Summit alla Pinetina: Icardi multato e ancora capitano. La polemica si chiude qua?

Icardi in allenamento con l'Inter Fonte: fcinter.it
Icardi in allenamento con l’Inter
Fonte: fcinter.itI

Ieri è stata una giornata assai difficile in casa nerazzurra, non solo per la sconfitta subita dal Cagliari. Infatti, allo stadio Meazza è impazzata la contestazione degli ultras nerazzurri nei confronti di Mauro Icardi, a cui è stato contestato il contenuto di un passaggio della sua autobiografia “Sempre Avanti”, appena uscita nelle librerie.
Questo è il passo oggetto dei malumori del tifo nerazzurro, in cui Icardi racconta del post Sassuolo-Inter del 2014-15, in cui Icardi insultò i tifosi nerazzurri dopo che questi rigettarono in campo la sua maglia, che aveva regalato a un tifoso nerazzurro

“Mi tolgo maglia e pantaloncini e li regalo a un bimbo. Peccato che un capo ultrà gli vola addosso, gli strappa la maglia dalle mani e me la rilancia indietro con disprezzo. In quell’istante non ci ho più visto, lo avrei picchiato per il gesto da bastardo appena compiuto. E allora inizio a insultarlo pesantemente: ‘Pezzo di merda, fai il gradasso e il prepotente con un bambino per farti vedere da tutta la curva? Devi solo vergognarti, vergognatevi tutti’. Detto questo gli ho tirato la maglia in faccia. In quel momento è scoppiato il finimondo. (…) Nello spogliatoio vengo acclamato come un idolo… I dirigenti temevano che i tifosi potessero aspettarmi sotto casa per farmela pagare. Ma io ero stato chiaro: ‘Sono pronto ad affrontarli uno a uno. Forse non sanno che sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il più alto tasso di criminalità e di morti ammazzati per strada. Quanti sono? Cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio, e faglielo sentire: porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo’. Avevo sputato fuori queste frasi esagerate per far capire loro che non ero disposto a farmi piegare dalle minacce. (…) Un capo storico viene da me: pretende ancora le mie scuse. (…) Non devo chiedere scusa a nessuno di voi, se vi va bene perfetto, altrimenti ciao… Oggi fra me e i tifosi della Nord c’è rispetto reciproco, come è giusto che sia. Anche loro hanno un ruolo importante per il successo della squadra.”

I tifosi hanno espresso il loro malumore con cori e striscioni (anche pesanti) nei confronti del numero nove argentino. E la contestazione non si è esaurita allo stadio, visto che sotto casa del capitano nerazzurro si sono radunati, dopo la gara, alcuni esponenti del tifo interista, che hanno (stando ad alcune ricostruzione, smentite dall’Inter) creato qualche disagio nella zona circostante il palazzo in cui abita il bomber ex Samp. Ad una ringhiera vicina hanno anche appeso uno striscione, così recitante:«Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o lo fai da infame?»

I PROVVEDIMENTI- Oggi è andato in scena un incontro tra la dirigenza e lo stesso Icardi, che rimarrà capitano, contrariamente alle richieste della Curva (uno striscione recitava:«Non sei un uomo, non sei capitano, sei solo una vile m……».). Al giocatore toccherà, come è giusto che sia, una salata multa.
Qualcuno aveva ipotizzato la possibilità di un provvedimento più duro, viste anche le forti dichiarazioni del ds Ausilio e del vice-presidente Zanetti dopo la gara con il Cagliari.

Il ds aveva infatti puntualizzato:«ci sono state situazioni che non sono piaciute a noi come non sono piaciute ai tifosi, direi giustamente. Domani avremo il tempo di valutare, insieme anche a lui, perché è giusto comunque che il ragazzo si prenda le proprie responsabilità, ne venga a parlare in società con noi, e poi prenderemo sicuramente delle decisioni».

Zanetti era stato più duro, dichiarando: : “Questi comportamenti non possiamo accettarli, ogni singola persona deve sapersi comportare. Se gli toglieremo la fascia? Dopo la partita ne parleremo e vedremo cosa fare: non vale solo per Icardi, ma per tutte le persone che lavorano in questa società e per questi valori. il suo libro è una cosa privata sua, nessuno si aspettava quello che è successo: l’Inter è al di sopra di qualsiasi persona e sono dispiaciuto perché è successo tutto a ridosso di una partita importante. Purtroppo esistono questi social, utilizzati in questo caso in maniera negativa: ogni persona deve stare attenta a quello che scrive, noi dobbiamo salvaguardare la storia di questa società.”

Resterà da capire come la prenderanno i tifosi nerazzurri nelle prossime gare, visto che la distanza tra gli esponenti del tifo caldo di San Siro e il giocatore pare evidente.
Una prima prova potrebbe esserci già giovesì contro il Southampton, contro cui dovrebbe tornare Brozovic dal 1′

 

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