Le Stati(calci)stiche: Giallorossi, Rudi e vincenti

Sei giornate dall’inizio della stagione e il campionato è sempre più a tinte giallorosse.

Roma, Fonte: Alessandro Losito
Roma, Fonte: Alessandro Losito

I romanisti vanno avanti come un carro armato, migliorando la propria prestazione ad ogni gara e soprattutto ponendo un freno ai problemi che li hanno bloccati negli scorsi anni, quelli difensivi in particolare.

 

Come fa notare OptaPaolo, prima della Roma, l’unica squadra ad aver vinto le prime sei giornate di A, con un solo gol subito, fu l’Inter di Herrera nel 1967. I ragazzi di Rudi Garcia affrontavano il Bologna con il timore della storia: avevano sempre segnato contro i rossoblu negli ultimi 23 match ma non vincevano da tre turni. Tuttavia l’esito dell’incontro sembrava scontato già dopo 45 minuti: la rete di Florenzi è stata la prima finora dei capitolini nel corso dei primi tempi. Poi è arrivata la prima doppietta in Serie A per Gervinho, una doppia gioia che non provava in campionato dal settembre 2012 nel 6 a 1 tra Arsenal e Southampton. Se infine aggiungiamo i goal di Benatia e Ljajic può essere facile giungere ad una conclusione: sei degli ultimi sette gol segnati dalla Roma in campionato sono stati merito dei nuovi arrivi. Complimenti dunque alla dirigenza e soprattutto all’allenatore.

 

Distaccati di due punti seguono il Napoli e la Juventus.

Tra i partenopei va certamente citato Goran Pandev, tornato a gioire sotto la porta dopo nove incontri di digiuno. L’ultima volta era stato, infatti, ad aprile 2013 contro il Pescara. I giocatori di Benitez, inoltre, quest’anno sembrano brillare per la mira da fuori area: sono ben cinque le reti messe a segno da tale distanza, un record stagionale valido tra i cinque principali campionati europei.

 

Riguardo ai bianconeri, invece, ogni statistica va inserita nella particolare cornice del derby di Torino. La noia vista in campo si ripercuote anche nei numeri e nella storia. I granata non segnavano ai bianconeri da otto partite consecutive, cioè dal febbraio 2002, con la rete di Benoît Cauet. La prima parte di gara si era chiusa come ormai accade da tempo: nessun goal è stato segnato in quella frazione negli ultimi sette derby, quindi dalla stagione 2007/2008. A poter festeggiare alla fine è solo la Juventus, e per ben tre motivi: le zebre non hanno subito tiri nello specchio, come non accadeva dalla sfida contro la Lazio del 17 novembre; Buffon, inoltre, ha tenuto la porta inviolata per la 97° volta negli ultimi 10 campionati; Pogba, infine, è andato a segno per la prima volta in trasferta, e tutto fa pensare che non sarà l’ultima.

 

Bloccate sul pari sono le altre due inseguitrici, Inter e Fiorentina.

I nerazzurri pagano lo scotto forse di aver sottovalutato un Cagliari che continua a giocare bene nonostante sia lontano dalle mura di casa per la nota questione dello stadio interdetto. A illuminare ancora una volta il gioco degli uomini di Mazzarri è un ritrovato Yuto Nagatomo, che si è reso protagonista in cinque dei sedici goal stagionali del Biscione, con due realizzazioni e tre assist, tra cui appunto quello per Icardi.

 

La Fiorentina, invece, come sostiene anche mister Montella, deve iniziare a prestare maggiore attenzione alla difesa. Il pareggio agguantato dal Parma è giunto negli ultimi minuti, quando probabilmente i viola pensavano già al rientro negli spogliatoi. La serie storica, tuttavia, era dalla loro parte, dal momento che hanno vinto sette delle ultime otto gare contro i ducali, tenendo, inoltre, la porta inviolata nelle ultime tre.

I tifosi fiorentini hanno temuto davvero il peggio, anche perché la Fiorentina ha vinto solo due delle ultime 10 sfide di Serie A  risalendo da uno svantaggio nel primo tempo. Unica luce in una serata di chiaroscuro è il ritorno alla rete per Vargas, che non esultava in A dal 22 maggio 2011, quando i viola pareggiarono contro il Brescia.

 

Tra le big che devono di nuovo dare fiducia ai propri supporter vi è sicuramente il Milan. Il primo goal in rossonero del neo-acquisto Birsa ha messo in pace gli animi dei milanisti, semplicemente perché avevano perso solo uno degli ultimi 9 incontri in cui avevano chiuso il primo tempo sullo 0 a 0, con quattro vittorie e quattro pari. A farne le spese, in questo caso, è stata la Sampdoria. I blucerchiati, in sei turni, hanno raccolto solo due punti. È il peggior inizio di stagione nella loro storia nel massimo campionato.

 

Infine una curiosa statistica disciplinare: sono ben otto i falli subiti da Pablo Barrientos contro il Chievo. Nessun giocatore ne ha subiti di più in una partita di questa Serie A.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy