Real Madrid primo per una notte: Granada battuto 2-0

E’ la prima di Cristiano Ronaldo a Chamartin da quando una vasta schiera di ct, capitani e giornalisti ha deciso di premiarlo come miglior giocatore al mondo.

Cristiano Ronaldo fonte foto: Wikipedia - http://www.flickr.com/photos/jansolo09/4926698411/ Jan S0L0
Cristiano Ronaldo fonte foto: Wikipedia – http://www.flickr.com/photos/jansolo09/4926698411/ Jan S0L0

Il Bernabeu lo aspetta e quando insieme ai compagni mette piede sul prato verde della ‘Fabbrica dei sogni‘ gli spettatori che popolano gli spalti alzano al cielo dei fogli color oro. Sulla tribuna frontale vengono lasciati degli spazi che vanno a formare la scritto CR7, ennesima consacrazione per il calciatore più forte al mondo che, poi, prende il pallone d’oro e lo mostra ai suoi supporters che applaudono e lo acclamano. Foto di rito e palla al centro, c’è anche una partita da giocare. Parte il Granada di Alcazar, che è ben messo in campo, molto ordinato. Ma è il Real Madrid a fare la partita, anche se nel primo tempo non riesce a trovare la rete del vantaggio. Ci prova Cristiano Ronaldo al sesto minuto dopo una serie di bicicletas: gran tiro che, però, finisce di poco a lato dalla porta difesa da Roberto. E allora altra azione del Madrid, ma Bale viene fermato da un bruttissimo intervento di Murillo. Gareth resta a terra, Ancelotti manda a scaldare Jesè: Bale fortunatamente si rialza, ma per Murillo è solo cartellino giallo. Dal calcio di punizione procurato dal gallese nasce un’altra azione gol per il Madrid: Carvajal mette un pallone al centro e trova la testa del giocatore del Granada Iturra che mette paura al suo estremo difensore colpendo di testa verso la propria porta, fortunatamente per la “Banda Alcazar” la palla colpisce soltanto la traversa. E dal calcio d’angolo scaturito da questa azione nasce un’altra palla gol per il Madrid: Ramos va di testa, di poco alto. Al sedicesimo minuto la ‘telenovela’ più seguita in Spagna, l’amore dell’ex difensore del Siviglia Ramos per il cartellino giallo, si arricchiesce con una nuova puntata: intervento falloso, in compartecipazione con Marcelo, sull’avversario e tarjeta amarilla. Al ventiduesimo ritorna il vecchio Karim Benezema, che spreca la palla invitante servitagli da Marcelo. Ma al ventisettesimo l’attaccante della nazionale transalpina trova finalmente la gloria personale, ma l’arbitro annulla per fuorigioco.  All’ultimo minuto di gioco uno strepitoso Modric mette in mezzo una palla invitante per Cristiano Ronaldo che, da gran maestro, si inventa una rovesciata mostruosa, ma Roberto si supera e respinge il pallone che finisce a Gareth Bale che, però, non riesce a realizzare il tapin vincente. Le due squadre tornano negli spogliatoi sul risultato di 0-0. Nella ripresa Carlo Ancelotti decide di sostituire Bale per Jesè. E il Madrid si rende subito pericoloso con Di Maria che serve Benzema, ancora una volta in fuorigioco. Azione da manuale, poi, di Xabi Alonso che serve Ronaldo che di tacco invita Carvajal al festival del gol: si salva, però, il Granada con un intervento provvidenziale di Iturra. Sul calcio d’angolo successivo una palla invitante finisce, fuori area, sui piedi di Di Maria che, di esterno, tenta il gol capolavoro: Roberto impeccabile. Al 53′ Benzema va a fare compagnia a Ramos per un cartellino giallo che gli viene sventolato a causa di un intervento su Piti sulla linea di centrocampo. Qualche minuto dopo Modric vede Ronaldo, lo serve, e il portoghese con una magia si libera tra un paio di avversari e con il sinistro infila Roberto, portando in vantaggio la formazione di Ancelotti. Il Granada protesta perché c’era un uomo a terra, ma erano stati loro stessi a battere quel calcio di punizione e poi il regoalmento è chiaro: se l’arbitro non ferma il gioco si può continuare. Vantaggio meritatissimo per il Madrid per quanto visto quest’oggi in campo. Al sessantesimo  anche Modric entra nel club del giallo, per un fallo su El Arabi, seguito dopo qualche minuto da Di Maria. Al sessantasettesimo Xabi Alonso vede Cristiano Ronaldo lateralmente, lo serve, il portoghese stringe verso il centro e tenta il tiro: Roberto para, ma il Bernabeu chiama a gran voce il nome del portoghese. Che soddisfazione per lui essere acclamato dallo stadio che ha visto giocare giocatori come Di Stefano e Zidane. Ma Ronaldo non si stanca, vuole essere protagonista fino alla fine:  va a battere la punizione, ma una deviazione di Pepe in barriera spedisce la palla sulla traversa. Ma il raddopio madridista non si fa attendere più di tanto perché Cristiano Ronaldo illumina, Marcelo riceve in area di rigore, può tirare ma decide di servire Karim Benzema che, a porta vuota, non può proprio sbagliare. Arriva il 2-0 del Real Madrid, firmato Karim Benzema. Ancelotti lo richiama in panchina e mette in campo Francisco Roman Alarcon in arte Isco. Lo prova come falso-nueve dato che, a quanto pare, vuole costruire un nuovo ruolo all’ex-Malaga che, da trequartista nel 4-2-3-1, sembra non convincerlo tantissimo. La partita si avvia, così, verso la conclusione, con un Real Madrid che vince e convince e che, soprattutto, non subisce gol. Ciò che aveva destato più perplessità del Real Madrid di Ancelotti era la fase difensiva, ma in questo 2014 la porta difesa da Diego Lopez, che oggi compie un anno dal suo ritorno a Madrid, è ancora inviolata. Sarà questa la formla magica su cui confida il tecnico italiano per riportare il Madrid sul tetto di Spagna e sul tetto d’Europa? Ma lasciamo perdere questi discorsi, per una serata Ancelotti e i suoi si godranno il primato e guarderanno tutti dall’alto: il Madrid supera in un colpo solo Barcellona e Atletico, anche se Atletico e Barça devono ancora giocare. I cugini affronteranno il Vallecano nel mini derby di Madrid, i blaugrana ospiteranno al Camp Nou il Malaga. Curiosità: Ancelotti ha collezionato un punto in meno rispetto al primo Real di Mourinho, due rispetto al secondo Madrid del lusitano, ma 10 in più rispetto all’ultimo Madrid del portoghese. Niente male.

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