Milan-Inter 0-2, le pagelle rossonere: altro derby amaro
Arriva l’ennesima sconfitta in un derby per il Milan, la terza consecutiva nelle stracittadine. Finisce 2-0 per l’Inter a San Siro al termine di una partita largamente dominata dai nerazzurri che hanno meritato pienamente la vittoria. Ancora poche idee di gioco e troppa sterilità offensiva per gli uomini di Giampaolo che dovrà trovare una soluzione al più presto. Gli esordi positivi al Meazza di Leao e Hernandez sono l’unica nota lieta. Di seguito le pagelle dei rossoneri:
G. Donnarumma 7: unica certezza assoluta di questa squadra. Nel primo tempo tiene a galla la squadra con due-tre interventi prodigiosi. Nel secondo deve soccombere impotente al tiro deviato di Brozovic e alla zuccata di Lukaku.
Conti 5: la squalifica di Calabria gli offre una grandissima chance. Nel primo tempo gioca una buona partita, ma nel secondo non ne azzecca mezza. Da un suo doppio errore, rimessa corta e fallo ingenuo, nasce il gol del vantaggio interista e da lì sembra non riprendersi più.
Musacchio 6: Lautaro è un bell’osso duro da tenere a bada, ma lui con le buone o le cattive ci riesce spesso e volentieri. Il meno peggio dei quattro dietro.
Romagnoli 5,5: per 78′ annulla completamente Lukaku con una prova perfetta, poi però il belga fa valere i suoi centimetri e lo sovrasta per incornare in rete il gol che chiude definitivamente la partita.
R. Rodriguez 5: un suo scellerato retropassaggio a inizio partita per poco non manda in porta Martinez. Per il resto sbaglia cose semplici che almeno quelle di solito azzecca. Esce tra i fischi di San Siro che non lo tollera più. (dal 72′ T. Hernandez 6,5: gli basta una ventina di minuti per mettere in mostra tutte le sue qualità che lo porteranno ad essere il nuovo padrone della fascia sinistra. Il palo gli nega la gioia del gol al debutto)
Kessie 5,5: con la sua fisicità riesce a contenere bene gli spunti di Sensi che non è cosa facile in questo periodo. In fase di possesso però non combina nulla di significativo.
Biglia 5: preferito a Bennacer per la sua esperienza e leadership, non giustifica per niente la scelta. Perde un paio di palloni sanguinosi in uscita e con la sua lentezza è complice di Conti in occasione della palla persa che porta al fallo e gol dell’1-0.
Calhanoglu 5,5: arriva al derby come uomo rossonero più in forma, ma stasera non riesce a confermarsi. Un fischio troppo anticipato di Doveri gli annulla un gol, per il resto si fa notare solo per un tiro da fuori deviato in angolo. (dal 64′ Paquetà 5,5: entra in campo con tanta voglia e subito pennella un bel pallone per Piatek. Poi però vuole strafare e questo lo porta a essere confusionario e sbagliare diverse giocate)
Suso 5: l’incertezza sulla sua posizione continua. Parte trequartista/falso nove per poi riallargarsi sulla destra, ma di lui ci si ricorda solo quel grande coast-to-coast nel primo tempo che se avesse terminato con un assist a Piatek o Leao avrebbe potuto cambiare le sorti del match, ma invece si è fatto murare da Asamoah.
Piatek 4,5: di palloni ne arrivano pochi e quei pochi che arrivano non riesce mai a pulirli per i compagni. Preso nella morsa di De Vrij e compagni fa una fatica tremenda e quando poi Leao gli mette sulla testa la palla giusta, la spedisce fuori malamente. Ridimensionato.
R. Leao 6,5: schierato a sorpresa da Giampaolo, si rivela il più vivace dei suoi con un paio di spunti molto interessanti nonostante dalle sue parti graviti un Godin in formato super. E’ autore sfortunato della deviazione sul tiro di Brozovic, ma ha dato segnali che potrebbe essere molto utile alla causa rossonera. (dall’83’ Rebic: S.V.)
All. Giampaolo 5: del bel gioco continuano a non vedersi tracce, ma nemmeno le idee proprio. Non si capisce che cosa debbano fare i tre davanti e forse non lo sa di preciso neanche lui. L’unica scelta azzeccata alla fine è quella a sorpresa di Leao. C’è molto, ma proprio molto da lavorare e il credito di tifosi e non solo sembra stia iniziando a scarseggiare.