La Reggina chiude la pratica in fretta: 11′ per battere il Brescia, vetta a -3
La Reggina accorcia sul Frosinone, e giovedì ci sarà lo scontro al vertice al Granillo
La Reggina chiude presto la pratica-Brescia al Rigamonti, come fanno le grandi squadre, e sfruttando le buone nuove in arrivo da Bolzano accorcia di due punti sulla capolista Frosinone, fermata al Druso da un Sudtirol clamorosamente sotto metamorfosi da quando Pierpaolo Bisoli siede sulla panchina dei Rot-Weiß e fino al 96′ addirittura avanti rispetto alla capolista di Grosso.
Due gol nei primi 11′ e pratica da subito in discesa, molto più di quanto anche il più inguaribile ottimista dei tifosi amaranto avrebbe potuto pensare. Nei due episodi chiave emerge l’impronta marcata del più giovane in campo, Giovanni Fabbian, che al 4′ incorna bene la magistrale palla di Hernani e una manciata di minuti dopo spizza in maniera perfetta per il tocco sotto misura di un Ménez sornione ma tecnicamente dominante.
Pippo Inzaghi, di fatto, ha sconfitto su tutti i fronti l’omologo Pep Clotet: baricentro più o meno alto a seconda delle necessità, controllo completo della partita e esterni di difesa pronti a dare una grande alternativa sia entrando dentro il campo che con le proprie sovrapposizioni. Fondamentale il lavoro della stessa mezzala di scuola Inter, impressionante a tratti per essere un 2003, e Hernani, pronti a saltare per trasformare i lanci della difesa in pericoli e decisivi nell’occupazione degli spazi in cui Menez non si buttava quando sceglieva di inventare qualche metro più dietro.
Nella ripresa il disco, di fatto, non cambia, con Colombi impegnato solo una volta nell’arco dei 98′ totali di gioco, poco prima dell’intervallo. Dalla panchina, peraltro, non sono emersi cambiamenti significativi, forse anche per negligenza del tecnico, che avrebbe potuto inserire un po’ prima Flavio Bianchi, 4 reti da subentrato nel 2022. Vista la giornata totalmente improduttiva di Ayé e Moreo, forse si sarebbe potuto tentare la mossa, anche per apportare caratteristiche nuove in avanti, un po’ prima.
Un peccato per la formazione biancazzurra, che con gli ultimi cinque risultati utili aveva messo in cascina diverso fieno importante. Non c’è tempo oer piangersi addosso, ad ogni modo: giovedì sarà Cosenza-Brescia, in uno dei due soli turni infrasettimanali che caratterizzeranno la stagione. Per la Reggina, invece, il big match, che potrebbe riservare anche l’aggancio in vetta in caso di successo.
BRESCIA-REGGINA 0-2
Marcatori: 3′ Fabbian, 11′ Ménez
BRESCIA (4-3-1-2): Andrenacci; Jallow, Papetti, Adorni, Mangraviti; Bertagnoli (83′ Benali), Viviani, van de Looi (74′ Nuamah); Ndoj; Moreo, Ayè (74′ Bianchi)
In panchina: Lezzerini, Pace, Galazzi, Garofalo, Labojko, Niemejer.
Allenatore: Pep Clotet
REGGINA (4-3-3): Colombi; Pierozzi (75′ Cionek), Camporese, Gagliolo, Di Chiara (86′ Giraudo); Hernani, Majer, Fabbian; Canotto (86′ Liotti), Ménez (71′ Gori), Rivas (71′ Cicerelli).
In panchina: Ravaglia, Loiacono, Bouah, Crisetig, Lombardi, Ricci, Santander.
Allenatore: Filippo Inzaghi