Premier League, 26° turno: il Leicester torna grande, battuto il Liverpool nel monday night

Nel monday night della 26^ giornata di Premier League il Leicester City, guidato momentaneamente da Craig Shakespeare, torna alla vittoria in campionato dopo un digiuno di ben cinque gare, battendo al King Power Stadium il Liverpool per 3-1.

Jamie Vardy (fonte: Pioeb, own work, commons.wikimedia.org)

PRIMO TEMPO – Il pre-gara è tutto un coro di ringraziamento da parte del pubblico per Claudio Ranieri, esonerato negli scorsi giorni dalla proprietà del Leicester, nonostante la storica Premier League vinta nella passata annata. Ma al fischio di inizio si capisce il motivo per cui il tecnico testaccino sia stato allontanato dalla panchina delle Foxes. Il Leicester carica a testa bassa fin dalle prime battute, ricordando molto lo spirito e l’intensità con cui lo scorso anno arrivarono al titolo. La prima occasione è per Okazaki che di testa impegna Mignolet da posizione ravvicinata, con il portiere belga attento nel deviare in angolo. Il Liverpool soffre l’intensità degli avversari, con i ragazzi di Jurgen Klopp incapaci di imbastire pericoli ai danni di capitan Morgan e soci. Jamie Vardy sembra molto più ispirato rispetto all’ultimo periodo, si muove con costanza e con maggiore voglia, mentre in mezzo al campo Danny Drinkwater detta i tempi della manovra agevolmente e così al minuto 28 arriva il meritato vantaggio dei padroni di casa: verticalizzazione improvvisa di Albrighton a metà campo, scatto in profondità di Vardy che a tu per tu con Mignolet non sbaglia e realizza l’1-0. Il Liverpool prova così a riorganizzarsi e a reagire, costruendo con Coutinho la sua prima vera palla goal, ma Kasper Schmeichel (sotto gli occhi di papà Peter) è attento e sventa la minaccia. Passato lo spavento il Leicester legittima il proprio dominio territoriale quando al 39° trova anche il raddoppio: sugli sviluppi di una lunga rimessa laterale di Fuchs la difesa del Liverpool libera male, trovando Drinkwater che dai venticinque metri si inventa un gran tiro al volo sul quale Mignolet non può intervenire. In chiusura di tempo è poi ancora Schmeichel ad opporsi con successo ad una conclusione dal limite di Emre Can, portando i suoi negli spogliatoi avanti di due reti.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre sulla falsariga della prima frazione, con il Liverpool che sembra davvero incapace di imbastire una reazione seria e concreta e con un Leicester che copre molto bene il campo, con reparti corti e stretti fra loro, tanta corsa, intensità e maggiore voglia di vincere. La supremazia delle Foxes viene così premiata all’ora di gioco, quando la formazione di Shakespeare trova il tris: Fuchs combina con Mahrez sulla sinistra e centra di destro per il solito Vardy, che di testa incorna alle spalle di Mignolet per il 3-0. Settimo sigillo stagionale in Premier League per il centravanti inglese, fondamentale con le sue reti un anno fa per la conquista del titolo. Preso il terzo goal il Liverpool ha un sussulto di orgoglio e prima Lallana impegna severamente Schmeichel con una bella conclusione ravvicinata, poi al 68° trova la rete che accorcia le distanze: azione personale di Emre Can, palla al limite per Coutinho che lascia partire un preciso destro all’angolino per il 3-1. Nel finale Klopp le prova tutte e fa esordire in Premier League il giovane classe 1999 Benjamin Woodburn, i Reds provano a caricare a testa bassa, ma il Leicester tiene con grande piglio, tornando così al successo in campionato e arrivando a quota 24 punti in classifica, più due sul Crystal Palace terz’ultimo. Il Liverpool, invece, sciupa l’occasione di accorciare in ottica Champions League e resta al quinto posto con 49 punti.

Francesco Tusi

Francesco Tusi

Amante del calcio, metafora più vera della vita in tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Amante del mare, della sua vastità e della sua sconfinata bellezza.

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