Prandelli in conferenza stampa: “Rossi sapeva sin dall’inizio di essere fuori”

Cesare Prandelli ha spiegato in conferenza stampa le sue scelte in merito ai 23 convocati definitivi dell’Italia.

Prandelli - Fonte ACF Fiorentina
Prandelli – Fonte ACF Fiorentina

Cesare Prandelli ha spiegato in conferenza stampa le sue scelte in merito ai 23 convocati definitivi dell’Italia.Il ct ha ovviamente cominciato dal polverone sollevato dalla mancata convocazione di Giuseppe Rossi, chiarendo la reale dinamica dei fatti: Non mi aspettavo una reazione simile, sono costretto a chiarire quel che è successo. Io con Giuseppe Rossi mi sono incontrato a Coverciano il 7, alle 6 di pomeriggio, prima di dare la lista dei 30 pre-convocati. Volevo parlare con lui, volevo avvisarlo che aveva fatto pochi minuti, i tempi che servivano per il recupero non erano stati fatti sul campo, in finale di coppa Italia aveva giocato solo pochi minuti, sono andato con l’intenzione di dirgli che non era nei 30. Poi ho capito che la sua convocazione poteva essere un messaggio forte, qualcosa di bello, qualcosa da far “leggere” ai nostri ragazzi: un ragazzo forte, determinato, che viene convocato dopo un infortunio… E così ho deciso di portarlo nei 30, nonostante gli avessi specificato che non sarebbe stato tra i 23. Gli ho anche detto che era una decisione sofferta perché è un ragazzo straordinario. Ho accettato questa sfida, forte, ma gliel’ho ripetuto più volte: Beppe, non sei nei 23. Lui ha lavorato sempre bene, con entusiasmo, voglia di fare. Ho sempre ripetuto a tutti: qualunque cosa possa fare, Giuseppe Rossi ha già vinto. Tutti sapevano il proprio ruolo e mi sono meravigliato di questa sua reazione. Prima della partita contro l’Irlanda gli ho detto che dal punto di vista fisico i valori erano buoni ma volevo vedere qualcosa di più in campo, volevo un attaccante che giocasse da attaccante. Ho tolto anche Immobile, l’ho messo attaccante ma non ho visto quello che volevo vedere. Era un rischio talmente grande che non me la sono sentita, sarebbe stato facile per me chiamarlo, sarebbero stati tutti contenti, ma non potevo farlo”.

Prandelli ha poi commentato la scelta di non convocare Destro: “Il campionato ha dato dei verdetti e non avrei voluto portare 3 punte, perciò, vista la situazione Rossi, gli ho chiesto se era disponibile a venire in Brasile a fare la riserva, e lui mi ha detto che ci avrebbe pensato. Il giorno dopo, insieme a Lele Pin, abbiamo parlato con Mattia e gli abbiamo detto che era e sarebbe stato un giocatore importante, ma che vanno fatte delle scelte, e vanno accettate. Io preferivo portare Insigne. Gli ho chiesto se aveva qualcosa da aggiungere e mi ha detto di no. Gli ho lasciato il programma, dicendogli che fino al 13 di giugno sarebbe stato disponibile, e ha risposto che andava bene. Non voglio dare giudizi, era giusto chiarire la situazione. Dal momento che abbiamo fatto una scelta io mi sono portato avanti. La scelta dei 23 io ce l’avevo già in testa. L’ho definito sfinge perchè è un ragazzo molto introverso”.

Il ct ha dato anche la formazione per domani sera: “Da destra a sinistra abbiamo Abate, Barzagli (se recuperato), Chiellini, De Sciglio, De Rossi, Pirlo, Verratti, Candreva, Marchisio e Balotelli”, specificando: “Balotelli sta benissimo. Ha un affaticamento da lavoro. Non ha mai lavorato così tanto e non è mai stato così bene. Su Cassano l’ho sempre detto che è un giocatore con una gran capacità di velocizzare l’azione”.

Sull’assenza di Montolivo: “E’ un’assenza grave, senza alcun dubbio. Riccardo aveva raggiunto una maturità tattica incredibile“.

Prandelli ha infine raccontato i fatti legati all’esclusione di Romulo: “Ad un certo punto ci siamo guardati e ci siamo chiesti cosa stava succedendo, perchè i risultati non erano brillanti. Siamo andati da lui gliel’abbiamo detto. Lui si è messo a piangere e ci ha detto di non essere al 100% e di non voler rubare il posto a un compagno che fosse in piena forma”.

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