Juventus-Inter 2-0, le pagelle nerazzurre: LuLa dove sei?
L’Inter esce battuta da Torino dove la Juve vince 2-0 in un clima surreale.
I neroazzurri si ritrovano così fuori dalla zona scudetto (sebbene con una partita in meno) e tanti rimpianti,
Handanovic 6: sui gol non ha colpe, per il resto gli interventi sono pochi ma sempre precisi.
Skriniar 6: sufficiente lo slovacco che comunque gioca attento e concentrato, anche quando sembra difficile.
De Vrij 6: la sua devozione è fondamentale per il vantaggio bianconero ma questo non rende la sua prestazione inferiore. L’olandese è comunque autore di una partita attenta e intensa.
Bastoni 6: il difensore torna al suo posto e porta a casa una prestazione sufficiente perché, nonostante qualche imprecisione, non è una partita negativa.
Candreva 6,5: uno dei pochi a provarci, sopratutto nel primo tempo quando prende in mano spesso la situazione correndo lungo la fascia e provando a rendersi pericoloso anche con i tiri da fuori. (76’ Gagliardini 6)
Vecino 5,5: anche lui non è al massimo e noon convince appieno, sopratutto nel secondo tempo, non incide come vorrebbe.
Brozovic 6,5: buono il primo tempo, altalenante il secondo. Il croato però è uno dei pochi a provarci sempre e a non rinunciare mai, anche con il tiro da fuori; il secondo tempo è complicato ma Brozovic rimane uno dei pochi sufficienti.
Barella 5,5: è nervoso e non riesce sempre a contenere la grinta. Il centrocampista non riesce a incidere come dovrebbe ed è così richiamato ad inizio secondo tempo. (59 Eriksen 6)
Young 6: un primo tempo a correre e creare lungo la fascia poi nel secondo finisce per perdersi senza riuscire più a creare, partita sufficiente ma dai due volti.
Lukaku 5: il belga non si vede mai né in area di rigore né in fase di aiuto, oggi è il grande assente e il grande rimpianto, lontano parente dell’attaccante che tanto sa far emozionare. (77’ Sanchez 6)
Lautaro 5: anche lui oggi è insufficiente, anche l’argentino non riesce ad incidere e a fare del male nell’area di rigore bianconera, è poco ispirato e poco decisivo, finisce per essere sempre isolato.
Conte 5: la sbaglia anche lui, non tanto nella formazione ma nella testa, non riuscendo a incidere quella sicurezza e quella fame che ci si aspetterebbe per una partita del genere. L’Inter si ritrova terza per colpe sue, sopratutto per un carattere venuto meno ogni volta che sarebbe servito davvero.