Spal-Inter 1-2, le pagelle nerazzurre: ci pensa Icardi, Miranda il peggiore

L’Inter batte 2 a 1 la Spal al Mazza e sale al terzo posto in classifica. Spalletti sembra aver finalmente ingranato. Di seguito le pagelle dei nerazzurri:

Handanovic 7 – se la Spal pareggia solo al 71′ il merito è sopratutto del portiere dell’Inter che compie almeno tre parate degne di nota.

Vrsaljko 6 – serve l’assist ad Icardi da cui nasce la carambola sul giocatore della Spal. Cala un po’ nella ripresa.

Icardi all'Inter - Fonte immagine: Вячеслав Евдокимов, Fc-zenit.ru - Wikipedia
Icardi – Fonte immagine: Вячеслав Евдокимов, Fc-zenit.ru – Wikipedia

Skriniar 6 – serata difficile, la Spal attacca in maniera arrembante, tiene botta per tutta la gara soprattutto con un cliente fisicamente complicato come Petagna.

Miranda 4.5 – causa un rigore che uno della sua esperienza non dovrebbe concedere. Si fa beffare da Paloschi con una marcatura distratta. Brutta partita per lui.

Asamoah 5.5 – Lazzari è una furia sulla sua fascia che il ghanese non riesce sempre a contenere.

Borja Valero 6 – verticalizza poco, non rischia mai soprattutto perché costretto dal pressing avversario. Dal 77′ Lautaro Martinez 6 – entra bene in partita cercando di far salire la squadra.

Vecino 6.5 – corre tanto più del necessario, visto le falle lasciate dai suoi compagni.

Keita 5.5 – volenteroso, causa pericoli alla difesa biancazzurra, però spreca un regalo di Cionek con un passaggio prevedibile. Dal 67′ Politano 5.5 – si divora il 3 a 1 che avrebbe garantito una maggiore sicurezza all’Inter.

Nainggolan 6 – sufficienza risicata, un passo indietro rispetto ad Eindhoven, da uno come lui ci aspetta molto di più. Chiude comunque stremato, la sosta gli farà bene.

Perisic 6 – non una gran partita ma strappa la sufficienza grazie alla geniale palla per Icardi.

Icardi 7 – che sia autogol o meno poco importa, nella prima rete ci mette lo zampino in maniera determinante. Il secondo che decide il match è invece tutto suo. L’apporto alla squadra complessivamente deve essere però migliore, anche se – gira che ti rigira – il suo nome compare sempre. Dall’81 Gagliardini s.v.

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