Calciomercato: il punto sulla Serie A

Forse ci siamo, finalmente siamo partiti con il calciomercato. Per sopperire alla mancanza di calcio (giocato) ci si concentra sulle trattative, quelle che dovrebbero rinforzare le squadre. Ma quale squadra si è davvero rinforzata in Italia? Troppo facile dire la Juventus, società che dopo qualche anno di ombra sembra tornata ai vecchi tempi.

Zlatan Ibrahimovic fonte foto: Danilo Rossetti

Intelligenti le operazioni Isla e Asamoah, a conferma che Marotta non ha perso il suo fiuto per gli affari che l’ha contraddistinto anche a Genova, sponda blucerchiata. I due ex friulani per il presente e la Champions League, i vari Gabbiadini, Leali, Pogba e (forse) El Kaddouri per il futuro. Per continuare una tradizione di campioni. Il mercato dei campioni del domani, così si potrebbe definire quello del Napoli, almeno in attacco. Chiusi Behrami e Gamberini per 10 milioni totali, ora si cerca fortemente un esterno sinistro, con Balzaretti che molto probabilmente non arriverà. La politica di De Laurentiis è semplice: spendere poco, ma bene. Per contrastare gli ultimi due mercati che (Cavani e Pandev a parte) hanno portato molto scontento fra il popolo azzurro. Ora si punta tutto su Vargas e Insigne, due giovani che potrebbero infiammare il pubblico partenopeo, quel pubblico che ora si trova un po’ in conflitto con il patron per la cessione dell’idolo Lavezzi al PSG. In quella Parigi che sembra appetita da tutti, o meglio, da chi se lo può permettere. Iniziando da Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic, per finire con il giovane Marco Verratti che, con tutta la timidezza che lo contraddistingue, è volato ieri in tarda serata per definire il trasferimento nella capitale francese. Con mamma e fidanzata al seguito. Un applauso andrebbe fatto a Galliani e Raiola, ancora una volta gli unici a guadagnarci: Raiola con l’ennesimo trasferimento del suo assistito più importante, Galliani per essersi liberato di due ingaggi importantissimi. E ora? La domanda dei tifosi rossoneri è lecita, e anche obbligatoria. Ora si dovrebbe aspettare, non ci sono “eredi” se così si possono definire. Tasci di certo non è Thiago Silva, e Dzeko non è Ibra. Mercato quasi identico, quello che si svolge a Milano, anche dall’altra sponda del naviglio, in quell’Inter che ora deve fare i conti con i superstiti del Triplete. Julio Cesar è stato trattato malissimo, Stankovic si è decurtato l’ingaggio, Lucio risponde da vero juventino forse perché ferito dal trattamento della società nerazzurra. Intanto si punterà sui giovani, ma non si capisce il perché del mancato riscatto di Poli, giocatore per il quale tutti avevano una preferenza. Ultima parte dedicata a due neopromosse che stanno conducendo un mercato di tutto rispetto: il Torino e la Sampdoria. Partendo dai liguri, che hanno confermato Eder e hanno chiuso gli acquisti di De Silvestri e Maxi Lopez, due giocatori che avevano molto mercato. E ora? Ora si lavorerà molto sul centrale difensivo e sul terzino sinistro, oltre che ad un’altra punta per sostituire Maxi Lopez o Juan Antonio. Concludiamo con il Toro: finalmente ritorna a difendere la porta granata un portiere di tutto rispetto, quel Jean Francois Gillet che tanto bene ha fatto lo scorso anno a Bologna. Centrocampo rivoluzionato con Santana e Gazzi che sono arrivati in simulanea dal Napoli e dal Siena, entrambi in lista di sbarco. In attacco sono state fatte cose importanti: la conferma di Meggiorini e l’acquisto di uno dei giovani più interessanti della Serie Bwin dello scorso anno, quel Sansone che tanto bene aveva fatto al Sassuolo. Un mercato di prima fascia per due squadre neopromosse. Forse, quello del prossimo anno, sarà il campionato più equilibrato degli ultimi tempi.

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