Nazionale, parla De Rossi: “Chi non capisce cosa significhi la Nazionale ha problemi”

 

La nuova Nazionale di Antonio Conte, vittoriosa 2-0 contro l’Olanda al San Nicola di Bari, riparte anche da Daniele De Rossi. Fascia da capitano al braccio, gol su rigore e voglia di esser sempre al servizio della squadra, malgrado la botta al ginocchio prima, la testata di Ranocchia poi.

Daniele De Rossi Fonte immagine: Tommaso Naccari
Daniele De Rossi Fonte immagine: Tommaso Naccari

De Rossi, con il suo sedicesimo gol in azzurro, tinge la Nazionale di giallorosso per ben 100 volte. Ai microfoni di Rai Sport il centrocampista analizza la performance e parla del suo rapporto con la Nazionale: “C’è stata la giusta reazione da parte nostra. Si sono intraviste delle buone trame di gioco, questo è un motivo di soddisfazione in più. Vincere contro l’Olanda non è mai facile, e come ha detto il mister vincere aiuta a vincere. Si deve ripartire da uomini veri e da giocatori veri, da uomini che hanno spirito di sacrificio. I giovani questa sera si sono impegnati tantissimo, giusto così. Non c’è bisogno di Antonio Conte per capire cosa rappresenta la Nazionale, chi non capisce questo ha dei problemi”.

Sullo sfogo al Mondiale De Rossi precisa:
La stampa ha dato significati assurdi alle mie dichiarazioni, non ho mai fatto nomi. Non mi nascondo, lo sapete. Se avessi voluto fare nomi lo avrei fatto”.

Il ruolo?
Mi piace molto, ma sono a disposizione del mister”.

Sul possibile addio di Andrea Pirlo alla maglia azzurra:
“Il mister ha parlato anche di Andrea in funzione dell’Europeo, sarà lui a decidere se far parte di questa Nazionale. A Oslo mancherà Marchisio, sarà sostituito nel migliore dei modi, la scelta spetta al mister.”

Conte?
“Non mi piace parlare del mio allenatore, perché si rischia di passare per ruffiani. Le sensazioni sono davvero positive, probabilmente è il miglior italiano in circolazione. Abbiamo corso tanto in questi giorni, la risposta è stata positiva”.

Prandelli?
“Gli auguro di fare grandi cose in Turchia. Come sempre il primo colpevole in Italia è l’allenatore. Gli ingrati dimenticano quello che ha fatto negli anni passati, purtroppo il Mondiale è andato male e le critiche sono giuste. Si è preso le sue responsabilità, purtroppo in italia c’è questo tiro al bersaglio”.

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