De Melo si allena in Brasile ma vuole l’Europa

A volte ritornano, o almeno ci provano.

Fonte immagine: Liondartois (Wikipedia)
Fonte immagine: Liondartois (Wikipedia)

Tullio De Melo è un ex calciatore acquistato dal Palermo di Guidolin che oggi si allena con il Corinthians ma sogna l’Europa. Queste le sue dichiarazioni: “Firmai cinque mesi prima di andare: mi scelsero il direttore Foschi e mister Guidolin. Avrei avuto un ruolo importante negli schemi, mi piaceva tutto. Poi sono arrivato e l’allenatore era Colantuono ed al primo giorno in rosanero mi accorsi subito che non sarebbe stato così -spiega in esclusiva a Tuttomercatoweb.com la punta brasiliana classe 1985-. Peccato, davvero peccato”.
Ora è in Brasile. In attesa.
“Mi sto allenando e sto aspettando. Il mio ultimo contratto è terminato in estate, ora mi sono allenato col Corinthians e sto aspettando la giusta opportunità”.
Lì in patria?
“Preferirei l’Europa ma sono aperto a tutte le possibilità, ad ascoltare tutto. Mi piacerebbe tornare in Europa, sono stato lì 10 anni e sarebbe bello”.
Non saranno mancate le chiamate.
“Ho rifiutato alcune proposte, non era la miglior scelta da fare dire di sì ad alcune di queste. Il problema è che lo scorso anno ho preso un rischio importante firmando per sei mesi con l’Evian”.
Ci spieghi.
“Sono andato lì, il primo mese tutto ok, poi mi sono infortunato durante una partita contro il Nantes. Dopo un mese sono tornato per la fine del campionato ma all’allenamento un giovane della squadra riserve che si stava allenando con noi mi ha fatto un’entrata durissima; un altro e mezzo di stop. E’ quel che mancava alla fine del campionato, per me è stato durissimo”.
Sei mesi per poi andare in una squadra più importante, tutto frenato da quell’entrataccia.
“Non potevo fare niente, è stato orribile. Dopo ho finito l’annata senza giocare e non è stato un bene, per un calciatore è una cosa pessima. Da lì, i club non sapevano perché non stessi giocando evidentemente, ma anche io ho detto no ad alcune proposte. Però ora sono pronto: ho preso un rischio importante andando all’Evian, ma ora ho voglia di ripartire”.
Chi è andato sempre in crescendo, in Italia, è invece il suo ‘maestro’, Rudi Garcia.
“Ho lavorato con lui al Le Mans e cinque anni al Lille. E’ un grandissimo allenatore, un grandissimo uomo. Per me è un tecnico completo, sotto ogni punto di vista. Tatticamente, umanamente, è intelligente e sa parlare con tutti i calciatori della squadra. Tutti lo ascoltano, è un motivatore: ogni gara fa un discorso diverso, usa sempre parole diverse e ti carica. Anche in allenamento, dove giochi tanto con la palla. Sarebbe bellissimo lavorare di nuovo con lui…”.

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