Watford, senti Sannino: “C’è tanta passione e si lavora senza pressioni”
Nuova esperienza in Inghilterra per Giuseppe Sannino, che con qualche soddisfazione sta conducendo il suo Watford, che occupa il quattordicesimo posto in classifica. Ecco le parole rilasciate dal tecnico, ospite questa mattina ai microfoni di Radio Onda Libera:
Come va la sua esperienza in Inghilterra?
“Mai avrei immaginato di poter allenare in un Paese che vive di calcio e un calcio bellissimo. Gli stadi sono moderni e sempre pieni.C’è la passione durante la partita e durante la settimana si può lavorare tranquillamente senza infinite discussioni”
Lei si sta togliendo qualche soddisfazione come l’ultimo 2-2 contro la capolista Leicester
“Ho parecchi rimpianti visto che vincevamo 2-0 e ci hanno raggiunto nel finale. Era successo altre volte, si vede che qualcosa va registrato meglio. Abbiamo 18 partite davanti e vedremo cosa possiamo fare”
Gli allenatori italiani all’estero stanno facendo bene come in passato: è un riconoscimento alla nostra scuola?
“Sicuramente i tecnici italiani, lasciamo stare il sottoscritto che è alla prima esperienza, esportano qualità e stile. Devo dire però che anche gli allenatori inglesi sono molto preparati: non è vero che il calcio inglese è solo palla lunga e pedalare, ma ricercano la buona organizzazione di gioco”
Cosa pensano gli inglesi del calcio italiano?
“C’è rispetto, come del resto tra tutte le nazioni. Conoscono i nostri campioni, anche del passato, e riconoscono che facciamo calcio ai massimi livelli. A noi italiani affascina il calcio inglese per il suo modo di essere interpretato”
Quali le differenze tra le due realtà a livello di pressioni e di ambiente?
“Bisogna cercare di vincere ovunque, sempre. Il calcio inglese è poi meno esasperato. Si lavora e basta durante la settimana. Ciò non vuol dire che non ci tengono. La Championship è considerato il quinto campionato al mondo per livello e attrazione. E’ equivalente alla nostra Serie B ma quando arrivi trovi grandi campioni e un livello altissimo. Gli stadi sono sempre pieni. Sono da ammirare anche per la grande lealtà sportiva che hanno. Nel calcio inglese le partite si giocano soprattutto sul campo e finiscono all’ultimo secondo. Ricordiamoci per esempio il Manchester City di Mancini che vinse lo scudetto proprio all’ultimo istante. Danno tutto, sudano fino alla fine”