Lecce-Roma 0-1, pagelle giallorosse: solito Dzeko, Kolarov sbaglia rigore

La Roma strappa 3 punti fondamentali sul campo del Lecce che gioca un calcio aggressivo e pericolo: tutto rimane in bilico fino al 96′ dopo l’errore di Kolarov dal dischetto del rigore. Fonseca ringrazia la poca precisione dei padroni di casa e si gode un altro successo di carattere.

ROMA, LE PAGELLE GIALLOROSSE: DZEKO DECISIVO, KLUIVERT IN CRESCITA, SMALLING UNA SORPRESA

Kolarov Roma - Fonte immagine: sassuolocalcio.it
Kolarov – Fonte immagine: sassuolocalcio.it

Pau Lopez 6.5: nessuna parata difficile per lui che riesce a neutralizzare ogni conclusione del Lecce. I padroni di casa ci provano, ma con poca precisione e potenza limitata. Sicuro, dirige da leader i compagni.

Kolarov 5: il peggiore della Roma, nonostante un ottimo primo tempo dove è stato chiamato costantemente ad appoggiare la manovra offensiva. Nella ripresa cala con il passare dei minuti e fallisce il rigore che avrebbe potuto risparmiare tanta sofferenza alla sua squadra.

Smalling 7: l’inglese si dimostra pronto per il calcio italiano e non sbaglia nessun anticipo. Preciso, veloce e ordinato: un impatto fantastico con la Roma che spera di aver trovato realmente il vero erede di Manoals.

Mancini 6.5: qualche incertezza c’è ancora, ma la gara è ottima: Mancosu e Falco non sono due clienti facili e anche Babacar ci mette del suo. Lui non si scompone, si fa sentire e alla fine non cede come tutta la retroguardia giallorossa. Clean sheet e testa all’Europa League.

Florenzi 6: chiamato da Fonseca a restare più basso per dare la possibilità a Kolarov di offendere di più. Ordinato e sempre preciso negli interventi: nella ripresa guadagna campo ed è importante un suo guizzo che mette in difficoltà la retroguardia dei pugliesi. Chiude in carenza d’ossigeno con il tecnico che gli risparmia l’ultimo quarto d’ora. (dal 76′ Spinazzola Sv.)

Diawara 5.5: non riesce ancora ad impressionare a Roma dove ha tante difficoltà soprattutto nella ricerca della posizione. Qualche miglioramento c’è ma non è ancora sufficiente: tanti errori in fase d’impostazione e anche in spinta. Nel finale di gara strappa due palloni velenosi, ma ci si aspetta un salto di qualità importante.

Veretout 5.5: come per il collega di reparto, il francese sbaglia tanto, forse troppo sopratutto nel far circolare la palla. Tante iniziative sbagliate e passaggi poco precisi che macchinano un’altra prestazione sotto la sufficienza.

Pellegrini 6.5: ritmi alti e tanto movimento per il trequartista della Roma che prova ad essere pericoloso e ad inventare per l’attacco. Tanta buona volontà, ma una qualità che è in discesa rispetto alle prestazioni passate. Lascia il campo tra i crampi e per colpa della fascite plantare. (dal 70′ Zaniolo 6.5: entra e regala vivacità e velocità alla manovra. Nel finale prova ad accelerare con ripartenze che spezzano la difesa di casa, ma non vengono mai sfruttate al massimo.)

Mkhitaryan 6: tanti errori nel primo tempo sia negli stop che nelle decisioni all’interno dell’area. La sua troppa generosità porta il Lecce a salvarsi in ben due occasioni: nella ripresa si sveglia e la Roma ringrazia il suo perfetto assist per Dzeko. Chiude senza fiato e tra i crampi. (dall’85’ Cristante 6: entra, prende un’ammonizione e commette due falli. Serviva un incontrista, peccato sia entrato troppo tardi.)

Kluivert 6.5: continua a migliorare minuto dopo minuto e sulla sua fascia è imprendibile. È l’unico a puntare e saltare l’uomo regalando superiorità numerica ai suoi compagni. Nella ripresa non molla mai di un centimetro e rischia di impreziosire il suo incontro con una realizzazione.

Dzeko 7: ancora l’uomo partita che si fa trovare al momento giusto nel posto giusto. Solo due tiri per lui, uno neutralizzato da Gabriel e l’altro buttato nel sacco: viene marcato da due uomini ogni volta, ma alla fine torna ad essere decisivo per la Roma e per Fonseca.

Fonseca 6: altra prova di luce ed ombre per la Roma che alterna fasi di ottimo calcio a cali e disattenzioni pesanti. La difesa regge e non rischia mai troppo, ma il centrocampo con Diawara e Veretout non sembra funzionare. C’è ancora tanto da lavorare con un Kluivert in netto miglioramento, Zaniolo pronto a spezzare la gara subentrando e con un Dzeko deciso ma che rischia di dare dipendenza alla propria squadra.

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