Europa League, Napoli, parla Bigon: “Siamo all’inizio di un nuovo percorso”

Il direttore sportivo del Napoli, Bigon, ha parlato a “Mediaset” prima della sfida di stasera contro lo Swansea.

Fonte: Danilo Rossetti
Fonte: Danilo Rossetti

Ecco le sue dichiarazioni:

“E’ una gara da dentro o fuori e che bisogna vincere. Di fronte abbiamo una squadra che ci ha messo in difficoltà e che cercherà di are altrettanto questa sera. Credo che la nostra rosa sia migliorata nel suo complesso sia come numero di calciatori che come qualità. Il problema della stanchezza è più relativo alle tantissime partite giocare da agosto fino a oggi. Sicuramente la finale di Europa League è importante, anche se siamo ancora lontani da Torino. Dobbiamo pensare di passare il turno e guadagnare gli ottavi. Poi c’è sempre il campionato in cui vogliamo conquistare la qualificazione alla prossima Champions League per continuare quel percorso di internazionalizzazione intrapreso negli ultimi anni”.

Sui punti persi per strada: “È ovvio che perdere punti per strada non fa mai piacere, ma la stagione va valutata nella sua interezza. Abbiamo intrapreso un ciclo nuovo con un nuovo tecnico tanti giocatori diversi, un altro modulo e un’altra filosofia di gioco. Tutte cose che possono creare qualche problema, ma siamo in finale di Coppa Italia, abbiamo giocato una buona Champions e siamo in corsa per l’Europa. In campionato abbiamo gli stessi punti dello scorso anno, anche se c’è una Roma in più e una Juve ancora più forte dello scorso anno, nonostante sia uscita anche lei dalla Champions e sia stata eliminata anche dalla Coppa Italia”.

Sull processo di crescita della squadra: “La squadra deve fare un passo in avanti per chiudere determinate partita, come per esempio quella di Bologna o con il Genoa in casa. Forse al momento ci manca un po’ di cinismo per fare propria la gara fin da subito. Sono comunque passaggi che un ciclo come il nostro deve passare per crescere”.

Sulla fragilità difensiva: “Il mister ha voluto portare al Napoli una mentalità che possa far competere la squadra a livello europeo. Siamo la squadra che gioca col maggior numero di giocatrori offensivi e a volte è un po’ sbilanciata in avanti. Abbiamo una mentalità più offensiva e meno sparagnina, ma stiamo migliorando grazie al lavoro del tecnico Benitez”.

Sull’arrivo di Doblas: “E’ importante far sentire a Rafael la nostra vicinanza. Lui è forte e ripartirà meglio di prima. Doblas è un calciatore che abbiamo dovuto prendere a causa dell’infortunio di Rafael. Non avevo mai preso giocatori svincolati e quest’anno mi è capitato due volte”.

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Andrea Antoniacomi

Mi chiamo Antoniacomi Andrea, sono di Cortina d'Ampezzo ma sono nato a Pieve di Cadore il 23 febbraio del 1990. Diplomato presso l'istituto "Leonardo da Vinci" di Belluno con il voto di 80/100, dal 2011 studio a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso di scienze della comunicazione politica e sociale. Il mio sogno è di diventare un giornalista, prima pubblicista e poi professionista.

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