Cagliari-Fiorentina 1-1, pagelle viola: tanti errori, soprattutto dell’arbitro
Nella domenica più nera per il fischietto Gianluca Aureliano, che commette errori al limite della buona fede, la Fiorentina porta via un punticino dalla “Unipol Domus” di Cagliari.
Partita segnata dagli episodi che ne hanno fatto cambiare il passo: il rigore sbagliato da Biraghi, il gol del Cagliari, l’espulsione (totalmente inventata) di Odriozola, il rigore sbagliato da Joao Pedro, il pareggio di Sottil che poi ha provocato e si è preso la rabbia dei suoi ex tifosi, un finale in cui il direttore di gara non aveva più il controllo di niente.
Fiorentina che ancora manca di continuità e che dimostra che, nel caso di una cessione (imminente?) di Vlahovic, ci sarebbe una lacuna enorme nella fase di attacco.
Curiosità: era dal 25 settembre 2018 che la Fiorentina non subiva n calcio di rigore fantasioso. In quel caso fu causato da un tocco con il “polpastrello” di Vitor Hugo. Oggi, per rinnovare la tradizione il “fantasista” è stato Aureliano e la mano fantasma quella di Odriozola che, peraltro, era in volo per la spinta di Joao Pedro…
PAGELLE FIORENTINA
TERRACCIANO 7: non ha fatto delle grandi parate, il gol subito è perchè viene scavalcato da una palla a colombella, para un rigore che avrebbe chiuso la partita
ODRIOZOLA 5,5: si prende un cartellino rosso immeritato. Fino ad allora aveva fatto del suo meglio senza demeritare. Il gol di Joao Pedro dipende dal suo modo di coprire l’uomo e dal suo difetto di non saltare per contrastarlo.
MILENKOVIC 6,5: ottima gara, non sbaglia praticamente nulla.
IGOR 5: non è capace di lavorare se non in un modo: coprire l’uomo e fare fallo se questo lo salta. Con Italiano sta migliorando la fase del controllo di palla e del tocco ma i difetti sono tanti e durante una partita si vedono tutti.
BIRAGHI 5,5: sbaglia un rigore che avrebbe fatto andare la partita nettamente in un altro modo. Calcia con superficialità, centrale, e dimostra che un “gregario” con i piedi medio-buoni come lui, non può fare finezze. Per il resto fa una partita da leone e non demerita. Come capitano però, forse, ha poco “polso”.
BONAVENTURA 6,5: non arriva a 7 perchè in area sbaglia il tempo e il controllo (nelle fasi finali della gara) e sbaglia (prima) un colpo di testa che poteva entrare anche in rete da solo. Non fa quel guizzo che è nelle sue corde. Gioca comunque una buona gara, sempre attento
TORREIRA 6: fulcro dell’azione della Fiorentina, si trova spesso a fronteggiare corazzate aggressive che lo mettono in difficoltà. Gioca tuttavia una buona gara
CASTROVILLI 5: è stato uno dei giocatori viola presi di mira dal direttore di gara. Non mostra concretezza nelle sue giocate e neanche nelle azioni difensive. Siamo ancora ben lontani dal Castrovilli che ha poi vinto l’Europeo (dal 1 s.t. MALEH 6: il suo ingresso porta concretezza e grinta, anche se, oggi, non era in gran forma e ha fatto più falli che azioni)
IKONE’ 5,5: da lui ci si aspetterebbe molto di più. In Champions con il Lille ha fatto alcune gare strepitose e anche nelle prime due partite con i viola, ha creato occasioni da gol. Oggi si è riposato… (dal 15′ s.t. SOTTIL 6: ha giocato solo 31 minuti ma in questo tempo ha segnato il gol del pareggio ed ha sostenuto la fase d’attacco della Viola con anche un tiro non preciso, dopo pochi minuti dal suo ingresso. La non sufficienza sarebbe arrivata per le provocazioni al pubblico, suo ex pubblico che lo hanno anche fatto innervosire – dal 46′ s.t. NASTASIC s.v.)
NICO GONZALEZ 7: il migliore in campo. Ha giocato a tutto campo e ha spesso fatto la parte della prima punta e di quella di riferimento. Gli è mancato il gol ma si dimostra sempre molto forte
PIATEK 5: di lui si direbbe molto più bene se portasse via l’uomo, se fermasse la palla e facesse salire/ripartire la squadra, se calciasse in porta con piglio e determinazione e se fosse forte sui colpi di testa. Ma così, che oltre a correre, si nasconde e non hai mai l’occasione per mostrare le sue doti, non ci siamo (dal 33′ s.t. VENUTI 6: una gara di contenimento e controllo)
Allenatore ITALIANO 6: questa volta aveva forse preparato bene la partita ma il rigore sbagliato dopo 7 minuti, gli ha tagliato le gambe. Ci sono delle lacune difensive e nei recuperi oppure sui calci piazzati, che sono imbarazzanti. C’è una fase d’attacco da cominciare studiare a modo per non soccombere se e quando (ripeto SE e QUANDO) Vlahovic fosse ceduto.