Ibarbo vittima di Marçia e degli sciacalli: anche i giornalisti si accaniscono contro di lui

Nelle ultime ore in molti si sono imbattuti in una notizia sicuramente curiosa, ma comunque palesemente falsa. Victor Ibarbo, attaccante del Cagliari, è stato infatti ritenuto la causa dei malori di una ragazza di Olbia che aveva una relazione con lui, e che sarebbe finita all’ospedale per via delle presunte doti eccessive del colombiano.

Fonte immagine: Cagliaricalcio.net
Fonte immagine: Cagliaricalcio.net
Il racconto non poteva risultare credibile non solo perché inverosimile, ma anche perché il giocatore si trova in ritiro con i sardi dal 14 luglio, in Veneto.
La notizia era stata prodotta e diffusa da un portale dichiaratamente satirico e scherzoso, che già nel nome lascia trapelare i suoi intenti parodistici: “Marçia”, chiaro riferimento a “Marca”, giornale spagnolo. Già nelle ultime settimane una falsa news lanciata dai ragazzi del sito aveva fatto il giro del web, ingannando molte testate che l’avevano riportata come vera: si trattava del caso di un tifoso juventino di Trapani che si sarebbe buttato sotto al treno dopo la cessione di Giaccherini al Sunderland, analizzato anche da Soccermagazine (clicca qui per leggere) e che ancora adesso sta continuando a girare. Nonostante il precedente e nonostante la popolarità ottenuta da “Marçia” con quella boutade, però, in molti ci sono cascati nuovamente, e diverse delle testate che hanno parlato della vicenda di Ibarbo sono proprio le stesse che avevano abboccato allo scherzo su Giaccherini.
L’informazione, soprattutto sul web, è purtroppo meno trasparente di quanto si possa credere, e spesso si rivela veicolata a proprio piacimento. Persino le “bombe” di “Marçia” sono cadute vittime di questo fenomeno. Per attribuirsi la paternità della notizia e dunque lo scoop, infatti, molti redattori di siti registrati come testate giornalistiche hanno pensato bene di non citare la fonte originale, vizietto atavico per le penne del web e che viene costantemente condannato. Non potendo risalire così a “Marçia” e scoprire la natura goliardica delle sue notizie, giornalisti sopraggiunti in un secondo momento e che hanno letto di Ibarbo su un sito che ne aveva parlato senza citare “Marçia” erano più propensi a credere che il fatto descritto fosse vero, data l’assenza di elementi che potesse appunto ricondurli allo scherzo. Come in un effetto domino, quindi, tanti siti si sono rubacchiati la notizia a vicenda generando gratuitamente del gossip ed arrivando a risvegliare persino l’attenzione del Cagliari.
Il vero sciacallaggio, però, è un altro. A distanza di ore, infatti, c’è chi si diverte ancora a divulgare la notizia come autentica pur di far pervenire click e visite al proprio sito, confidando sul fatto che se la storia di Ibarbo aveva avuto da subito grande risonanza mediatica, la smentita è arrivata invece a pochi e sono molti gli internauti rimasti disposti ancora a credere che il calciatore abbia ferito sul serio una ragazza.
Avendo appreso che la situazione stesse sfuggendo loro di mano, i gestori di “Marçia” hanno deciso di oscurare momentaneamente il sito, promettendo, nel caso di un eventuale ritorno, di adottare una nuova linea “editoriale” e misure cautelative per evitare in futuro di catalizzare ulteriori incidenti del genere. Ma chi è sconfitto in tutta questa storia, in realtà, è il giornalismo italiano che è arrivato a questo livello. Quel giornalismo italiano che fa sì che mentre i familiari di Ibarbo si disperano giustamente per le conseguenze mediatiche della malainformazione nostrana, che soprattutto nella sua Colombia sta facendo passare il giocatore come un maniaco sessuale, Selvaggia Lucarelli ci tenga a dichiarare pubblicamente che sia un peccato il fatto che Ibarbo non sia superdotato. Capito, adesso?

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