Parma-Roma 2-0, le pagelle giallorosse: Bene Pau Lopez, out Spinazzola

La Roma crolla al Tardini dopo un primo tempo equilibrato e una ripresa in crescendo: la prima realizzazione del Parma distrugge i sogni di successo dei giallorossi che non riescono a ribaltare il passivo.

ROMA, LE PAGELLE GIALLOROSSE: PAU LOPEZ VOLA, KOLAROV DEVE RIPOSARE

Roma, Pau Lopez di הגמל התימני, Wikipedia
Pau Lopez – Fonte immagine: הגמל התימני, Wikipedia

Pau Lopez 7.5: nonostante il passivo subito, i suoi interventi hanno sventato ottime conclusioni dei padroni di casa. Determinante su Cornelius, vola sulla conclusione di Kulusevski. Prima volta che viene veramente impensierito.

Kolarov 6: è stanco e si vede sopratutto in fase di spinta dove è poco lucido al momento del cross. In difesa fatica a recuperare, anche se non rischia mai nulla. Su calcio di punizione colpisce il palo che avrebbe potuto regalare il vantaggio alla Roma.

Fazio 5.5: Cornelius non è un avversario comodo e il centrale se ne accorge subito: le palle alte sono sempre dell’avversario che gli nega ogni anticipo di testa. Soffre la marcatura e è in ritardo sulla rete dell’1-0. (dal 71′ Diawara 6: prova a mettere ordine e a lottare. Gli manca il guizzo, ma non sbaglia nulla).

Smalling 7: resta il re incontrastato dell’area di rigore. Il difensore è sempre ben posizionato e non viene mai saltato dagli avversari. Vince qualunque tipo di contrasto, azzeccando ogni possibile anticipo.

Spinazzola 5.5: parte bene in fase di spinta, ma soffre in difesa dove difficilmente recupera. La sua partita dura pochissimo: un risentimento muscolare non gli permette di chiudere il primo tempo. (dal 24′ Santon 6: sale tanto ma viene servito poco dai compagni, soprattutto da Kluivert che non premia una sua bella discesa sulla fascia. In difesa fatica a tenere Kulusevski, ma i suoi interventi permettono di alleggerire la pressione del Parma).

Veretout 6.5: in sordina nel primo tempo, si accende nella ripresa con le sue classiche cavalcate verso la porta. Forza e sicurezza gli consentono di recuperare tantissimi palloni: d’applausi un suo intervento in area con una diagonale perfetta.

Mancini 6: non brilla come in passato, ma gioca meglio rispetto alla prestazione tedesca di giovedì. Il ragazzo chiude bene le azioni avversarie ma è leggermente lento nella ripartenza del gioco. Gli manca lucidità e tutta la Roma ne soffre.

Zaniolo 5.5: un solo tiro che impegna Sepe arriva troppo tardi. Il giovane giallorosso latita per buona parte di partita, eliminando qualche guizzo che non è stato mai sfruttato. Gli manca brillantezza dopo i quattro gol consecutivi.

Pastore 6: brilla a tratti ma è troppo poco. Le troppe partite disputate si fanno sentire con l’angentino brano nel fraseggio, ma in difficoltà nella corsa. Recupera palloni e combatte, ma pecca nel tocco dell’ultimo passaggio. (dal 65′ Under 5.5: viene inserito il turco per sfruttare i contropiedi e le ripartenze, ma il ragazzo si abbassa troppo per ricevere il pallone. Un solo acuto che chiama ad una fantastica parata Sepe, oggi insuperabile. Torna dall’infortunio e questo sta incidendo sul suo rendimento).

Kluivert 6.5: frizzante e spericolato, gli aggetti che si possono associare all’attaccante olandese. Nel primo tempo è l’unico a tentare la giocata e l’uno contro uno, vincendo anche un bel numero di duelli. Ripiega con costanza e grinta diventando un elemento importante anche in difesa. Una conclusione dalla distanza respinta e tanti ultimi passaggi sbagliati che restano il tallone d’Achille di Kluivert.

Dzeko 5.5: evanescente e mai realmente pericoloso. Le sue giocate classiche sono lente e prevedibili: merita del riposo che purtroppo non gli è stato concesso per l’infortunio di Kalinic. Il bosniaco è in carenza d’ossigeno e la sosta potrebbe rigenerare un po’ la condizione della punta.

Fonseca 5.5: non ha voluto apportare cambi in un 11 ormai stremato da una partita ogni 3 giorni. Pastore sottotono, Zaniolo senza ispirazione e Dzeko poco cinico sono condizioni che arrivano dopo il continuo utilizzo. La difesa gioca bene con un Pau Lopez in grande spolvero ma il centrocampo resta spaccato senza dare il giusto appoggio a nessuna delle due fasi.

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