Stoica Juve allo Stamford Bridge, Vidal e Quagliarella rimontano il Chelsea 2 a 2

1015 giorni dopo la Juventus si rituffa nell’avventura della Champions League,  l’avversario e il teatro è di quelli da battesimo di fuoco, i campioni in carica del Chelsea allo Stanford Bridge. La squadra di Conte si presenta ai nastri di partenza della massima manifestazione europea con la formazione tipo e col rientro di Vidal a centrocampo dopo il turn-over di Genova, Di Matteo sorprende tutti invece e lancia Oscar al posto di Mata.

fonte immagine:Emanuela Tardocchi

I bianconeri iniziano col classico atteggiamento molto aggressivo, trovandosi però un Chelsea ottimamente disposto in campo e sbagliando spesso l’ultimo passaggio, non che i campioni in carica creino chissà quali occasioni, però nel primo quarto d’ora di gioco i Blues fanno incetta di corner. Il primo vero squillo della gara arriva però proprio dai bianconeri, un lancio di Barzagli pesca Marchisio che però nello stop si allunga troppo il pallone favorendo l’uscita di Cech. Non più di dieci minuti dopo è Vucinic ad avere l’occasionissima presentandosi solo davanti al portiere ceko, ma il suo destro finisce incredibilmente sull’esterno della rete. Bianconeri che quindi attaccano, ma peccano troppo sotto porta, Chelsea che invece al primo vero tiro in porta passa in vantaggio:  il brasiliano Oscar al 32′ lascia partire un tiro da fuori che sporcato dalla caviglia di Bonucci termina alle spalle di Buffon, Blues in vantaggio. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi e rimetter palla al centro che i campioni d’iItalia subiscono il colpo del 2 a 0, ancora Oscar si libera dalla marcatura di Bonucci, gran tiro che si infila all’incrocio, raddoppio Chelsea e bianconeri frastornati. Sotto di due reti nel giro di un minuto su un campo nemico e festante per i campioni in carica,  i bianconeri di Conte riescono subito a riaccendere la gara. Arturo Vidal, il guerriero fatto rifiatare nella trasferta di Genova, che  zoppica vistosamente dopo aver preso un pestone da David Luiz nell’azione che aveva portato all’occasionissima di Vucinic, al 38′ riesce a portarsi il pallone sul sinistro e pescare l’angolino giusto per battere Cech e riaprire un match che Oscar sembrava aver chiuso a doppia mandata. Il gol rinvigorisce i bianconeri, che si presentano nel secondo tempo combattivi e vogliosi di riacciuffare il match, giusto il tempo di rientrare in campo che Giovinco mette davanti la porta Marchisio, il passaggio è però troppo lungo e Cech arriva sulla palla senza grossi patemi. Con la quadra di Conte a cercare il pari e i padroni di casa sospinti dal proprio pubblico nel chiudere il match, ne esce una gara frizzante con continue azioni degne di nota. La prima dei Blues nel secondo tempo è un tiro dalla distanza di Ivanovic che per poco non inganna Buffon, costretto a smanacciare subito, ripetendosi poco dopo su una bomba su punizione di Lampard. Dopo una tentata simulazione da parte di Hazard la Juve si rifà viva dalle parti di Cech con una punizione di Giovinco, il tiro della formica atomica sfila però a lato, poco dopo è invece Cole a intercettare un nuovo tentativo del numero 12 bianconero, mandando la palla in angolo. Tra un’azione e un’altra, i bianconeri danno la sensazione di aver preso le misure dei padroni di casa, ormai costantemente chiusi nella propria metà campo, così Di Matteo tenta la carta Mata al posto dell’applauditissimo Oscar, mentre Carrera lancia prima Quagliarella al posto di un volenteroso ma inefficace Giovinco, poi c’è l’esordio di Isla al posto di Lichtsteiner. Nemmeno sei minuti di gioco e Fabio Quagliarella, appena entrato in campo e all’esordio assoluto in Champions League, si erge ad altro grande protagonista della serata: lancio di Marchisio, taglio alle spalle dei due centrali del Cheslea, si presenta tutto solo davanti a Cech e lo infila con un piatto destro sotto le gambe firmando il 2 a 2 tra il tripudio dei 2000 tifosi bianconeri accorsi in Inghilterra. Mentre si gioisce acora per l’impresa della doppia rimonta londinese è ancora la Juve a sfiorare  il colpo del ko nel giro di un minuto, su un assist di Isla l’attaccante di Castellammare fa partire un sinistro in girata che si stampa sulla parte superiore della traversa. Nei restanti minuti entra anche Matri per Vucinic, ma il risultato è ormai scritto, un 2 a 2 spettacolare che esalta tutte le doti e i difetti dei campioni d’Italia, capaci di uscire a testa alta anche dall’esame europeo su uno dei campi più difficili e sotto di due reti, benvenuti allo spettacolo della Champions.

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