Roma, Fonseca verso il Lecce: “Io credo nella Champions”

La Roma deve giocare in casa contro il Lecce tra i due impegni europei con il Gent. Paulo Fonseca ha parlato a Trigoria nella conferenza stampa di vigilia. Ecco le sue dichiarazioni:

Roma, Fonseca in conferenza
Roma, Fonseca in conferenza

Il Lecce ha battuto anchenil Napoli. Cosa teme?
Viene da tre vittorie e gioca bene. Hanno buoni giocatori e a loro piace avere la palla.
 
Si giocherà presto anche l’Europa League. Cosa sta pensando di cambiare?
Possiamo cambiare due, tre o quattro giocatori per avere una squadra più fresca.
 
Lei ha parlato delle responsabilità di Pellegrini. Come gestisce il suo momento? Lo fa riposare o lo mette in campo?
Un allenatore deve sempre pensare a queste due opzioni. Lorenzo deve capire perché non ha fatto bene. Io devo farlo giocare, deve avere la mi fiducia. Non è nascondendo il giocatore che lo aiutiamo.
 
Anche Kolarov è meno brillante, ma lì ha l’alternativa di Spinazzola. Come lo gestirà?
Non penso di fare gestione, giocherà. Non è stato bene come tutta la squadra. Dobbiamo valutare cosa abbiamo fatto bene.
 
Lei ha detto che la squadra è come un automobilista che ha subito un incidente e fatica a rimettersi alla guida. C’è un deficit di personalità?
Non ho detto esattamente così. Questa stessa squadra ha fatto molte buone partite perché ne ha la capacità.
 
La Roma ha battuto il maggior numero di corner, 173. Vi state allenando per sfruttare queste situazioni?
Sì, sempre. Penso che siamo la seconda squadra che fa più goal di testa da corner. Possiamo fare più goal. In tutte le partite abbiamo avuto questa opportunità.
 
Lei pensa che questa sia una squadra da Champions? Come sta Mancini?
Come ho detto sempre, sono il primo che crede nella Champions e devo farlo credere agli altri. Mancini non ha giocato l’altra volta, ma ha sempre un atteggiamento giusto e tornerà in squadra. È un grande professionista.
 
A destra hanno giocato Santon, Bruno Peres e Spinazzola. Chi è il favorito? Mkhitaryan è pronto?
Vediamo domani. Mkhitaryan è pronto come Kluivert e gli altri.
 
Arrivare quinti può far parte di un processo di crescita?
No, penso di no. Al primo anno col nuovo allenatore il Liverpool è arriato ottavo, Inzaghi e Gasperini hanno impiegato anni per fare come stanno facendo. Noi possiamo arrivare comunque al quarto posto.
 
La Roma potrebbe essere paragonata a un pilota professionista: se Hamilton o Valentino Rossi avessero un incidente dovrebbero comunque continuare a guidare. Perché la Roma non può farlo?
Non credo che dopo tre incidenti Valentino Rossi poi sia lo stesso. Il calcio è un altro sport. Valentino Rossi dipende da Valentino Rossi, qui siamo una squadra. Se sbagliano in due o in tre il risultato è diverso.
 
In area si guarda la palla o si cerca l’uomo?
Entrambe le cose, dipende dalla pressione e dalla zona. Il difensore deve preoccuparsi di entrambe le cose e dello spazio.
 

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