La Storia del Calcio-La “Fatal Verona”

Da Verona a Verona: la sconfitta del Milan nella prima giornata del Campionato di Serie A ha riportato nefasti ricordi nelle menti dei tifosi rossoneri. Le gesta di Toni e compagni rievocano uno degli episodi più tristi (sportivamente parlando) de “la storia del calcio” e ancor più in particolare dell’Ac Milan, la “Fatal Verona”.

 la storia del calcio Rocco e Chiarugi -Freddyballo (wikipedia)
Rocco e Chiarugi -Freddyballo (wikipedia)

La città di Romeo e Giulietta portò dispiaceri ai rossoneri nel 1973 e nel 1990: andiamo a ripercorrere i due episodi.

 

La Storia del Calcio: FATAL VERONA, atto 1 –

È il 20 maggio del 1973 ed al Bentegodi di Verona si sfidano il fortissimo Milan di Rocco, primo in classifica e guidato da Gianni Rivera, e l’Hellas di Cadè, già salvo. Mentre tutta Italia pensava ad una passeggiata dei rossoneri in Veneto, immaginando un Verona demotivato e privo di stimoli, ecco che al 16’ sono gli scaligeri a passare in vantaggio grazie a Sirena, raddoppiando dieci minuti più tardi con Luppi. Rocco e i suoi sono frastornati, quasi allibiti dinanzi alla splendida prestazione del Verona (la partita verrà definita come la partita più bella mai disputata dall’Hellas), e al 29’ l’autogol di Sabadini mette il risultato al sicuro sul 3-0. Il Milan appare tramortito, anche se 4 minuti dopo Rosato mette a segno il gol che riapre le speranze scudetto. Titolo che, ricordiamo, avrebbe dovuto portare la prima stella alla società di Milano.

Mentre la Juventus inseguitrice faceva il suo dovere vincendo, i rossoneri rimanevano in balia degli scaligeri, che senza remore infliggevano altre due reti all’incolpevole Vecchi, frutto della doppietta di Luppi e dell’autogol di Turone. A poco servono i gol di Bigon e Sabadini sul finire del match: il Milan esce sconfitto dal Bentegodi per 5-3, dicendo addio allo scudetto della stella (che vincerà solo sei anni più tardi) e scrivendo una pagina memorabile de “la storia del calcio”.

 

La Storia del Calcio: FATAL VERONA, atto 2 –

La sorte volle che i rossoneri si giocassero, per la seconda volta in diciassette anni, lo scudetto nella città scaligera: dopo l’inseguimento al Napoli di Maradona, culminato alla 25° giornata col sorpasso, i rossoneri frenarono al dall’Ara di Bologna, bloccati sullo 0-0 dai padroni di casa. Stesso risultato del Napoli che, sino al 77’, pareggiava con l’Atalanta a Bergamo quando una monetina colpì Alemao, centrocampista dei partenopei. Il calciatore rimase a terra per lungo tempo e il giudice sportivo decise di assegnare la vittoria a tavolino ai campani. Questo permise a Maradona e soci di agganciare i rossoneri in vetta, e di rimanerci sino all’ultima giornata. Il Milan, infatti, alla penultima gara di campionato andò a perdere a Verona per 2-1, con la rete di Pellegrini che decreta la sconfitta per la corazzata di Sacchi e permette il sorpasso ai napoletani che si impongono sul campo del Bologna.

 

Verona, quindi, città fatale per i rossoneri, che a trent’anni di distanza dalla prima occasione hanno subito una cocente sconfitta dai gialloblu. Non ci si giocava il campionato, ed era solo la prima giornata, ma Toni è stato un pò come Luppi e Cadè come Mandorlini, permettendo di scrivere una nuova pagina de “la storia del calcio“.

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