Roma, De Rossi è sicuro: “Non ho mai chiesto di andare via. Sui giornali tanta falsità”

Ecco di seguito l’attesa conferenza stampa di Daniele De Rossi, volta a smentire gli accostamenti al City:

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Si è parlato molto di questo interessamento del City, anche un pò a sproposito, hai l’opportunità di raccontarci la verità su questa vicenda
Io posso raccontarvi la verità, non avevo voluto parlare ad Irdning perchè ne sentivo di tutti i colori nemmeno in Nazionale. Avevo deciso di parlare prima del campionato come di consueto. Ogni mercato ci sono delle richieste ma è importante per me dire la mia. Io sto qui, sto bene qui e non ho mai chiesto a nessuno di andare via. Messaggi, Mancini, telefonate, frasi che lui avrebbe detto… è stato scritto di tutto e non è la prima volta. Mentre alcuni articoli le scrivono le stesse persone, giornalisti con cui ho cause in corso e mi fanno sorridere, altri sono fuorvianti e pericolosi. Se un giorno dovessi andare via dalla Roma verrò qui e dirò: voglio vincere la Champions League piuttosto che lo scudetto. Mi assumerò la responsabilità ma questo non è successo perchè io voglio stare qua. Questa è la mia verità. Quando si è parlato del mio contratto ho parlato di soldi senza problemi ma non ho mai chiesto di andare via dalla Roma.

L’ultima di campionato a Cesena tu hai parlato con schiettezza chiedendo giocatori alla svelta per renderla competitiva, che idea ti sei fatto?
Il discorso Cesena era abbastanza semplice. Mi è stato chiesto cosa servisse alla squadra e io ho risposto chiedendo investimenti e velocità. Mi spiace siano andati via giocatori che erano esempi di professionalità come Cassetti,Pizarro,Heinze ma anche Okaka. Da quanto leggo anche Borriello dovrebbe andare via e una frangia del vecchio spogliatoio oramai è andata via. Spetta a noi “vecchi” costruire un rapporto e fare da guida.

Al di là delle colpe reali dei giornalisti, queste voci nascono da una dichiarazione ufficiale della società: De Rossi non è incedibile. Questo per te ti ha dato fastidio oppure è davvero cosi?
Credo che il discorso ci stia, è il calcio proprio che ci ha detto questo. In passato sono stati venduti Zidane,Ronaldo,Ibrahimovic e Thiago Silva, figuriamoci se non possa essere messo in discussione io. Io per la gente ho un valore affettivo notevole, si è visto l’altra sera e sono considerato un giocatore importante non solo perchè sono romano ma perchè sono bravo a giocare a calcio.

Come vi state scoprendo con Zeman e la differenza con Luis Enrique
Non ho mai voluto andare via da qui neanche dopo il cambio di allenatore. Io non ho problemi con il mister e questa è una bugia giornalistica. Mi dispiace che sia andato via Luis Enrique e speravo che si potesse riprendere una rivincita e sono sicuro che l’avrebbe fatto. All’inizio speravo in Montella ma quando è arrivato Zeman ho trovato un’altra persona che non immaginavo. Pensavo fosse un musone invece è una persona piacevole che non è facile rendersi conto di quanto lo sia se non lo si conosce. Ovvio si fatica si corre tanto ma questo da una parte è molto stimolante.

Quante squadre ti hanno cercato?
Si una, quella che sapete tutti. Concretamente e con insistenza potrei fare altri nomi ma non in maniera diretta, mai con delle offerte che siano degne di questo nome. Anche durante l’Europeo che ho giocato bene ci sono stati dei piccoli contatti ma quella squadra lì che conoscete era quella veramente interessata.

Hai avuto la sensazione che la società avesse in mente di cederti? C’è qualcosa in ballo con la società?
A questa domanda dovrebbe rispondere la società. Sabatini,Fenucci e Baldini però non hanno mai detto che io volessi andare via. Mi hanno fatto un contratto importantissimo, a livello italiano difficilmente si faranno contratti così importanti. Cinque mesi fa ho fatto una scelta, forse l’ho fatta già 30 anni fa, nevicava era inverno ma anche se è cambiato il clima la mia situazione non cambia.

Parlando di campagna acquisti, c’è qualche giocatore che ti ha colpito in positivo? E’ vero che Bradley ha colpito l’ambiente? Dietro Burdisso e Castan ci sono Romagnoli e Marquinhos: giocherai come centrale in caso di emergenza?
Mi hanno impressionato tutti ma Bradley mi ha stupito in allenamento. E’ stata una gioia scoprire Piris, Tachtsidis ma anche Destro e Balzaretti che conoscevo. Osvaldo, Lamela e Bojan sono giocatori che hanno delle qualità offensive impressionanti e con il mister potrebbero fare delle cose incredibili. Marquinhos non lo conosco, Romagnoli non è una scoperta perchè papà lo allenava in Primavera però ci può stare. Facciamo finta che io non debba ricorrere a fare il centrale.

Quest’anno la Roma parte per vincere qualcosa? Come vedi il confronto con le altre squadre?
L’anno scorso non mi piaceva il fatto che nonostante fossimo 3-4 punti dalla Champions si parlasse dell’anno di transizione e ciò creava un alibi. Quest’anno credo che ci siamo rinforzati piu di altre squadre e credo che se c’era un divario tecnico si sia assottigliato, la Juventus è un gradino sopra ma non sempre vince la squadra piu forte. Basta vedere il Milan l’anno scorso. La sensazione è che si possa fare una grande stagione.

Temi qualche crepa con la tifoseria in un eventuale cattiva prestazione? Puoi dire che chiuderai la carriera qui?
Il tifo mi ha sempre sostenuto, c’è sempre un gufo che uscirà fuori e potrà dire che se mi avessero venduto avrebbero comprato questo e quest’altro… Sicuramente la pressione ci sarà come quando ho rinnovato ma è normale. Io ho parlato molto chiaramente quando ho rinnovato e quanto sto bene qui. Quello che ci tengo a dire oggi è piu importante del calcio, è l’essere uomini ed avere personalità per poter campare. Se dovessi andare via non mi celerò mai dietro società, ambiente e problema privato: mi prenderò le responsabilità. Ripeto, il mercato è strano come ha detto Sabatini, ma che io stia bene qui non credo ci sia bisogno di ribadirgli. Ho fatto 18 giorni di vacanza, ho fatto non so quanti metri ma non voglio una medaglia: è un sintomo di stare qui con tutto me stesso. Uno che pensa ad andare via insomma non si sarebbe comportato così.

Se la società ti volesse vendere, tu asseconderesti la scelta?
Io ho sempre risposto al mio procuratore, ad un eventuale squadra che mi ha cercato e alla società che io voglio stare qui. Se mi diranno che io non sarò importante e in base alla motivazione che mi darà io prenderò le decisioni. Basta guardare Nesta con la Lazio che ha risanato i conti. Però la Roma non ha una situazione difficile.

Ti senti di dire che l’obiettivo minimo è la Champions?
Non mi sento di mettere dei paletti, lo Scudetto è il massimo e molte volte abbiamo fatto quest’errore e poi magari arrivi decimo. Come hanno fatto tante squadre. Non c’è da mettere i paletti ma la mia speranza è che la squadra rientri in Champions League perchè per un giocatore che gioca a certi livelli giocare in Europa è un altro livello.

Sulla frase di Mancini?
Non è mai stata pronunciata questa frase da Mancini e da quello che so io lui stima Francesco Totti in maniera incredibile. Francesco finirà la carriera minimo con uno scudetto anche se è poco per uno come lui anche a livello personale avrebbe potuto vincere molto. Sono forte ma non un talento indiscutibile come Francesco. Vincere uno scudetto in 5 anni sarebbe aver dato un senso alla mia carriera.

E’ un dato di fatto che Zeman possa valorizzare i giocatori? Cosa ti aspetti da Zeman a livello professionale e personale?
Non lo sò lo vedremo. Io spero di avere un giovamento a giocare con lui. La cosa che vedi in maniera lampante vedi gli attaccanti che fanno molto movimento quindi è piu facile andare in gol e potrei fare anche piu assist se giocassi avanzato.

Hai speso belle parole per L.Enrique: ti senti più adatto con Zeman o con Luis Enrique?
Mi parli di un allenatore che ho conosciuto dopo un anno e di uno che ho fatto 3 amichevoli , 2 delle quali con avversari modesti. Con Luis Enrique mi trovo benissimo da un punto di vista calcistico e umano è un grande allenatore e mi trovavo bene. Spero di trovarmi bene con Zeman ma non penso che uno debba fare le carriole in campo, il calcio è quello. Ho cambiato tanti allenatori e tutti mi hanno fatto giocare insomma.

Da giocatore importante e tifoso ti fa piacere che questa Roma ha parlato con Zeman della Juve?
Non penso c’entri questo, non ho paura delle parole. Si comincia con un clima accesso. C’è una rivalità da tifoso con la Juve ma se dovessi pensare ai giocatori di quella squadra io ho amici veri quindi non ho un odio nei loro confronti. Però il mister è libero di dire la sua opinione. Il ritorno del mister non la vado a cercare a Torino ma la voglio riscontrare allo stadio, c’è un entusiasmo in città. Nonostante la squadra sia forte il 90% dell’entusiasmo è merito del mister.

Il tuo contatto diretto era Mancini e se hai un rapporto con lui di un certo tipo?
Il mio contatto è il mio procuratore. Non esiste un procuratore che prende di peso un giocatore e lo porta in un’altra squadra. Ho parlato una volta con lui di quello che pensavo ma non lo considero un mio amico. Non c’è stato nessuno scambio continuo. Io sono entrato qua dentro e ho iniziato a lavorare, ho detto al mio procuratore e a chi mi voleva che io volevo rimanere quindi per me non ci sono state pressioni.

 

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