Roma, Fonseca verso il Bologna: “Arbitraggi non tutti uguali”

La Roma deve giocare in casa contro il Bologna nell’anticipo del venerdì. Paulo Fonseca ha parlato a Trigoria nella conferenza stampa di vigilia. Ecco le sue dichiarazioni:

Roma, Fonseca in conferenza
Roma, Fonseca in conferenza

Ha capito cosa è successo contro il Sassuolo?
“Come allenatore devo analizzare cosa sia successo, lo faccio ogni partita e ho capito cosa sia successo”.

Le condizioni di Pastore e Mkhitaryan?
“Miki meglio di Pastore, ma tutti e due sono nella lista della partita”.

Dopo una buona prestazione spesso ne segue una negativa. Cosa fa un allenatore per far fare il salto di qualità?
“Siamo lavorando per cambiare questa mentalità, ma devo dire che non è stato solo un problema di mentalità. Abbiamo sbagliato tatticamente, io tatticamente i giocatori tecnicamente. Penso sia stato un problema di come abbiamo iniziato la partita. Quando si sbaglia come abbiamo sbagliato nel primo gol, la squadra ha perso equilibrio che è molto importante avere. È vero che abbiamo fatto una buona partita contro la Lazio e una prima parte totalmente diversa contro il Sassuolo. Penso che il problema principale sia stato tatticamente, tecnicamente. Dobbiamo far capire che se vogliamo vincere dobbiamo avere maggiore ambizione. In questa stagione ho sentito dirlo più volte che non la abbiamo, ma io l’ho vista anche quando abbiamo perso a Torino contro la Juventus”.

Kolarov può essere utile già dalla gara contro il Bologna?
“Vediamo domani. Devo dire che ho in questo momento 1-2 dubbi per la partita. Per questo non voglio parlare dei giocatori che giocheranno domani. Kolarov è un leader dello spogliatoio e può essere un’opzione”.

Cosa pensa di quello che è successo nello spogliatoio contro il Sassuolo?
“Devo dire che dopo questa intervista nulla è cambiato e continuerò così. Come voi capite, non voglio parlare di quello che succede nello spogliatoio e devo dire che sono io che parlo coi giocatori. In questo momento che abbiamo perso mi sembra che sia sempre un grande dramma. È fondamentale dire che dobbiamo sempre essere equilibrati. Si è parlato molto di questo momento: siamo tutti insieme società, allenatore, giocatori”.

Pastore non è in grado di giocare titolare?
“È difficile, abbiamo Diego, Kluivert, Mkhitaryan che può giocare in quella posizione (trequartista centrale), ma Pastore ancora non è nella condizione di iniziare la partita”.

Contro il Sassuolo l’arbitro è stato severo contro la Roma nei cartellini. A un certo punto sembrava come se ci fosse un accanimento nei confronti dei calciatori della Roma?
“In parte sono d’accordo. Non abbiamo perso per l’arbitro, ma perché non abbiamo giocato bene. Non mi piace parlare degli arbitri, ma è difficile capire come una squadra come la Roma abbia così tanti cartellini gialli. Gli arbitraggi non sono gli stessi per tutte le squadre. Non siamo una squadra che fa tanti falli da giustificare i cartellini gialli. La mia insoddisfazione a volte è solo per questo”.

Perez è arrivato per avere un ruolo da protagonista? 
“La verità è che sono dei giovani con grande qualità, ma hanno bisogno di adattamento perché il calcio nella Liga è diverso. Se giocheranno domani? Vediamo…”

Senza Diawara la Roma ha perso equilibrio in mezzo al campo?
“Si trova con un buon posizionamento l’equilibrio. Diawara tatticamente fa questo lavoro perfettamente. Cristante ha la capacità di fare lo stesso. Mettere Mancini a centrocampo non ha senso”.

Il colloquio con Dzeko a fine gara contro il Sassuolo?
“Penso che in questi mesi che abbiamo lavorato qui, penso che sia facile capire che io non mento. Quando non voglio parlare di qualcosa lo dico, ma io non mento mai. In questo momento, dopo la partita ho detto la verità. Dzeko mi ha detto di non parlare con gli arbitri. È stato un consiglio di un giocatore. Per me è difficile che dopo che ho parlato si sollevi questa questione nuovamente. Non ho bisogno di mentire, non lo faccio. Se dopo la partita non voglio parlare di quello che mi ha detto Dzeko, io non parlo. Ho detto la verità e la verità è questa”.

Sta pensando di mettere Kalinic con Dzeko trequartista?
“Ho pensato a questa soluzione, ma non è facile cambiare i comportamenti che abbiano in squadra che cambia totalmente giocando con loro due. Può succedere durante la partita, ma non dall’inizio”.

Come si esce dalla pressione del Bologna?
“Quando Perez è arrivato gli ho detto quante squadre in Spagna marcano a uomo, lui ha risposto nessuna. Qui in Italia preparati che tutte giocano a uomo gli ho risposto. Contro il Verona che ha queste caratteristiche abbiamo fatto una buona partita con mobilità, con dei contro-movimenti. Non è mai facile affrontare una squadra che marca a uomo”.

Dzeko e i giovani?
“Mi sembra che Dzeko abbia detto che siamo tutti responsabili, io più di tutti. Non solo i più giovani. Onestamente non mi sembra che sia una critica ai giocatori più giovani. Può anche essere un consiglio. Dzeko in questo momento è il leader dello spogliatoio. Non ho visto queste parole come una critica alla squadra e per i giocatori giovani”.

Siamo a febbraio. Alla squadra manca ancora qualità?
“Quando abbiamo una sconfitta come quella contro il Sassuolo è perché non abbiamo avuto qualità ed è normale si parli di questo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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