Manchester City-Atalanta 5-1, le pagelle della Dea: Castagne in difficoltà
Castagne il più in difficoltà, Malinovskyi da premiare
L’Atalanta passa in vantaggio con Malinovskyi all’Etihad Stadium, ma alla lunga esce il maggior tasso tecnico degli uomini di Guardiola, ora in testa al girone a quota nove punti.
Gollini 6: ne raccoglie cinque dalla rete ma non ha mai particolari colpe. Anzi, salva almeno un paio di altri possibili gol.
Toloi 4,5: a tratti pare quello eccezionale degli ultimi anni, ma sul primo e sul quarto gol risultano troppo evidenti le sue colpe.
Djimsiti 6: Aguero gli fa venire spesso il mal di testa, ma nel complesso non va mai al tappeto.
Masiello 4,5: gioca con tigna e rabbia agonistica su ogni pallone, ma viene spesso preso in giro dalle giocate degli avversari. Particolarmente ingenuo in occasione dell’intervento di Sterling che causa il momentaneo 2-1.
Gosens 6.5: ha grande gamba e non ha problemi ad imporsi sulla corsia. Prosegue nel suo magic moment.
De Roon 6: tiene botta e non molla mai, anche quando Gasperini lo sposta in difesa.
Freuler 6: sfiora gol nel finale e, al pari di De Roon, è duro a morire fino alla fine. Un’ottima prova in un contesto difficile: ottimi segnali dopo qualche mese che lo aveva visto non sempre al top.
Castagne 4,5: sembra capirci poco, quasi in difficoltà per via del supersonico ritmo imposto da Fernandinho e compagni.
Malinovskyi 6: non fa nulla di eccezionale tra le linee, ma realizza con grande freddezza il suo primo gol con la maglia dell’Atalanta. Non proprio in un contesto qualsiasi…
Gomez 5: corre ma non incide, esce al 45′ per via di un fastidio fisico.
Ilicic 6: ci prova anche quando il punteggio implica come logica conseguenza il fatto di arrendersi, anche inconsciamente. Causa il rigore fischiato da Grinfeld dopo il goffo intervento di Fernandinho.
Pasalic 6: entra e non demerita, creando anche qualche spunto utile ai suoi attaccanti.
Hateboer 5: non aveva brillato contro la Lazio e forse anche per questo inizia dalla panchina. Non fa tuttavia recriminare alcunchè al proprio tecnico, visto che l’ingresso in partita non si rivela positivo.
Muriel 5: poco servito e anche abbastanza male, è però lontano anni-luce dalla strepitosa versione messa in mostra sabato all’Olimpico.
Gasperini 5: voto che tiene conto del risultato largo e non delle scelte di formazione, anche se sorprende l’assenza di Muriel dopo le due reti di sabato. Per qualche minuto fa sognare l’impresa ad un’intera città, ma il risultato finale recita tutt’altro.