Juventus-Fiorentina 0-3, pagelle viola: se non è un caso, è rinascita

2 marzo 2008 – 22 dicembre 2020, Cesare Prandelli, Juventus-Fiorentina: due vittorie grandi della squadra viola che restano nella storia del club e che hanno aperto possibilità di ripartenza nella stagione in corso.

Fare tesoro di certe prestazioni è di sicuro una spinta per il futuro che, è ancora incerto e non roseo all’orizzonte fiorentino.

Fonte: Federico Berni

La svolta dei viola è stata data dalla novità della presenza di un “regista” vero, serio (Borja Valero), e dei due interni che lo hanno supportato (Amrabat e Castrovilli), oltre che dallo schierare un difensore di fascia (Caceres) che ha giocato oltre il massimo delle sue possibilità.

PAGELLE FIORENTINA

DRAGOWSKI 6: un paio di parate importanti e sempre attento alla posizione, alle uscite e alle palle inattive

MILENKOVIC 6,5: non ha mai perduto la posizione e non ha mai allentato la concentrazione dall’avversario, che è sempre stato Ronaldo. Ha controllato bene la propria posizione proponendosi talvolta anche in avanti a sostenere il pressing e l’azione di attacco.

PEZZELLA 6,5: la Juventus lenta e prevedibile non ha spinto oltre un certo limite e lui ha potuto gestire senza troppe difficoltà la difesa viola.

IGOR 6,5: non ha mai esitato, non ha mai sbagliato un appoggio o un intervento, ha mantenuto l’attenzione alta e questo ha portato a un ottimo primo tempo. Nel secondo è un po’ sparito, quando la Juve ha spinto di più.

CACERES 7: non aveva mai disputato una partita da fluidificante di destra, giocandola in stile “Garrincha”. Questo inizio di campionato è stato caratterizzato, per lui, da errori e deficienze enormi, con un danno di gol e punti alla squadra, che questa sera può essere in parte dimenticato. Segna il terzo gol da prima punta di razza, di rapina, anche gol dell’ex (peraltro).

BIRAGHI 7: gioca una sontuosa partita di sostanza e di contenimento, forse la migliore partita da quando è a Firenze. Oggi diversi cross all’attivo e due di questi decisivi, perchè hanno portato al secondo e al terzo gol. Contiene molto bene prima Chiesa e poi Bernardeschi  (dal 37′ s.t. VENUTI s.v.: per lui solo il ricordo di una ammonizione evitabile)

AMRABAT 6,5:  difetto che ha evidenziato in questa partita è che non sa tirare in porta, nè da fuori area, nè da posizione più ravvicinata. Incontrista di ottimo spessore, non vede la manovra prima degli altri ma sostiene con forza ogni movimento del centrocampo.

BORJA VALERO 7: uno dei migliori in campo, anche se dal punto di vista dell’ossigenazione non regge tutta la partita e, quando è andato in debito di fisico e di risorse, ha rischiato l’espulsione. E’ stato il pernio incrollabile del centrocampo, il motore della manovra, il “regista” di tutta la mediana viola. Prandelli ha in mano una possibile svolta, centellinando le forze di questo calciatore  (dal 7′ s.t. PULGAR 6: non ha fatto il Borja Valero ma non ha lasciato spazi nè ha sbagliato posizione, e non ha tirato indietro la gamba nella fase di contrasto. Addirittura ha anche calciato da fuori area lambendo il palo alla sinistra di Szczesny)

CASTROVILLI 6,5: si è battuto molto e ha portato, a tratti, quella qualità che mancava da tempo. Ha saputo cambiare i tempi della partita, non in maniera equa ma un po’ schizofrenica, a seconda, forse, della propria condizione fisica. Fortunatissimo sull’intervento di Cuadrado (poi espulso) che avrebbe potuto fratturargli tibia e perone.

RIBERY 7: una spina nel fianco constante per i bianconeri. Non ha sbagliato nulla, ha dettato i ritmi ed i tempi della gara viola. Ha fatto un passaggio perfetto per Vlahovic regalando la possibilità di segnare. Un giocatore di ben altra categoria  (dal 37′ s.t. BONAVENTURA s.v.: al suo attivo un tiro in porta, dal limite dell’area sinistro, senza tuttavia problemi per il portiere bianconero)

VLAHOVIC 7: segna un gol (dopo alcuni errori tecnici di esecuzione della corsa e del controllo palla) importantissimo, con il quale si apre una delle più grandi serate calcistiche di questa Fiorentina. Tiene la difesa impegnata sempre, ne costringe l’accorciarsi e lo stare in ansia ad ogni ripartenza. Bonucci lo subisce moltissimo per tutta la gara, De Ligt non riesce a seguirlo a sufficienza. Stanchissimo viene sostituito  (dal 30′ s.t. KOUAME’ 6,5: questa sera entra e prosegue la buona prestazione di Valhovic senza farlo rimpiangere. Porta via l’avversario e si spinge verso la porta trovando prima il favore della sorte (autorete di Alex Sandro) e poi aprendo lo spazio per Caceres che non può fare latro che spingere la palla in rete)

Allenatore PRANDELLI 7: ha saputo, forse per la prima volta da quando guida i viola, dare una impronta propria alla squadra e alla partita. Voleva una squadra “sfacciata” e imprevedibile, e c’è riuscito a imprimere ai ragazzi quella grinta e quella spericolatezza che possono, se nella mentalità, portare in acque tranquille la nave di Rocco Commisso.

 

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