Roma, parla Fonseca: “Sono sicuro che vinceremo almeno una competizione”


Paulo Fonseca ha parlato a Trigoria nella propria conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore della Roma. Ecco le parole del tecnico:

Roma, Fonseca a Trigoria
Roma, Fonseca a Trigoria

Petrachi introduce così Fonseca: “Oggi sono molto lieto di presentarci il nostro nuovo allenatore. Sono molto felice di presentare questo personaggio che avrete modo di conoscere velocemente. Non aggiungersi altro. Nelle mie valutazioni e in quelle societarie si stava pensando a un profilo italiano, in realtà questa per me è diventata un’opportunità. Quindi lascio a lui la parola ed è tutto per voi”.

 

Salve a tutti. Sono molto felice di essere qui. Motivato per lavorare in questa squadra e città meravigliosa. Parlerò presto con voi in italiano.

Iniziano le domande:

Domani inizia la stagione. Come immagina la Sua Roma?

On sarà la mia Roma, ma la Roma si tutti. Sono motivato insieme a Gianluca e allo staff. La squadra deve rendere orgogliosa i nostri tifosi.

 

Lei ha affrontato la Roma da avversario in Champions. Che ricordo ha dell’Olimpico?

Non ho un grande ricordo di quella serata perché la mia squadra fu eliminata. L’ambiente fu un fattore importante per la vittoria della Roma. Vorrei ricrearlo.

 

La Roma arrivò in semifinale, ma sono cambiate tante cose. Che incidenza penserà di avere sul mercato? Perché avete scelto Pau Lopez, ad esempio?

Noi stiamo lavorando molto per una squadra forte. Lo stiamo facendo ponderando le scelte, cercando chi possa aggiungere qualità a questa squadra. Sono già stati perfezionati tre acquisti. Insieme stiamo lavorando con molto criterio per trovare i profili che aggiungano qualità alla squadra.

Higuain può essere il profilo giusto?

Io sono in totale sintonia con Gianluca. Non parlo di giocatori che non sono qui. Se Higuain dovesse arrivare ne parleremmo.

 

Lei ha parlato con Pallotta a Londra: qual è l’obiettivo minimo indicatoLe?

Il presidente non ha fissato obiettivi, ma il principale obiettivo è l’accesso in Champions League, oltre che una squadra forte e coraggiosa, che anche se non vincerà sempre ci renda orgogliosi. La mia non è una promessa, ma una convinzione: ho due anni di contratto e penso che potremo vincere almeno una delle competizioni alle quali parteciperemo.

 

Lei parla solo di giocatori che sono qui. Ha parlato con Dzeko? Cosa pensa di Zaniolo?

Zaniolo è ovviamente un giocatore di molto talento. Deve dimostrare di meritare la squadra tutti i giorni. Vale per Zaniolo come per gli altri. Contano il presente e il futuro. I giocatori devono sacrificarsi e non stare nel club per i propri interessi. Con Dzeko non ho parlato, ma Gianluca sì. Io voglio che resti solo chi è felice e motivato, è un prerequisito fondamentale.

 

Ci sono dei calciatori che sa per certo che non partiranno? Teme che una rivoluzione tanto grande possa portare via tanto tempo?

Sì, ovviamente ci sono giocatori che devono far parte del nostro progetto. Servirà chiaramente tempo per il resto, ma abbiamo ottimismo per costruire una squadra forte.

 

In una Roma rinnovata che ha perso anche dei simboli sono rimasti solo due romani: Florenzi e Pellegrini. In che ruoli li vede?

Li conosco bene anche perché li ho affrontati e ho visto molte partite. Devo conoscerli anche dal punto di vista caratteriale. Questo discorso vale per tutti. Per il ruolo vedremo con calma, faremo degli esperimenti e ve ne renderete conto. Spesso parliamo di esigenze che abbiamo. Il club esige determinate cose, ma conta anche il livello di esigenza che il calciatore pone sulle proprie spalle e su quelle del compagno. Essere capitano o leader è anche questo. I giocatori devono avere questa consapevolezza.

 

Per Petrachi: Florenzi e Zaniolo potrebbero partire?

Oggi è la giornata del mister. Parlare di calciomercato oggi è inopportuno e poco corretto anche perché c’è la presentazione del mister.

 

Lei ha lasciato una squadra vincente in Ucraina. Vuole fare esperienza in un campionato straniero o pensa realmente di poter vincere a Roma?

Io sono qui perché ho una forte convinzione. Possiamo elevare la Roma a un livello successivo. Il campionato è difficilissimo, ma la sfida è affascinante. Possiamo costruire qualcosa di speciale. Non faccio scelte in base a ragioni economiche. Quando Gianluca mi ha offerto la Roma non ho avuto dubbi ed è per questo che sono qui.

 

Ha già in testa un sistema di gioco? E per la fase difensiva, dato che il Suo Shakhtar prendeva molti goal in Europa?

Il sistema di gioco non è la questione più importante, ma lo è più la dinamica di squadra. Le mie squadre hanno principi fondamentali a seconda delle caratteristiche dei giocatori. Quelli in rosa possono adattarsi al mio sistema di gioco. In Italia ha vinto negli ultimi anni chi ha subito meno goal, quindi cureremo la fase difensiva. La squadra però non sarà permanentemente difensiva. Per me per difendere bisogna mantenere la palla. Conta l’intensità. Il gioco oggi è molto più strategico , serve uno studio approfondito. In Italia si adottano molti schemi diversi. Dovremo studiare molto gli avversari. Non è detto che giocheremo sempre allo stesso modo.

 

Florenzi sarà il capitano?

Florenzi era il capitano della squadra, ma evidentemente continuerà a esserlo.

 

Lei è l’ottavo allenatore in 9 anni. La spaventa? Cosa pensa di avere di più?

Non ho nulla di più. La paura è un sentimento che non esiste dentro di me. Non parlo di me stesso, parlano i risultati e mi conoscerete attraverso quelli.

 

Sappiamo che Le piacciono giocatori tecnici. Pastore e Perotti Le piacciono?

Sono giocatori sui quali conto, di enorme qualità. Vale lo stesso discorso di Zaniolo, bisognerà lavorare.

 

Che tipo di rapporto instaura col direttore sportivo? Fa nomi e cognomi degli obiettivi? Qual è il Suo attaccante ideale? Di peso o di movimento?

L’attaccante ideale è quello che fa goal. L’importante è che ci sia una grande complicità col direttore sportivo. C’è un momento in cui Gianluca propone un giocatore e viceversa. Stiamo cercando di prendere le decisioni migliori, poi subentrano le questioni economiche, ma insieme stiamo cercando di capire quali sono le opzioni migliori per rinforzare questa squadra.

 

 

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