto le nostre ricerche prima di firmare. Difficile fare un nome, ciascuno ha la propria identità. Lavoriamo per conquistare dei titoli.

Per Perez e Villar: venite da due squadre di categorie diverse, sapevate che avreste avuto pochi minuti?

Villar: il salto dalla Serie B spagnola è stato grande, ma sono fiducioso. Stiamo ancora cercando casa, siamo appena arrivati.

Perez: vengo da un grande club, non è un passo indietro, esco dalla mia comfort zone e cambio Paese e cultura. È una sfida importante. Nessuno ti regala niente, nessuno può pretendere di arrivare in un’altra squadra ed essere titolare.

Per Petrachi: Lei ha citato Il Tempo tra i giornali di prima, ma noi non abbiamo scritto niente delle calunnie di cui parlava. Ha usato termini forti e pesanti. Quello che ha detto non lo ritrovo sul giornale.

Evidentemente mi è sfuggito, a prescindere. Il servizio stampa ogni tanto mi riporta delle situazioni. Se ho detto de Il Tempo chiedo scusa. Mi è scappato.

Per Ibanez: com’è andata la cena di gruppo?

Sì, abbiamo mangiato insieme ieri, è un bel gruppo e ci hanno accolto benissimo. Sono occasioni utili per fortificarci, siamo concentrati sull’obiettivo stagionale.

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