Il punto/Serie A: I dolori dell’incerto Luciano Spalletti

Il personaggio di copertina della 29esima giornata di Serie A, l’ultima del mese di marzo, è senza dubbio Luciano Spalletti. E non tanto per la sconfitta – meritata, in punteggio, forma e sostanza – contro la Lazio nel big match del weekend appena passato, quanto per il post partita. Le sue parole su Icardi, da lui escluso nonostante il reintegro, gli allenamenti fatti e la squalifica di Lautaro Martinez, certificano una certa fibrillazione in tutto l’ambiente per una vicenda lunga, stancante e ridicola per certi versi. Denotano anche, in un certo senso, una distanza dall’operato della società, una frustrazione per un suo mancato coinvolgimento alla quale si accompagna una confusione generale per il momento non certo semplice della squadra, nonostante il terzo posto e il successo nel derby pre sosta.  

Che l’ex mister della Roma sia nel pallone lo dimostra la convocazione dell’ex capitano nerazzurro nella sfida di domani nella Marassi sponda Genoa. E i verbi – intese come frasi, naturalmente – usate per giustificarla. Domanda: consapevolezza del suo destino già con molto anticipo?

Pallone campionato Serie A - Fonte: Danilo Rossetti
Pallone campionato Serie A – Fonte: Danilo Rossetti

La sponda rossonera del Naviglio non se la passa meglio, dopo il brutto ko rimediato nella Genoa blucerchiata. Il Milan, che non ha mai fatto della sicurezza mentale un punto di forza, ha perso smalto, brillantezza e compattezza dei giorni migliori, e sono riaffiorati tutti i problemi che gli ultimi risultati positivi hanno solo mascherato. D’altronde, parliamo sempre di una buona squadra, non eccelsa, che si ritrova al quarto posto sì con merito ma anche per il suicidio delle concorrenti diretti, romane in primis, di cui, però, soprattutto dopo il mercato di gennaio, appare essere superiore.

Gattuso è tornato ad avere le sue gatte da pelare, e non sarebbe peregrina l’idea di dare più peso e linfa all’attacco, magari con cambio di modulo passando al 4-3-1-2. Un segnale a riguardo: le ultime tre delle quattro reti rossonere sono arrivate sul calcio piazzato. Da due centrocampisti e un difensore. Fortuita coincidenza?

La giornata di Campionato, oltre alla Lazio (48 punti, a -3 dal quarto posto, ma una partita in meno) ha sorriso anche all’Atalanta, che resta in quinta piazza proprio insieme ai biancoazzurri passando in scioltezza in casa del Parma, mentre la stagione della Roma continua a essere da brividi. Settimo posto a 47 punti, ma al di là di tutto è evidente che a Trigoria il clima è irrespirabile, pesantissimo e a fine stagione si arriverà al redde rationem. La squadra appare spenta, stanca, poco vogliosa e ingovernabile. E Ranieri fa quel che può. Poco, forse. Perché poco può fare, sicuramente.

Attualmente pensare che possa entrare in Champions è utopia.

In testa, invece, c’è stato un botta e risposta tra Juventus e Napoli. I bianconeri hanno ripreso a correre piegando a fatica un coriaceo Empoli con un goal del millennial Kean, il giocatore con la miglior media minuti/gol in serie A. I partenopei hanno passeggiato all’Olimpico, mostrando una buona condizione psicofisica in vista del doppio impegno più importante dell’anno, quello contro l’Arsenal di Europa League, e nel frattempo hanno messo il timbro – in realtà non era necessario – sul secondo piazzamento conclusivo, mettendo dieci punti tra sé e l’Inter.

Di più non si poteva fare, quest’anno, anche se la banda di Ancelotti recrimina per due cose: un avversario, quello bianconero, straripante dalla prima giornata, e i troppi punti dove e come non andavano perduti.

Dati alla mano, però, il tecnico di Reggiolo è in linea con il primo anno del suo predecessore, Maurizio Sarri. Ora sono 63 i punti in cascina, nel 2015-2016 erano 64, e alla fine sono stati 82. Rispetto alla stagione passata, invece, i vicecampioni d’Italia hanno ben 10 punti in meno, mentre i Campioni d’Italia ne hanno tre in più.

Numeri. E quindi dettagli.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy