Soccermagazine, Emanuele Celeste a Zai.net: “La Superlega come un cane che si morde la coda”
Il nostro Emanuele Celeste ha parlato a Zai.net durante la trasmissione “Zai.Time” condotta da Riccardo Cotumaccio e Chiara Di Paola.
Emanuele Celeste, fondatore e direttore di Soccermagazine.it, ha parlato della situazione della Superlega nel corso del programma “Zai.Time” di Zai.net. Ecco il resoconto delle sue dichiarazioni:
I DUE GIORNI DELLA SUPERLEGA – “Un’idea che c’era da anni. In Italia uno dei primi promotori dell’idea che poi si è concretizzata con la Super League è stato Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli che curiosamente, però, è rimasto quasi totalmente in silenzio quando gli è stato proposto di partecipare o anche semplicemente di discuterne nell’assemblea di Lega. Forse nemmeno i fondatori credevano fino in fondo a questa soluzione per riparare ai propri debiti. Sembra perlopiù un dispetto nei confronti della UEFA. (…) La Super League non sarebbe nemmeno stata una soluzione a questo perché qualora uno dei club della Superlega avesse chiesto un giocatore a un normale club della Serie A, quest’ultimo avrebbe alzato i prezzi alle stelle, sulla base del fatto che i partecipanti alla Super League avrebbero avuto a disposizione fondi maggiori. Alla fine sarebbe stato come un cane che si morde la coda”.
I POSSIBILI DIFETTI DELLA SUPERLEGA – “In ogni caso era un torneo che non aveva molto senso. Florentino Perez aveva addirittura parlato di accorciare le partite. C’era chi parlava di 3 tempi anziché 2, di arbitri col microfono, 2 gironi, 20 squadre, 10 malebolge… non era un regolamento molto fedele al calcio tradizionale che conosciamo e sicuramente molte altre regole sarebbero state travolte. (…) Io non credo che anche se fosse andata in porto questa idea avrebbe avuto chissà quale seguito. Per attirare il mercato asiatico non avremmo nemmeno avuto la certezza di assistere alle partite in orari quantomeno congrui“.
Il video con l’intervento completo: