Roma-Shakhtar 1-0, le pagelle giallorosse: Dzeko da quarti di finale

La Roma si gode la magica serata di Champions con il passaggio del turno contro uno Shakhtar propositivo ma inefficace, incapace di tirare in porta e di impensierire Alisson. Dzeko la risolve e i giallorossi tornano tra le 8 migliori d’Europa.

Dzeko - Roma
Dzeko – Fonte immagine: sassuolocalcio.it

ROMA, LE PAGELLE DEI GIALLOROSSI: DZEKO DA CHAMPIONS

Alisson S.v.: il portiere della Roma non effettua una parata. Solo rinvii dal fondo e meno dell’ordinaria amministrazione.

Florenzi 6: il terzino è sempre troppo frenetico, ma questa volta sbaglia pochissimo e rimane concentrato per tutti i 90 minuti. Fondamentale in fase difensiva, limita tantissimo l’offensiva ucraina. Spinge poco, ma Di Francesco lo porta ad essere più accorto.

Fazio 7: il comandante, sin dal primo minuto, imposta il suo match sull’anticipo. Il difensore è sempre puntuale e non sbaglia mai il tempo dell’intervento. Sicuro in marcatura e palla al piede: imposta e smista con estrema tranquillità. Leader indiscusso del reparto.

Manolas 7: come il collega di difesa non sbaglia nulla intervenendo sempre al punto giusto e al momento giusto. Preciso e deciso in scivolata, protegge con autorità la porta del suo portiere che deve solo guardare e godersi il passare dei minuti. Mai in affanno, è un altro degli artefici di questa importante vittoria.

Kolarov 6: il terzino serbo fa valere l’esperienza spingendo nel primo tempo e difendendo nel secondo. Con il passare dei minuti cala, ma non molla di un centimetro facendo valere posizione e fisico dove non arriva con il fiato. Lucido per tutto l’incontro ha ridato un assaggio delle doti ammirate ad inizio campionato.

De Rossi 7: il campitano giallorosso torna ad essere uno dei migliori interditori d’Europa, sporcando e bloccando ogni offensiva avversaria. Tanta quantità a centrocampo che fanno respirare la Roma soprattutto nel momento d’affanno. Difensore aggiunto negli attimi di difficoltà finale.

Nainggolan 6.5: prestazione assolutamente positiva dopo il calo delle ultime sfide. Il belga rispolvera quella cattiveria in fase di difesa che mancavano da tempo. In avanti si inserisce, spaccando la retroguardia avversaria e regalando sempre un’alternativa alla manovra. Combatte fino al triplice fischio concedendo veramente poco agli avversari.

Strootman 6.5: come Nainggolan, anche l’olandese torna su ritmi che non si vedevano da tanto all’Olimpico. Raddoppia su ogni portatore di palla donando quella quantità essenziale contro una formazione fisica come lo Shakhtar. Corre su ogni lato del campo e conquista ogni palla vagante strappandola dai radar dei rivali.

Under 6: il turco punge poco in avanti, ma rientra ed è fondamentale in fase difensiva. Nel primo tempo viene ingabbiato bene e non può sfruttare a pieno la sua velocità. Ci si aspettava di più in attacco, ma il ragazzo si sacrifica per poi lasciar spazio a Gerson. (dal 65′ Gerson 6: viene inserito per dare più sostanza al centrocampo e più copertura e la mossa è azzeccata. Peccato aver sprecato l’occasione del raddoppio, ma il brasiliano si rivela determinante con i suoi recuperi e con la sua grinta.)

Perotti 7: l’argentino, ispirato e funambolo come sempre, rimedia una quantità illimitata di punizione ricevendo calcioni in ogni parte del campo. E’ una spina nel fianco per gli avversari che sono costretti ad atterrarlo per strappargli il pallone. Con il vantaggio il suo lavoro diventa ancora più evidente e determinante.

Dzeko 7.5: il bosniaco lotta dal primo all’ultimo secondo di partita regalando anche la gioia del gol. Verticalizzazione perfetta che viene finalizzata con una conclusione sotto le gambe dell’estremo difensore avversario. Un altro suo scatto porta al rosso diretto per Ordets che atterra l’attaccante lanciato a rete. Senza dubbio uomo partita.  (dall’89’ El Shaarawy Sv.)

Di Francesco 7: è il terzo allenatore ad accedere ai quarti di finale di Champions con i giallorossi. L’ex Sassuolo ingabbia gli ucraini che gestiscono il possesso palla ma creano pochissimo. Nella ripresa, la Roma verticalizza di più e raccimola un gol e un’espulsione che blindano il risultato e il passaggio del turno

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